E' l'evento televisivo più ambizioso dell'estate ormai alle porrte, una serie che assoma in sé molte delle "ossessioni" di Steven Spielberg. Qui non regista ma produttore di Falling Skies. Un ritorno alle atmosfere del capolavoro letterario La guerra dei mondi, già riproposto dal regista con l'omonimo film del 2005. Falling Skies andrà in onda il 5 luglio negli Usa e il 19 sul satellite in Italia.
L'invasione, lo sterminio - Falling Skies mette in scena ancora una volta l'attacco alla Terra da parte di una popolazione aliena aggressiva, super-tecnologica, per niente amichevole o disposta a capirci. Il pianeta va conquistato e predato, gli esseri umani devono semplicemente essere eliminati nel più breve tempo possibile. Il che avviene già nel "numero zero" della serie, l'episodio pilota diretto da Carl Franklin. Ciò che si racconta nelle altre puntate è la resistenza estrema di una gruppo di sopravvissuti, con mezzi e armi di fortuna.
Un leader involontario - Protagonista principale di Falling Skies è Noah Wyle, nei panni di Tom Mason, professore di storia a cui gli invasori alieni hanno rapito la figlia. Mason non è un eroe. Non ha attitudini all'azione, è pieno di dubbi, distrutto dal dolore, ma ha dalla sua la conoscenza della storia. Dato che gli alieni hanno riportato la Terra indietro di oltre un secolo (niente telecomunicazioni, niente elettricità), Tom darà un contributo fondamentale nell'organizzare la sopravvivenza dei suoi simili e anche nel mettere a punto tattiche di guerra risalenti al passato. Insieme a lui, un gruppo di agguerriti ribelli che si troveranno di fronte a scelte estreme: quanto siamo disposti a sacrificare della nostra umanità per continuare a vivere? E' questo l'interrogativo che sta alla base del telefilm.
Fonte:http://spettacoli.tiscali.it
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