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Sunday, June 19, 2011

L'elettrone è sferico e apre le porte dell'antimateria



di Moreno D'Angelo

Dopo anni di esperimenti i ricercatori dell'Imperial College di Londra hanno dimostrato che l'elettrone ha una perfetta forma sferica. Per giungere a questo risultato, hanno utilizzato un complesso sistema laser su molecole di floruro di ittrio, una polvere argentata che si ritrova in terre rare concentrate nella località svedese Ytterby. È stato riscontrato anche in campioni di rocce lunari.

La scoperta è legata all'attenta osservazione del velocissimo moto, quanto mai regolare, di elettroni opportunamente raffreddati a temperature bassissime per rallentarne la velocità e consente di chiarire eventuali anche minuscole differenze dal positrone (elettrone con carica positiva) che costituisce un elemento dell'antimateria, agevolando ulteriori conoscenze sull'antimateria e su cosa la caratterizzi.

La questione della forma è molto importante per i ricercatori. Infatti se non avessero trovato una perfetta forma sferica il loro moto avrebbe avuto dei tremolii come una trottola fuori equilibrio.

La scoperta potrebbe avere quindi degli importanti sviluppi per la ricerca della misteriosa antimateria che esiste ma nessuno sa per quale motivo non sia stata riscontrata, se non in lampi infinitesimali nell'universo. Secondo alcuni teorici alla nascita dell'universo vi sarebbe dovuto essere materia ed antimateria in modo speculare e non si capisce dove quest'ultima sia finita.

L'antimateria è un divoratore di materia. Non si riproduce, non si lega, semplicemente annichilisce all'istante appena incontra, distruggendola, ogni particella di carica opposta sviluppando raggi gamma. Si tratta di una sostanza che di fatto ha le stesse caratteristiche della materia se non con carica opposta. Per essere precisi il moto dell'elettrone e del positrone (l'elettrone dell'antimateria con carica positiva) hanno direzioni inverse anche se speculari. I primi studi sono merito dell'originale e un po' eretico fisico Paul Dirac che già nel 1930 predisse l'esistenza del positrone aprendo la ricerca sull'antimateria che venne empiricamente osservata nel 1932 da Carl Anderson (Premio Nobel per la fisica nel 1936 all'età trentuno anni) tramite studi sui raggi cosmici.

L'antimateria ha il potenziale energetico più efficiente ed esplosivo mai conosciuto, con un rendimento al 100% che fa impallidire quello delle bombe atomiche. Non a caso il sogno di tutti i ricercatori mondiali, specie militari, è quello di arrivare a creare armi e motori con l'antimateria come propulsore per un livello energetico tanto micidiale quanto pericoloso. Voci parlano con insistenza di ricerche ed esperimenti ultrariservati.

E' rimasta nell'immaginario collettivo la mitica astronave Enterprise di "Star Trek" che viaggia tra gli universi con un motore ad antimateria. L'ultimo affascinate riscontro su questa tema è della Nasa che, grazie al satellite "Fermi Space Telescope", ha scoperto fasci di antimateria negli strati superiori della nostra atmosfera.

Per questi scienziati i forti temporali, associati ai fulmini, possono dare origine a raggi gamma. La sorprendente scoperta è stata fatta da un satellite nel 2009 sorvolando lo Zambia.

I raggi gamma, solitamente sono originati da esplosioni di supernove, emissioni di buchi neri e da reazioni stellari, sono anche un indicatore dell'annichilimento causato da particelle di antimateria che incontrano atomi di materia. Anche negli spazi interstellari le emissioni di antimateria sopravvivono solitamente per pochi millesimi di secondo in quanto vengono subito annichilite dall'incontro con atomi di materia che sussistono anche in quello che sembrerebbe il vuoto.

Tornando al caso terrestre, forti temporali con fulmini ad alta quota possono spingere gli elettroni a fortissime accelerazioni che, incontrando le molecole d'acqua, possono sviluppare raggi gamma. Il raggio gamma, quando incontra il nucleo di un atomo, può dare origine ad una coppia di elettrone – positrone (antimateria) . Quindi anche i temporali possono generare sulla terra lampi di antimateria che quasi sempre si annichiliscono in meno di una infinitesimale frazione di secondo. La scoperta del satellite per un attimo ha dato la sensazione di trovarsi davanti ad un pianeta azzurro di antimateria

Basterebbero pochi milionesimi di grammo per creare reazioni con un efficienza energetica imparagonabile. Infatti l'antimateria è la sola che garantisce una produzione di energia con una resa al 100%. Purtroppo o per fortuna è estremamente difficile da conservare e da utilizzare in quanto si annichilisce subito con tutto quello che incontra di carica opposta. E' divoratore di materia suicida. Si potrebbe definire. Fino a quando non incontri un universo in cui l'antimateria sia la norma e la materia l'eccezione. Un fatto teoricamente possibile.

Un ultima curiosità: nel 1908 una terribile esplosione colpì Tunguska nella Siberia centrale distruggendo 60 milioni di alberi e illuminando per giorni mezza Europa. Gli effetti sul terreno erano gli stessi di quelli di un disastro atomico ma l'elemento strano è che non esiste un cratere o un punto d'impatto. La tesi del meteorite, di una cometa o di un ufo è stata ultimamente affiancata al possibile impatto di un frammento di antimateria dall'enorme potenziale distruttivo. Tale tesi non è di un visionario ma di alcuni importanti scienziati che come fanno i scienziati seri portano dubbi e criticità senza dogmi prima che la scienza verifichi empiricamente.

Fonte: http://www.nuovasocieta.it

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