Statistiche

Sunday, June 30, 2013

Francia: 713 incidenti nucleari nel 2009 !!!!!!

Nucleare 


 13 febbraio 2011 - Gli errori "umani" e relativi all'organizzazione erano all'origine del 85% degli eventi significativi per la sicurezza nucleare nel 2009 secondo l'IRSN. Le condizioni di sfruttamento del parco francese, tesissime, sono anche sottolineate . 

 Mentre in Italia RNA ha diffuso 4 volumi video con una sconvolgente rassegna stampa internazionale degli incidenti nucleari nel mondo nel solo 2009

 Mentre Eric Besson, ministro dell'energia, si rallegra del funzionamento, nel cuore dell'inverno, dell'integralità del parco nucleare francese, (58 reattori), il rapporto sulla sicurezza nucleare nel 2009 pubblicato dall'istituto di radioprotezione e di sicurezza nucleare (IRSN) il 4 gennaio scorso non è per niente allegro…

Se l'IRSN nota ''che nessun incidente ha avuto conseguenze importanti per lo stato dell'installazione, l'ambiente, la salute dei lavoratori e della popolazione '', 713 eventi significativi per la sicurezza sono stati constatati sul parco di reattori durante l'anno 2009, ossia il 14% in più che nel 2008. Del resto questi eventi sarebbero già in costante aumento dal 2005 .

Nel 2009, 95 eventi sono stati classificati al livello 1 della scala internazionale INES, su 7 livelli, contro 72 nel 2008 e 55 nel 2007. L'incidente accaduto sul sito di Cruas il 2 dicembre 2009 ('' perdita totale del circuito di raffreddamento dei sistemi importanti per la sicurezza del reattore n°4 '') è stato in quanto a lui classificato al livello 2. Un altro incidente è stato classificato al livello 2: quello accaduto nella centrale di Flamanville (ennesima contaminazione accidentale di un operatore durante un controllo gammagrafico).

Errori umani e relativi alla organizzazione per l' 85% degli eventi significativi per la sicurezza

'' Il modo di sfruttare un reattore è un fattore determinante per assicurare continuamente un livello di sicurezza che sia soddisfacente, nota l'IRSN che constata che '' i rischi di sfruttamento e le difficoltà tecniche restano numerose sul parco ''.


I difetti, in materia di qualità, degli interventi di manutenzione (preparazione insufficiente di interventi, realizzazione scorretta o controlli mancanti a causa delle logiche tipicamente aziendali), e le difficoltà di appropriazione dei referenziali di sfruttamento per i gestori delle centrali '' di cui l'evoluzione continua rende complessa la declinazione nei documenti operativi '', fanno parte delle problematiche maggiori. '' È un fattore importante di mancanze di conformità alle specifichei tecniche di sfruttamento di cui il numero è sempre cosi elevato ''.

Così l'85% degli eventi significativi ha per origine un errore di origine relativa all'organizzazione o umana, con disparità importanti da una centrale all'altra. '' Parecchi piani di azione elaborati a livello nazionale sono stati messi in opera allo scopo di migliorare le pratiche, le organizzazioni ed i criteri di management. Così, in teoria..., questi piani sono effettivamente di natura tale da migliorare la sicurezza dello sfruttamento e la radioprotezione, la loro reale efficacia dipende invece dal modo di cui ogni centrale li valuta e li declina. Dipende anche dal modo in cui gli agenti sul campo li percepiscono di fronte alle loro pratiche abituali e dunque li adatta '', indica l'IRSN.

Nel 2009, il 40% degli errori sono di primo livello, '' ossia errori che riguardano le attività degli attori di prima linea, per esempio degli errori di gesto, delle confusioni di materiali, di locali o di reattori, degli dimenticanze e delle trasgressioni di regole, volontarie o no '', 35% sono errori nella diagnosi di situazioni, per il 28% sono errori nella redazione, il controllo o l'aggiornamento della documentazione operativa o dei difetti nella sua utilizzazione, 25% sono errorii legati all'organizzazione ed alle prestazioni delle centrali riguardo la preparazione e la pianificazione delle attività, 20% sono errori nei processi di controllo durante ed al termine di interventi ed il 20% sono eventi che rivelano dei difetti di conoscenze dei fenomeni fisici, dell'installazione, dei materiali o dei referenziali, talvolta dei difetti di competenze.


 Condizioni di sfruttamento estreme.

L' IRSN nota anche che '' un altro fattore importante di rischi risiede nelle condizioni di sfruttamento molto costrittive e tese imposte dagli obiettivi di produttività del parco, in particolare durante gli arresti di reattori per manutenzione e ricaricamento, durante i quali si constata un numero importante di eventi significativi ''.
Ogni 12 o 18 mesi, ogni reattore si ferma per alcune settimane per realizzare delle operazioni di manutenzione e di ispezione e per ricaricare il combustibile. '' Il gestore si organizza ogni anno per porre le manutenzioni dei reattori durante i periodi dell'anno meno tesi per l'equilibrio offerta/domanda di elettricità. IL che richiede un'organizzazione industriale delicata durante i periodi in cui si concentrano le manutenzioni '', spiega il Ministero dell'energia. Ma nel novembre 2009, 18 reattori sui 58, che conta il parco francese, sono scaduti in arresto, in pratica, contemporaneamente.

