In 10 anni già sette cosmo-viaggiatori
foto Dal Web
C'è chi non ha dubbi: il turismo spaziale "ha assolutamente senso" perché "lo spazio è un posto bellissimo, interessante, diverso". Parola dell'astronauta italiano dell'Esa Paolo Nespoli, il quale è convinto che tutti, e non solo chi nel cosmo ci va per mestiere, dovrebbero fare l'esperienza di un viaggio in orbita per di osservare la Terra da lassù e provare la microgravità".
Appena rientrato dopo un soggiorno di 159 giorni nello spazio per la missione MagISStra, Nespoli traccia con cognizione di causa questi scenari, nel corso del primo collegamento con la stampa italiana da Houston, organizzato a Roma dall'Agenzia Spaziale Europea e dell'Agenzia Spaziale Italiana. "Lo spazio non è un luogo da riservare solo agli astronauti professionisti, a persone che si preparano per anni e anni a missioni in orbita" ha affermato Nespoli. Unica accortezza: i cosmonauti "amatoriali" non possono ambire a soggiorni nello spazio superiori a una o due settimane, perché vivere troppo a lungo in assenza di gravità è molto pesante per il fisico e richiede un addestramento molto particolare. Nespoli, insomma, non esclude che in futuro si possano immaginare vere e proprie "vacanze sulla Stazione Spaziale Internazionale" per tutti. E se poi si guarda alle missioni interplanetarie, a viaggi sulla Luna o addirittura su Marte, l'importante è "studiare adeguate contromisure" all'assenza di gravità.
In effetti, l'industria turistica sta già lavorando a questo entusiasmante progetto, tanto più che in orbita sono già stati, dal 2001 al 2009, ben sette vacanzieri. "Il sogno di passeggiare tra le stelle è quasi realtà, e si prevede un vero e proprio boom di richieste per le cosiddette vacanze cosmiche", spiega il periodico "Jack", che passa in rassegna le migliori opportunità per chi vuole concedersi il lusso di fare un viaggio nello spazio. Esistono già, in effetti, le prime agenzie specializzate che offrono pacchetti completi. Tra le offerte, si parla di soggiorni sulla Stazione Spaziale Internazionale, voli a 110 chilometri di quota o intorno alla Luna o pernottamenti in motel orbitanti. Così, sulle orme del capitano Kirk, arriva SpaceShip2 Enterprise, la prima nave per crociere spaziali della compagnia inglese Virgin Galactic.
Ovviamente non si tratta di turismo di massa, ma, entro il 2012, sei viaggiatori e due piloti potranno raggiungere facilmente la termosfera a 110 km di quota. Il costo del biglietto non è proprio alla portata di tutte le tasche: si parla di circa 145mila euro a persona mentre un'alternativa più economica è offerta dal Lynx, il jet biposto dell'americana Xcor Aerospace. Per 95mila dollari, un solo turista più il pilota voleranno fino a 60 chilometri d'altezza per 25 minuti.
Sono invece tra scienza e fantascienza i progetti di aree di sosta galattiche pronte ad accogliere confortevoli motel galleggianti, opera della statunitense Bigelow Aerospace, che ha pensato di posizionare tra un pianeta e l'altro comodi alberghi gonfiabili. E ancora, per le prossime gite turistiche c'è anche l'ultima nata delle navicelle Soyuz, super attrezzata con un modulo orbitale, un laboratorio per esperimenti in assenza di gravità, la capsula di rientro, una zona di sicurezza termoresistente per il ritorno nell'atmosfera in tranquillità e la camera di servizio con le strumentazioni di bordo. Per partecipare a staffette spaziali e viaggi interplanetari basterà contattare le speciali agenzie di viaggio, come la Space Adventures che, dal 2001 a oggi, ha già spedito in orbita sette persone non professioniste. Il primo turista spaziale privato e pagante è stato Dennis Tito, ex scienziato al Jpl, rimasto sulla Iss per sette giorni, a partire dal 28 aprile 2001.
Fonte: http://www.tgcom.mediaset.it
Fonte: http://www.tgcom.mediaset.it
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