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Thursday, February 22, 2018

GRANDE FREDDO: l'aggiornamento del modello della Nasa: sempre freddo e NEVE in agguato!

Il rilancio di un altro prestigioso modello americano, quello della NASA: per lui freddo molto più massiccio.

 

 

Il modello americano GFS del NOAA sarà anche più preciso, più realista e meno severo nel definire l'ondata di freddo, ma bisogna ammettere che il modello della NASA per giorni è rimasto coerente con le proprie posizioni e soprattutto con le proprie termiche che da lunedì ad oggi sono state aumentate soltanto di pochi gradi a 1500m.

Ne deriva come vedete un grosso lago gelido esteso nella giornata di martedì 27 febbraio a gran parte del Continente, Italia compresa. Il nord e il medio Adriatico sono raggiunti mediamente da isoterme di -14°C a 1500m, ma non se la cava male anche il Tirreno, nonostante la schermatura dell'Appennino.

Rispetto a ieri però il modello ha ceduto sulla persistenza del gelo sull'Europa e nel Mediterraneo perché le carte successive mettono in evidenza la sua fuga netta verso ovest e il potenziale aggancio con la depressione al largo del Portogallo (che sbandiera da giorni ai 4 venti il modello GFS, contagiando un po' tutti) ma qui con temperature più basse, dunque le conseguenze potrebbero essere molto diverse, soprattutto in termini di estensione delle nevicate nei giorni seguenti.

Infatti è così! L'ultimissimo aggiornamento mostra proprio un aggancio alla depessione al largo del Portogallo molto più proficua in termini di precipitazioni rispetto al modello GFS; infatti ci sarebbe un bel risucchio di correnti da est ancora gelide, prima dell'arrivo dell'aria umida da ovest, un terreno sul quale depositare diversi centimetri di neve, coinvolgendo persino la Toscana all'inizio.

Dunque NASA che si piega all'altro modello americano (GFS) ma non si spezza!


Autore : Alessio Grosso

Fonte 

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