Sophie Fabréga

Traduzione per RNA: Fabienne Melmi. Fonte: http://www.actu-environnement.com/ae/news/incidents-nucleaires-surete-maintenance-entretien-defaillances-11724.php4



NASA's Deep Space Network to Support India's Mars Mission

BANGALORE, India — NASA's Deep Space Network will provide support for India's Mars orbiter mission scheduled for launch this year as part of expanded cooperative ties between the United States and India, the two governments announced June 24 in New Delhi.
"NASA is providing deep space navigation and tracking support services to this mission during the non-visible period of the Indian Deep Space Network," the governments said in a joint statement released during the three-day visit to India by of U.S. Secretary of State John Kerry.
The Mars mission, developed by the Indian Space Research Organisation (ISRO) is slated for lift off from India's launch facility at Sriharikota in October or November.

NASA and ISRO have also agreed to "explore further cooperation in such fields as planetary science and heliophysics, as well as potential future missions to the moon and Mars," the joint statement said.
According to the release, the expanded cooperative plan, endorsed by the U.S.-India Civil Space Joint Working Group, includes "measures that will improve the use of earth observation data to promote sustainable development and the compatibility-interoperability between the U.S. Global Positioning System and the Indian Regional Navigation Satellite System."  
The statement said ISRO and NASA are also exploring the possibility of collaborating on a dual-frequency radar satellite, with the U.S. side supplying the L-band portion and India supplying the S-band portion, for Earth observation studies. ISRO would supply the spacecraft.
The two countries also plan to engage in discussions on areas of mutual interest such as space situational awareness and collision avoidance as part of a Space Security Dialogue, the release said.
Under a Scientist Exchange Program, two NASA scientists specializing in Earth observation will visit ISRO centers in 2013. India has also funded a fellowship program at the California Institute of Technology in Pasadena, Calif., under which an Indian student will pursue a master's program in aerospace engineering at the university.

Source

Datagate, caso Europa-Usa. L’Ue: “Chieste spiegazioni”. Germania: “Guerra fredda”

Il Guardian pubblica le rivelazioni di una nuova "talpa". Poi l'articolo sparisce dall'edizione online. Telegraph: "Non è attendibile". Intanto il governo tedesco parla di “guerra fredda“. Lo Spiegel: "Sotto controllo ogni mese circa mezzo miliardo di comunicazioni internet e telefoniche". Schulz: "Se l'accusa fosse vera sarebbe un fatto grave"

 http://desertpeace.files.wordpress.com/2013/06/eua-espionam-o-mundo-1.gif

 

L’Unione Europea chiede spiegazioni agli Stati Uniti e ha fatto partire “indagini e controlli”. Il governo della Germania parla di “guerra fredda“. Lo Spiegel parla di “controlli intensi” da parte delle agenzie di sicurezza statunitensi. Un polverone diplomatico internazionale si sta alzando dopo le dichiarazioni di una presunta nuova talpa del Datagate, lo scandalo delle maxi-violazioni della privacy di cittadini (attraverso accesso ai sistemi informatici e controlli sulle conversazioni telefoniche) deflagrato dopo le rivelazioni di Edward Snowden, ex agente della Nsa, la National Security Agency. Ad aggravare la situazione infatti sono state le parole di Wayne Madsen, talpa “presunta”, si diceva, visto che il Guardian che ha pubblicato una sua intervista salvo poi affrettarsi a cancellare l’articolo dalle sue pagine web, mentre il Telegraph lo ha indicato più o meno come uno che non è nuovo a spararle grosse.

Madsen: “L’Italia passa dati personali all’Nsa”

Cos’ha detto Madsen? Ha detto che Italia, Gran Bretagna, Francia, Germania, Spagna, Danimarca e Olanda più gli Stati Uniti hanno accesso al Tat-14, il sistema di telecomunicazioni transatlantico via cavo che consente loro di intercettare un’enorme quantità di dati, incluse telefonate, email e la la storia di accesso a internet degli utenti. E soprattutto che hanno accordi segreti con gli Stati Uniti per il passaggio di dati personali alla Nsa. In base agli accordi in vigore – spiega Madsen – ogni Paese è classificato in base al livello di fiducia ed è obbligato a passare dati, incluse conversazioni telefoniche e informazioni internet alla Nsa se richiesto. Gli accordi risalgono a dopo la seconda guerra mondiale e quindi prima dell’era internet. Madsen spiega di essere uscito allo scoperto perché stanco della “mezza verità” offerta dai politici europei che fingendo shock sono rimasti in silenzio sui loro accordi con gli Stati Uniti. L’ex della Nsa è particolarmente critico nei confronti della Germania, che ha accusato la Gran Bretagna di spiare il paese quando anche Berlino ha accordi con gli Stati Uniti. “Non riesco a capire Angela Merkel che chiede assicurazioni a Obama e alla Gran Bretagna, quando ha gli stessi rapporti” di Londra sui dati con gli Stati Uniti, afferma Madsen.
L’intervista, più precisamente, a Madsen era stata pubblicata dal blog PrivacySurgeon.org e poi ripresa dal Guardian. Tuttavia il presunto scoop dura solo qualche ora. Il Guardian ha fatto un passo indietro rimuovendo la pagina, comparsa ieri sera sulla sua pagina web. A segnalarlo, peraltro,  è il Telegraph su un blog sottolineando che ciò sarebbe accaduto in quanto “la fonte della notizia non risulta affidabile”. Il blogger del Telegraph rileva come la fonte citata dal Guardian, Madsen, sia un personaggio dalle singolari convinzioni che in passato sembra aver fatto sue teorie del complotto e in un’occasione addirittura diffuso voci sulla presunta omosessualità del presidente degli Stati Uniti Barack Obama.

