Si chiude la polemica sulla teoria della relatività
Determinanti i dati raccolti dal satellite Gravity Probe-B della Nasa
La curvatura dello spazio-tempo intorno alla Terra (da Nasa) |
GRAZIE AL SATELLITE - Il nutrito gruppo di fisici ha esaminato i dati raccolti con il satellite Gravity Probe-B della Nasa apposta concepito per una valutazione definitiva - dicono i ricercatori - della teoria generale della relatività del 1916. I risultati erano stati anticipati ancora nel marzo scorso e poi in una conferenza stampa agli inizi di maggio, e questo aveva destato critiche proprio perché non erano stati ancora pubblicati. Ma alle critiche, i portavoce del gruppo replicavano col dire che comunque erano stati accettati come manoscritto e quindi si potevano ritenere in diritto di divulgarli. Naturalmente non tutti condividevano la risposta.
POLEMICHE - Che la vicenda destasse trambusto era scontato perché riguardava lo scienziato più famoso del Ventesimo secolo e la sua idea che cambiò che cambiò il corso della fisica. Comunque, anche questa volta Einstein ha dimostrato di aver ragione. L’impresa non è stata facile e lo dimostrano quattro cifre. Per preparare l’esperimento nello spazio, infatti, sono occorsi 31 anni di ricerche e di sviluppi tecnologici, dieci anni di preparazione del volo, un anno e mezzo di missione in orbita e cinque anni di analisi dei dati. Il satellite Gravity Probe-B era lanciato nel 2004 e il suo scopo era scoprire un effetto provocato dalla gravità terrestre attraverso quattro giroscopi mantenuti in una condizione di superfreddo. Proprio questi hanno misurato una sorta di vortice-spazio temporale attorno al nostro pianeta, come prevede la teoria della gravità einsteniana. «Lo spazio-tempo attorno alla Terra appare distorto secondo la descrizione dalla relatività generale», sottolinea Francis Everitt della Stanford University e principal investigator della missione. «È un risultato storico», aggiunge Clifford Will della Washington University di St.Louis, che sovrintende un gruppo di scienziati creato dal National Research Council nel 1998 proprio per una valutazione indipendente dei dati.
ESAMI - Il primo esame era stato compiuto nel 1919 dall’astronomo Arthur Eddington durante un’eclissi solare verificando nell’occasione che la luce emanata da una stella veniva deviata dalla forza gravitazione del Sole quando transitava nelle sue vicinanze. I rilevamenti erano condotti in due luoghi diversi: a Sobral in Brasile e nell’isola di Principe. Ora si è saliti nello spazio. Ma supponiamo che altri esami saranno presto inventati.
Giovanni CapraraFonte: http://www.corriere.it
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