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Friday, June 10, 2011

Batterio killer: Aumentano i morti! Italia in pericolo?

Nessuno riesce ad arrestare e ad annientare il pericoloso batterio killer, che semina ancora morte e paura in tutta Europa. Infatti ha stroncato la vita di un altro uomo tedesco di 57 anni e il numero dei morti aumenta sempre di più, per non parlare di quello degli infettati: sono 2.800 le persone che sono state attaccate dal virus che vivono in quattordici paesi diversi. Per fortuna l’Italia resta – per ora – ancora illesa, anche se la morte di un tedesco nel nostro paese aveva allarmato l’intero paese, però poi si è scoperto che lo sfortunato è deceduto per altri motivi.

L’Italia oggi non ha avuto nessun caso di contagio, ma questo non vuole dire che nei prossimi giorni il bel paese resterà immune dall’attacco del batterio, perché qualche cittadino tedesco può sempre oltrepassare il confine e giunger qui da noi. Il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, parla del batterio killer, della situazione in Germania e in Italia: «L’Italia non ha avuto nessun caso, questo non significa che non potremmo avere un cittadino che viene dalla Germania colpito dal batterio, ma l’Italia è pronta a circoscrivere eventuali focolai. Alcune associazioni di consumatori – ha continuato – e alcuni parlamentari hanno chiesto il blocco dei prodotti dalla Germania. Misure di cautela non sono assolutamente necessarie».

Dobbiamo ricordare che è stata l’italia la prima che ha elaborato il metodo per individuare l’Escherichia Coli e il commissario della Salute, John Dalli, si complimenta perciò con il nostro paese: «Sono qui specificatamente per testimoniare l’apprezzamento per il lavoro fatto dall’Iss – ha affermato Dalli durante una visita al laboratorio dell’Istituto – e il suo contributo notevole per sviluppare un metodo di identificazione che impiega 48 ore invece che sei giorni. Questo ci ha aiutato e ci aiuta ancora a combattere questo batterio». Ora sembra che abbiano individuato anche la fonte da cui si è generato questo batterio: uno stabilimento che produce germogli. Solo dopo le dovute analisi si potrà affermare con certezza se è realmente la fonte del contagio oppure no.

Fonte: http://www.sportecalcio.it

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