Lo Spiegel: “Sotto controllo mezzo miliardo di comunicazioni”

Ma oltre alle dichiarazioni di Madsen ci sono i documenti pubblicati in esclusiva dallo Spiegel che raccontano che la Nsa ha tenuto sotto controllo ogni mese circa mezzo miliardo di comunicazioni internet e telefoniche, molto più di quanto finora noto. Secondo quanto scrive il giornale tedesco l’Nsa considera la Germania come un obiettivo sensibile del terrorismo internazionale e per questo sarebbe stata spiata dai servizi Usa come nessun altro Paese nell’Unione Europea, circa dieci volte di più della Francia. A passare sotto la lente d’ingrandimento dell’agenzia per la sicurezza Nsa non solo telefonate e mail, ma anche chat e sms.
Sotto particolare osservazione era stata posta la città di Francoforte, sede della Bce, di Bundesbank e dei più grandi istituti di credito tedeschi. Stando alle statistiche che ha potuto controllare il settimanale di Amburgo, l’Nsa avrebbe mediamente controllato ogni giorno circa 20 milioni di collegamenti telefonici e 10 milioni di dati internet. In giornate particolarmente “calde”, come il 7 gennaio del 2013, solo le intercettazioni telefoniche sarebbero state circa 60 milioni. A Fort Meade, quartier generale della Nsa, venivano conservati i metadati relativi alle comunicazioni telematiche e telefoniche, cioè quando e quali utenze sono entrate in contatto diretto. C’è di più: la Germania è considerata un partner “di terza classe”: ciò significa che il Paese è ritenuto un alleato, ma che l’agenzia si riserva la possibilità di procedere con operazioni di spionaggio. Esclusi dalle attività di spionaggio sarebbero invece stati i partner di seconda classe, tra cui il Canada, l’Australia, la Gran Bretagna e la Nuova Zelanda. “Possiamo intercettare le comunicazioni della maggior parte dei partner stranieri di terza classe. E lo facciamo anche”, si legge in un documento dei servizi in possesso dello Spiegel.
Ad ogni modo le reazioni non si sono fermate anche perché, a prescindere dall’intervista a Madsen, c’è lo Spiegel e i suoi documenti. L’Unione Europea ha avviato “investigazioni e controlli” e ha chiesto immediate spiegazioni agli Stati Uniti: “Abbiamo preso immediatamente contatto con le autorità americane a Washington e Bruxelles, chiedendo loro spiegazioni sulle informazioni di stampa. Le autorità americane hanno detto che verificheranno l’esattezza delle informazioni pubblicate ieri e ci daranno conto”, si legge in un comunicato della Commissione europea.
Schulz: “Se fosse vero, sarebbe grave per i rapporti Usa-Ue”
Il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz chiede “un chiarimento competo”. Schulz si dice “profondamente preoccupato e sorpreso”, anche perché “se le accuse risultassero vere, sarebbe un fatto molto grave che avrebbe un impatto grave sui rapporti tra Stati Uniti e Unione europea”. Ancora più severa l’analisi del ministro tedesco della Giustizia Sabine Leutheusser-Schnarrenberger: “Se le notizie saranno confermate – dichiara – la vicenda ricorda l’atteggiamento che si teneva tra nemici durante la guerra fredda”. “C’è bisogno di trasparenza – conclude John Cooper, legale per i diritti umani – Il problema è che nessuno degli accordi è stato discusso in un’arena democratica. Sono d’accordo con William Hague (ministro degli Esteri britannico, ndr) sul fatto che qualche volta le cose debbano essere fatte in segreto ma non si infrange in segreto la legge”.

Source

Allerta nella Stazione Spaziale, in atto un’invasione di batteri mutanti

Allerta nella Stazione Spaziale, batteri mutanti in grado di sopravvivere nello Spazio rischiano di danneggiare equipaggio e Stazione Spaziale

Gli organismi che sopravvivono alle temperature di congelamento si trovano anche al di fuori dell’atmosfera terrestre e riescono a nutrirsi anche senza acqua, risultando immuni dalle radiazioni solari. Anatoly Grigoryev, vice presidente della Accademia Russa delle Scienze , ha lanciato l’allarme durante una conferenza a Mosca. Lo scienziato ha detto che finora sono stati identificati 76 diversi tipi di batteri, specifcando che la maggior parte di loro sono innocui, mentre alcuni possono causare gravi danni al fisico e al materiale con cui è fatta la Stazione Spaziale << Abbiamo avuto questo tipo di problema nella vecchia stazione spaziale MIR, e ora li stiamo avendo nella ISS>>.

Stazione Spaziale

Aggiungendo inoltre che <>. Inoltre, conclude il suo intervento aggiungendo che <>. Diversi esperimenti hanno dimostrato che questi organismi sono in grado di sopravvivere per molti anni nelle condizioni più estreme dello spazio esterno e non si sa ancora quale sia la loro straordinaria capacità di sopravvivere.

