Un recente studio documenta che il moto inerziale del Sole sarebbe causa di oscillazione di temperatura a bassa frequenza su tutti i Pianeti del Sistema Solare.
Il riscaldamento a questo punto è più globale di quanto si creda. Basti pensare che non coinvolge solo la Terra ma anche tutti gli altri Pianeti del nostro Sistema Solare. L'affermazione, già portata avanti da qualche anno, ha trovato ulteriori riscontri in un nuovo studio da parte dell'Accademia delle Scienze di Praga.
Naturalmente sono i cosiddetti "scettici" che osano superare le barriere forse un po' troppo sbrigative del riscaldamento globale tutto di origine antropica, a condurre gli studi più disparati su questo scottante (in tutti i sensi) argomento e a giungere a conclusioni logicamente e fisicamente più che plausibili.
La pietra miliare di chi sostiene sia solo e soltanto l'Uomo la causa del riscaldamento climatico terrestre si posa sul fatto che le oscillazioni climatiche subite dal nostro Pianeta abbraccino tempi "geologici", ossia di svariati milioni di anni, mentre il global warming è giovane, non avendo più di qualche decennio, con una particolare impennata negli ultimi 20 anni.
In verità lo studio sul moto inerziale del Sole attorno al baricentro del Sistema Solare contempla diversi sfarfallamenti (per dirla facile) della nostra Stella a forma di trifoglio (vedi ad esempio il grafico qui a fianco riferito al periodo tra il 1620 e il 1710) . Ne deriva un ciclo rotazionale perfettamente in fase con un'oscillazione climatica terrestre di circa 180-200 anni e con picchi massimi di circa 30 anni. L'accostamento è stato suffragato da misurazioni strumentali convalidate fin dal 1753 sull'Europa centrale.
Nel corso del 19° secolo, con moto solare caotico, le medesime rilevazioni avevano accertato che le temperature erano più basse di circa 0,75°C rispetto al decennio 1760-1770 e al 1940-1950. I rispettivi massimi decennali di temperatura corrisponderebbero dunque ai vertici del trifoglio solare sopra descritto, con piccole differenze solo lungo le zone costiere, dove tale l'oscillazione varierebbe tra i 35 e i 45 anni.
Le conclusioni dello studio affermano che il moto caotico del Sole dell'ultimo decennio dovrebbe diminure l'impatto dell'energia solare e sul nostro Pianeta e far dunque tendere ad un generale calo l'andamento delle temperature globali terrestri, con buona pace dell'Uomo e della sua famigerata ma forse inutile frenesia da CO2.
Autore : Luca AngeliniFonte: http://meteolive.leonardo.it
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