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Tuesday, June 25, 2013

Drammatico aumento delle nascite di bambini dal sesso incerto







intersessualit%25C3%25A0.jpgNascono senza un chiara identità sessuale, e per questo devono essere operati entro il sesto anno. Negli ultimi 5 anni c'è stato un boom, solo a Roma sono stati eseguiti oltre 350 interventi.
Questa condizione si verifica in circa 1 neonato su 4-5mila. I bambini vengono poi operati entro i sei anni di età e le richieste di intervento sono aumentate del 50%, secondo i dati dell‘Ospedale San Camillo-Forlanini di Roma.
I bambini  dal "sesso incerto" non hanno un organo genitale sviluppato. A stabilire il loro sesso sono una serie di indagini, prima cromosomiche e poi ormonali. Dietro le richieste di intervento c’è la “maggiore consapevolezza” dei genitori.
Fino a pochi anni fa era una cosa di cui non parlare, da tenere nascosta. Ora, per fortuna, in molti casi non è più così. I cosiddetti disturbi della identità di genere oggi sono più facilmente riconosciuti e le persone sono più consapevoli che può esistere una soluzione al proprio dramma.

Finora la pratica medica imponeva la scelta di uno dei due caratteri, di solito quello predominante tra i due, e correggere chirurgicamente ciò che la natura aveva sbagliato. Il problema è che questo alla lunga portava a problemi di identità sessuale, ma anche a problemi fisici, più in là nella vita.
Aldo Morrone, direttore generale dell’Azienda ospedaliera, spiega: “Si tratta di piccoli affetti da disturbi della differenziazione sessuale che si presentano sin dall’età neonatale, con attribuzione incerta del sesso e difetti dello sviluppo sessuale.
In questi neonati, chiarisce, gli organi genitali non sono sviluppati ed il sesso viene stabilito grazie ad indagini cromosomiche”. “Si interviene con l’operazione chirurgica. L’attesa di alcuni anni è prevista dalle linee guida internazionali proprio per monitorare l’attività ormonale di questi piccoli”.

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