Fonte

UFO Document Release Designed to Deflect Public and Media Interest

nick-pope2

Former MoD UFO Desk administrator, Nick Pope, has issued a very accusatory statement. Pope, a person who for years worked for the British Ministry of Defense, is now lashing out and biting the hand that once fed him.
David Clarke, the MoD’s current spokesperson, had recently announced some very disappointing news to Ufologists and believers across the globe. The MoD found no evidence whatsoever of a possible UFO threat to the United Kingdom. That throughout the years of collecting data and photographic evidence, nothing came forward that alluded to the fact that we’re being visited by intelligence life outside our planet. At least nothing that would concern us, civilians.
Nick Pope fired back at Clarke for his statements on the release of the MoD’s last batch of UFO documents,  referring to Clarke as an ‘useful idiot’.
WASHINGTON, June 26, 2013 /PRNewswire-USNewswire/ — A claim by the British Ministry of Defence that UFOs have no defense significance is “designed solely to keep Parliament, the media and the public off our backs,” according to former MoD UFO Desk administrator Nick Pope.
Pope’s startling statement was in response to the MoD’s release last week of what it says is its final batch of UFO documents. Official MoD spokesmen and one self-styled UFO expert, David Clarke, claim that the MoD found no evidence of a UFO threat to the UK and, therefore, closed its UFO Desk. The subsequent, widely-publicized declassification of its UFO documents—the implication being that nothing remained hidden—was intended to demonstrate the MoD’s public transparency on the UFO issue.
In reality, Pope says, “the UK’s Freedom of Information Act contains wide-ranging exemptions covering areas such as defense, security and intelligence” and the newly-available documents had already been “judged to be unclassified” before their release.
Regarding David Clarke, Pope says, “Some people would probably use the term ‘useful idiot’ to describe his parroting the MoD ‘no defense significance’ sound bite.”  –source: Reuters
These types of public disinformation acts occur all the time, and not just in Ufology mind you. It’s well known that governments have remained tight-lipped about the UFO phenomena, they have their reasons. I understand that.  What I would like to see is governmental officials coming clean with the public about these UFO sightings and letting us know, once and for all, that we are being visiting by extraterrestrials. Confirmation, not disclosure.


Source

Toulouse: Un OVNI en forme de queue de baleine

Daniel Gaussens, un chauffeur de bus de 56 ans, a observé un étrange OVNI (objet volant non identifié) dans le ciel de Toulouse. Le mercredi 26 juin, vers 23 heures, Daniel Gaussens, de Plaisance-du-Touch, a vu un bien étrange objet "comme un queue de baleine" dans le ciel de Toulouse. «J’étais en train de fermer les volets et je regardais le ciel... Mon œil a été attiré par la lumière de deux satellites... Puis tout à coup, alors que j’avais le nez dans les étoiles, j’ai vu un truc énorme, un engin qui volait haut dans le ciel mais à une vitesse incroyable... Rien d’humain en tout cas...» Selon le témoignage de Daniel Gaussens, l'OVNI (objet volant non identifié) «ressemblait à la queue d’une baleine avec des contours et des traits lumineux, bien définis, comme s’il était éclairé par le soleil... Son passage, de l’ouest vers l’est, a duré environ sept secondes... Je n’avais jamais vu ça...» Daniel Gaussens se défend d’être "loufologue" mais il s’interroge. «Je ne crois en rien mais je vais commencer à me poser des questions...» Or, selon le RdM, «S'interroger, c'est déjà commencer à réfléchir...» Était-ce un drone -c'est à la mode en ce moment- ? Un appareil militaire ultra-top-secret ? Était-ce un OVNI d'origine extraterrestre ?


Le Geipan (du CNES), le Groupement d’études et d’informations sur les phénomènes aérospatiaux non-identifiés, affirme n’avoir reçu aucun signalement d’OVNI correspondant au récit de Daniel Gaussens. Selon Xavier Passot, le responsable du Geipan, le dernier témoignage d'OVNI remonte au 25 mai à Lafitte-Vigordane dans le Savès: «Le témoin a observé une lumière clignotante de couleur blanche, rouge et jaune se déplaçant lentement. La lumière devint rouge vif et a disparu dans un nuage. Nous avons attribué ce témoignage à une lanterne thaïlandaise (sans blague ?)... Sinon, il y a eu peu de témoignages en mai, probablement à cause de la météo maussade...» Xavier Passo pense avoir trouvé l'explication à l'OVNI de Toulouse: «Il s’agissait peut-être tout simplement du passage de la Station Spatiale Internationale (ISS)...» Ben tiens-donc. L'ISS ressemble à une queue de baleine ? La station spatiale a mué ? Si on supprimait le Geipan, on ferait de sacrées économies.

Pendant ce temps, hier, des habitants d'Arles-sur-Tech dans les Pyrénées-Orientales ont assisté à un étrange phénomène: Nounours the Biker avait été vu au Lieder Price d'Amélie-les-Bains (Pyrénées-Orientales) en fin d'après-midi et photographié par un couple de Belges. Dans la soirée, un troupeau de Nounours sur leurs Kawasaki Eliminator se sont arrêtés au Bar Le Central à Arles-sur-Tech (photo). Selon les spécialistes en OVNI, Nounours, le Super-Biker des Pyrénées-Orientales, aurait été cloné par les extraterrestres dont les OVNI sont basés sous le Pic du Canigou. Est-ce le début de l'Apocalypse ? De la dernière fin du monde prophétisée ? Pas du tout, Nounours le motard de cosmos apporte juste un peu de gaieté dans ce monde de fous. Alors, même si les extraterrestres le clonent, c'est pour apporter de la joie aux Terriens et pas pour leur faire du mal.


Lors de l'escapade de Nounours en Espagne, en franchissant le Col d'Ares (1), le RdM avait censuré une image réalisée avec l'appareil photo spécial qui met des OVNI même là où il n'y en a pas. Nounours a bien vu une étrange lumière, allant du jaune à l'orange, passer dans le ciel au-dessus du Pic du Canigou. Nounours mit le zoom au maximum (représenté par une loupe sur l'image interactive) afin de suivre cet objet volant non identifié. Cela ne pouvait pas être un engin de fabrication humaine, l'objet volait trop haut et avait un comportement suspect, il accélérait ou ralentissait de façon brutale, il montait et descendait à des vitesses différentes. En cliquant sur l'image, vous verrez cette boule passer dans le ciel. Saisissez la loupe et essayez de la placer dessus, la loupe va grossir l'objet et vous aurez la réponse. L'image nette apparaît dans l'objectif. N'oubliez cependant pas que seul Nounours voit des OVNI dans les Pyrénées-Orientales. Le Réveil des Marmottes vous invite donc à la plus grande prudence et à ne pas tirer de conclusions hâtives. Même si vous croyez reconnaître un OVNI, c'est peut-être une banale soucoupe volante. Vous pouvez regarder cette lumière survoler le Pic du Canigou. Sur la photo, tout semble normal. Il faut enclencher l'image animée. Quand l'objet a passé la photo, elle se recale au début.

Source

Des OVNI au-dessus du Canigou?

Deux témoins ont aperçu les boules lumineuses en question à gauche du Canigou depuis la RN 116.
Deux témoins ont aperçu les boules lumineuses en question à gauche du Canigou depuis la RN 116. PHOTO/Photo A. A.
 


Plusieurs témoins affirment avoir vu dans la nuit du samedi 22 au dimanche 23 juin d'étranges boules de lumière se mouvoir dans le ciel du côté du Canigou. Enquête.
Samedi 22 juin 2013, 23 h 30. Une mère de famille de 38 ans rentre avec ses trois filles du gala de gymnastique rythmique et sportive de Prades. Elle circule au volant de son véhicule sur la RN116, en direction de Marquixanes. Juste après avoir passé la zone commerciale de Super U, la conductrice remarque un étrange phénomène au-dessus des montagnes, à gauche du pic du Canigou. Elle a accepté de témoigner sous couvert d'anonymat : "Ce soir-là, nous avons vu une grosse boule orangée, vraiment très brillante, en train de s'élever dans le ciel. Nous nous sommes arrêtés sur le bord de la route. Et là, nous avons vu une dizaine d'autres boules similaires, qui commençaient à décoller. Elles ont finalement disparu après être montées très haut. Je suis quelqu'un de très rationnel. Et ce que j'ai vu m'interpelle d'autant plus. J'aimerais comprendre !"
"Pour moi, tout cela reste un mystère"
Un autre automobiliste, agriculteur de son état, a assisté au phénomène depuis le même endroit. Le quarantenaire, qui ne tient pas non plus à ce que son identité soit divulguée, confirme les dires de la mère de famille : "J'ai vu des espèces de boules de feu jaune orangé qui se suivaient dans le ciel. Je me suis garé sur le bord de la route car je pensais que c'était des hélicoptères. Je croyais qu'en m'arrêtant, je pourrais entendre leurs moteurs. Mais je n'ai rien entendu. C'était impressionnant. Mais sans plus. Après, ça m'a quand même fait réfléchir. J'ai cherché sur Internet pour essayer de savoir ce que c'était. Mais je n'ai trouvé aucune explication valable. Pour moi, tout cela reste un mystère".
Une explication rationnelle ?
Une ancienne exploitante agricole déclare pour sa part avoir vu depuis Vernet-les-Bains des boules de feu similaires redescendre une heure plus tard. Elle raconte : "C'était dans la nuit de samedi à dimanche, vers 0 h 30. J'ai vu des boules orange descendre derrière la montagne. Je ne sais pas exactement combien il y en avait. Mais elles descendaient très vite. C'était troublant".
Les trois témoignages concordent. Cependant, il existe peut-être une explication rationnelle au phénomène. Dans la nuit du samedi 22 au dimanche 23, vers minuit, il y avait foule au Canigou. C'est en effet à ce moment précis que plusieurs dizaines de personnes sont montées en haut du pic pour régénérer la flamme de la Saint-Jean. "Peut-être que les boules de lumière qu'ont vues ces témoins étaient dues à la réverbération de certaines lampes frontales sur les nuages. Les horaires de montée et de descente coïncident à peu près, indique un adepte de la flamme. A moins que des extraterrestres, étonnés de voir chaque année plus de 10 000 feux s'allumer en même temps sur la Terre, ne soient venus voir ce qui se tramait".
La renommée de la flamme du Canigou dépasserait-elle désormais les frontières du système solaire ? La question est posée.

Source

Vídeo de OVNI causa polêmica no Grande Recife; assista



Uma imagem está gerando polêmica entre os moradores do bairro de Águas Compridas, em Olinda, no Grande Recife.
Um objeto que apareceu no céu, para eles, pode ser um disco voador. A reportagem da TV Jornal levou o vídeo, gravado por um homem da comunidade no dia 21 de junho, para especialistas.
Um ufólogo acredita que possa ser uma nave. Já um professor de astronomia diz que as chances são de o objeto ser um balão ou uma pipa, mas, em qualquer um dos casos, ele alerta: não há o que temer.

Fonte

Comentário por Oliviero Mannucci: Eu uma vez tentou atirar um balão voando no céu pelo menos 100 metros de distância de mim. Sabe qual foi o resultado? Nada pode ser visto, devido à imagem de baixa resolução. O UFO feita no vídeo, para ver se tão bem deve ter um diâmetro que varia de 10 a 20 metros.


UFO Sighting Over Florida, Google Earth, June 2013 HD 1080p



Pubblicato in data 29/giu/2013
-For More Exclusive Information on UFO
http://areazone51ufos.blogspot.be/201...

PLAYLISTS UFO 2013: http://areazone51ufos.blogspot.be/p/o...
PLAYLISTS VERY BEAUTIFUL: http://areazone51ufos.blogspot.be/p/b...

Google Earth: 26°14'1.94"N 80°14'29.80"W

http://www.youtube.com/EriGIA007
http://www.youtube.com/UFOvni2012
http://www.facebook.com/home.php#!/pa...

Triangle UFO Over Volcano In Mexico, June 29, 2013.

Date of sighting: June 29, 2013
Location of sighting: Popocatepetl Volcano, Mexico

While looking at the live volcano cam, I decided to skip over to its archive of the last 24 hours and found these unusual objects. The triangle craft really stands out over that cloud and is either enter or moving away from the mouth of the volcano. Cool catch and not as rare as you might think. This volcano will have a sighting ever 3-5 days, and even viral sightings every 7-14 days. To find these photos just click the archive below the live cam image. Click the third one over or the one farthest to the right. SCW
 
 
 

Did NASA confirm E.T. invasion?

NASA confirmed on February 12, 2013 that aliens have invaded Earth while scientists made prediction on arrival of three giant spaceships in March 2013

WWN is the exclusive media reporting about the alien invasion and Frank Lake was its top investigative reporter on the issue.

World governments have been placing the invasion in secret in a bid to avoid global panic. But WWN feels the need to reveal the truth and suggests early peaceful actions to avoid scary human-alien war.

The independent non-commercial organization Search for Extraterrestrial Intelligence (SETI) announced that three giant alien ships are approaching. The largest is 200 miles wide while that others are slightly smaller. These spaceships should reach Earth by the fall of 2012 based on their speed, said SETI’s lead extraterrestrial expert John Malley.

NASA also confirmed a report from Lake, also known as the world’s top investigative reporter on the issue, that the number of aliens invading the planet is increasing. It also claimed that aliens are tipped off by the rising greenhouse emissions.

According to NASA researchers, extraterrestrials have been watching Earth from afar and have witnessed atmospheric changes on the planet, which they viewed as a symptom of a civilization that is already out of control. NASA believes that aliens are taking drastic measures to prevent humans from becoming a more serious threat.
Read more:
 
 

Ufo captured over S America ↑ June 23, 2013 ↑ Argentina


Saturday, June 29, 2013

OVNI A FLORIANOPOLIS RIPRESO DA ANTONIO URZI E SIMONA SIBILLA




Questo eccezionale video di un avvistamento UFO di tipo massivo, visto che vi hanno assistito diverse persone durante  lo svolgimento del Forum Mondiale "CONTATADOS" tenutosi a Florianopolis, in Brasile, nei giorni scorsi, è stato pubblicato sul loro canale You Tube. Buona visione a tutti!

Oliviero Mannucci
 

CRIIRAD: sottovalutata la gravità degli Incidenti nucleari in Giappone

Il CRIIRAD denuncia la sottovalutazione della gravità degli incidenti accaduti alla centrale nucleare di Fukushima Daiichi e la mancanza cruciale d'informazione, tanto sulle quantità di radioattività rilasciata da venerdì quanto sui livelli di contaminazione dell'aria. Senza questi dati è impossibile pronunciarsi sui livelli di rischi radiologici.
I pochissimi dati disponibili impediscono in ogni caso di qualificare le dispersioni come "minori" (livello 4 nello scala INES) o "deboli" (dichiarazione televisiva rilasciata domenica mattina dalla Sig.ra Kosciusko-Morizet).

Una classifica prematura

Sabato 12 marzo le autorità giapponesi hanno classificato come livello 4 della scala INES l'incidente avvenuto al reattore n°1 della centrale di Fukushima Daiichi mentre l'incidente era - ed è tuttora - in continua evoluzione e mentre parecchi altri reattori sono in una situazione di emergenza radiologica. Gli operatori della centrale sono sempre esposti a livelli di irradiazione molto elevati per evitare che il mancato funzionamento dei sistemi di raffreddamento dei reattori n°1, 2 e 3 non si trasformino in una catastrofe nucleare. Sono state intraprese delle misure estreme per raffreddare a tutti i costi i reattori, in particolare l'utilizzo di acqua di mare nonostante i rischi conseguenti.

La classificazione come livello 4 è stata registrata senza correzioni dall'AIEA. Da quello che ci risulta, fino ad oggi, nessuna autorità di sicurezza nucleare l'ha contestata.

Ricordiamo che la scala detta INES, (International Nuclear and radiological Event Scale), classifica gli incidenti nucleari in funzione delle loro conseguenze nel sito ed all'esterno del sito. Per quanto riguarda le conseguenze dentro al sito, il livello 4 corrisponde ad un "danneggiamento importante" del cuore o delle barriere radiologiche; dal momento che il danneggiamento è "grave", la classifica passa ai livelli 5, 6 o 7 in funzione dell'importanza delle fuoriuscite di radioattività all'esterno dell'impianto, importanza che condiziona evidentemente il livello di rischio di esposizione della popolazione:

* Il livello 4 corrisponde ad un rilascio minore di radioattività nell'ambiente;
* Il livello 5 ad un rilascio limitato che può provocare l'applicazione parziale delle contromisure previste;
* Il livello 6 ad un rilascio importante che può esigere l'applicazione integrale delle contromisure previste;
* Il livello 7 ad un rilascio maggiore con effetto considerevole sulla salute e l'ambiente:

A sostegno della classificazione di livello 4 della scala INES (danneggiamento importante, ma non grave, del cuore dei reattori e rigetti minori di radioattività) né le autorità giapponesi, né l'agenzia Internazionale dell'energia Atomica (AIEA) hanno pubblicato cifre: né sull'ordine di grandezza degli scarichi, né sulla loro composizione isotopica, natura e proporzione dei radionuclidi presenti che determinano la radiotossicità delle emissioni radioattive, né sui livelli di contaminazione dell'aria a differenti distanze dalla struttura.

Altrettanto sorprendenti sono le dichiarazioni televisive del ministro dell'ecologia che domenica mattina ha qualificato le fuoriuscite radioattive come "deboli", anche se ha riconosciuto di non disporre di alcuna cifra. Questa qualificazione si basava sulla valutazione degli specialisti dell'IRSN, dell'ASN e di AREVA che si erano riuniti precedentemente per fare il punto sull'incidente? Sarebbe interessante sapere se la minimizzazione è riconducibile ai periti ufficiali, come nel 1986, o ai politici.

Secondo il CRIIRAD i rigetti non sono né "minori", né "deboli"

Sulla base delle rarissime misure disponibili, il CRIIRAD respinge formalmente questa classificazione.

Difatti sabato 12 marzo le misurazioni avrebbero raggiunto 1,5 mSv/h,(milllisievert /ora) nelle vicinanze della centrale, per poi diminuire dopo l'intervento di decompressione del reattore, vale a dire dopo rilascio di radioattività nell'atmosfera.
Precisiamo che un valore di 1,5 mSv /Ora è 10.000 volte superiore al livello normale e che il limite massimo ammissibile per la popolazione è di 1 mSv /Anno, (di 20 mSv/anno per i lavoratori). Questi livelli di irradiazione indicano che i rigetti non sono affatto "deboli" o "minori". Di contro, dati di 100 µSv/Ora sarebbero stati rilevato domenica dai giornalisti a 2 km dell'impianto. Se questi dati sono confermati, si traducono nella persistenza dell'entità delle emissioni nell'ambiente .

Una terribile mancanza di trasparenza

Se le autorità affermano che le emissioni sono minori o deboli, devono giustificarle sulla base di elementi cifrati, obiettivi e verificabili.

Il CRIIRAD chiede che siano pubblicate le valutazioni sulla quantità totale di radioattività rilasciata da ciascuno dei reattori incidentati così come la composizione isotopica delle emissioni.
Il CRIIRAD chiede anche la pubblicazione dei livelli di contaminazione dell'aria: una mappatura delle concentrazioni di attività (Bq/m 3) per i radionuclidi chiavi in relazione alla distanza ed al tempo. Importanti per determinare l'intensità e gli spostamenti delle masse di arie contaminate. Le informazioni disponibili suggeriscono difatti che le emissioni radioattive della centrale di Fukishima Daiichi abbiano raggiunto ieri la centrale di Onagawa situata a 110-120 km al nord.

Evoluzioni meteorologiche preoccupanti

E' importante sottolineare che molti servizi meteorologici hanno annunciato domenica che le condizioni meteorologiche - che fino a venerdì e sabato erano piuttosto favorevoli (venti occidentali e di sud-ovest) - si sarebbero invertite, con venti che dovrebbero soffiare oramai verso l'interno del territorio.
Sono state inoltre annunciate piogge che, in caso di contaminazione dell'aria, porteranno ad intensificare i depositi radioattivi nel suolo.
In un comunicato del 13 marzo l'AIEA annunciava al contrario che i venti soffiavano in direzione nord-est, allontanando i rilasci radioattivi dalle coste giapponesi. "In partnership with the World Meteorological Organization, the IAEA is providing its member states with weather forecasts for the affected areas in Japan. The latest predictions have indicated winds moving to the Northeast, away from Japanese coast over the next three days.” L'AIEA non ha modificato queste informazioni nei suoi comunicati successivi. Si tratta di una versione modificata dell'anticiclone che aveva lo scopo di proteggere la Francia nel 1986?

Queste inesattezze dovrebbero essere assolutamente revocate.
Per garantire la massima protezione della popolazione, o meglio per ridurre al minimo la sua esposizione, è essenziale disporre di informazioni affidabili in tempo reale sulle attività delle emissioni, sulla velocità e direzione dei venti, sull'evoluzione dell'attività dell'aria e dei depositi sul suolo.

Se le informazioni sulla quantificazione delle attività, delle concentrazioni e delle dosi non sono pubblicate durante la fase di crisi, si teme che dopo sarà molto difficile stabilire la realtà dei livelli di esposizione.


 Diffusione italiana: RNA - Rete Nazionale Antinucleare. Traduzione e redazione: Fabienne Melmi - Angela Di Rito, Massimo Greco.


Fonte

Dove diavolo è finita la Voyager 1?



Niente paura, la NASA non ha perso i contatti con la sonda che lanciò nel 1977 per esplorare i margini del Sistema solare e oltre.
I tecnici che la seguono sanno perfettamente dov’è, a circa 123 Unità Astronomiche (oltre 18 miliardi di chilometri) da noi. Il problema è che la sonda non ha trovato quello che si aspettava, un pò come Colombo che credendo di raggiungere l’India incappò invece nelle Americhe.
La sonda dovrebbe essere già nello spazio interstellare. Invece i suoi strumenti rivelano la presenza di una zona finora non prevista, chiamata "heliosheath depletion region", in cui si sente ancora il campo magnetico solare ma sono quasi scomparsi i flussi di particelle cariche e ioni a bassa energia provenienti dal Sole.
Tre studi appena pubblicati su Science Express mettono ordine nei dati trasmessi da Voyager1 e arrivano alla conclusione che la sonda non sia ancora nello spazio interstellare ma che sia entrata in una regione dell’eliosfera finora non prevista dalle teorie. Tra l’Agosto e il Settembre del 2012 Voyager 1 ha attraversato per cinque volte, per effetto della sua traiettoria, il confine che delimita questa zona. [media.inat.it]

Voyager 1 è entrata in questa zona già nel 2004 e gli astronomi si aspettavano che la sonda fosse ormai entrata definitivamente nello Spazio interstellare, e che il campo magnetico del Sole fosse ormai del tutto non rilevabile.
Al contrario, gli strumenti installati sulla sonda hanno trasmesso a Terra segnali non così univoci, impedendo allo staff che si occupa di Voyager 1 di annunciare con certezza che il primo oggetto di costruzione umana avesse lasciato il Sistema Solare.
La sintesi delle rilevazioni è stata appena diffusa attraverso tre diversi studi pubblicati da Science Express arrivando alla conclusione che esiste una zona dell’eliosfera, mai ipotizzata prima da nessuna teoria, dalle caratteristiche impreviste.
Leonard Burlaga del NASA-Goddard Space Flight Center e i suoi colleghi si sono concentrati sulle misure magnetiche, mostrando che ogni volta che Voyager 1 ha attraversato questa linea di confine in precedenza sconosciuta, la forza del campo magnetico misurato dai suoi strumenti aumentava improvvisamente, mentre calava altrettanto evidentemente il numero di particelle cariche misurate.
Gli altri due studi, firmati rispettivamente da Stamatios Krimigis della Johns Hopkins University ed Edward Stone del California Institute of Technology, si concentrano invece sulla conta di particelle provenienti dal Sole e di ioni a bassa energia dell’eliosfera, mostrando che entrambi sono calati drasticamente e bruscamente all’ingresso in questa regione prima sconosciuta, nel’Agosto del 2012, mentre parallelamente saliva il flusso di raggi cosmici misurato dalla sonda.
Il territorio imprevisto dove si trova Voyager sarebbe insomma una interfaccia tra la bolla di plasma solare che delimita il nostro sistema e lo spazio interplanetario. Ora resta solo da vedere quanto ci vorrà a Voyager per uscirne.

Fonte

Nuova 'benzina' per il turismo spaziale

Propulsione ibrida per viaggi più comodi e sicuri

 La propulsione ibrida sarà la chiave per voli nello spazio più sicuri e confortevoli (fonte: NASA)

 Viaggi più sicuri e confortevoli per i futuri turisti dello spazio: questo grazie ad un nuovo tipo di propulsione ibrida che alimenterà i lanciatori riducendo il rischio di esplosioni accidentali e garantendo un'accelerazione più dolce. Ne hanno parlato gli esperti dell'esplorazione spaziale provenienti da tutto il mondo e riuniti al Politecnico di Milano.

Sono ormai migliaia gli aspiranti turisti spaziali disposti a pagare cifre astronomiche per toccare il cielo con un dito: secondo le promesse delle principali compagnie (una decina ormai nel mondo), dovrebbero mancare pochi mesi ai primi voli. ''Si arrivano a pagare anche 200.000 dollari per un viaggio complessivo di un'ora, che permette di stazionare per cinque minuti a 100 chilometri di quota prima di tornare a Terra'', spiega Luigi De Luca, docente di propulsione spaziale del Politecnico di Milano.
''A bordo non ci sarà più soltanto un equipaggio addestrato, ma anche gente comune: per questo si sta puntando su un tipo di propulsione più sicura come quella ibrida, nota da tempo ma mai sfruttata fino in fondo'', aggiunge l'esperto. In questo caso, il serbatoio mantiene separato il combustibile solido (paraffina o un idrocarburo di cui sono fatti gli pneumatici, chiamato Htpb) dall'ossidante allo stato liquido (in genere ossigeno) fino al momento dell'accensione. ''Così si ottiene un doppio vantaggio'', precisa De Luca. ''Da un lato si riduce il rischio di esplosioni accidentali, diminuendo indirettamente il costo dell'assicurazione del volo, mentre dall'altro si ha la possibilità di modulare meglio l'accelerazione rispetto ai propellenti liquidi e solidi, ottenendo un maggiore comfort per i passeggeri''.

 

Fonte 

ITALIA: SCIE SISMICHE E SCIE CHIMICHE




Italia: scie chimiche

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Mentre impazza su tutta la Penisola isole comprese, l'aerosolterapia bellica dei velivoli Nato, per rendere l'atmosfera sempre più elettroconduttiva spargendo nell'aria alluminio e bario (entrambi tossici) l'Italia trema come non mai, in modo innaturale a causa di terremoti anomali che presentano tutti indistintamente, un ipocentro superficiale esattamente a 10 chilometri di profondità. 



Si tratta di una firma inconfondibile di HAARP, un dispositivo ionosferico brevettato nel 1987 (B. J. Eastlund) in possesso del Governo degli Stati Uniti, in grado di bombardare la crosta terrestre e scuotere le faglie sismiche.







 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 Su questo diario internautico troverete tutte le prove di Washington sul dominio bellico del clima. Questi sono solo alcuni esempi documentati - dentro lo Stivale - nel mese di giugno 2013, a livello ufficiale dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. 
Fate un pò voi, in attesa dell'ennesima strage annunciata del popolo italiano. Non ho più parole. 



























































































riferimenti: