A chiederlo è la SEJF in un convegno internazionale su Ambiente e Salute svoltosi a Venezia
Si è svolto
nella giornata di ieri a Venezia un convegno internazionale su Ambiente e
Salute, organizzato dalla Supranational Environmetal Justice Foundation.
La
Fondazione è attiva a livello internazionale in vista dell'obiettivo di estendere
le competenze della Corte Penale Internazionale dell'Aja ai più gravi reati
ambientali, denominati come ecocidi, in maniera da poterli giudicare al rango
di veri e propri crimini contro l'umanità, e di istituire un Tribunale Penale
Europeo dell'Ambiente per rendere omogeneo il contrasto dei crimini e
l'applicazione delle pene sul territorio europeo, rendendo inoltre effettiva l'applicazione
delle sanzioni.
Durante il
convegno sono state illustrate 12 storie di disastri ambientali esemplificative
delle gravi criticità che derivano all'ambiente e alla salute da una attività
umana irresponsabile e disattenta alle esigenze di conservazione dell'ecosistema
e degli habitat naturali.
Eccoli i 12
esempi di ecocidio evidenziati dalla SEJF:
1. L'incidente
nucleare di Chernobyl del 26 aprile 1986: 65 morti immediate ed oltre 4.000
decessi per tumore nel corso degli anni successivi.
2. Il disastro
nucleare di Fukushima dell'11 marzo 2011 che ha portato allo sgombero dall'area
contaminata di oltre 110mila persone.
3. L'attività
di sfruttamento delle sabbie bituminose ai piedi delle Montagne Rocciose
canadesi che ha distrutto un'area grande quanto la Florida.
4. L'attività
di estrazione petrolifera presso il delta del Niger che ha determinato danni
irreversibili all'ecosistema e alle popolazioni locali.
5. Lo
sfruttamento indiscriminato delle foreste pluviali indonesiane che mette a
rischio l'esistenza stessa delle foreste e di molte specie animali stanziali.
6. Il
disastro della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon verificatosi nel Golfo
del Messico il 20 aprile 2010, che ha portò al versamento in mare di una grande
quantità di petrolio, cagionando la morte di 11 persone e un grave danno
ambientale lungo le coste della Louisiana.
7. L'onda di
cianuro di 50 Km di larghezza che il 31 gennaio 2000, partendo da una miniera d'oro
in Romania, ha inquinato due affluenti del Danubio, riversandosi infine in
quest'ultimo e cagionando un danno ambientale di vaste proporzioni.
8. L'inquinamento
di 2 milioni di ettari della foresta amazzonica cagionato dal versamento di reflui
tossici nelle acque utilizzate dalla popolazioni locali, posto in essere dalla multinazionale
petrolifera Chevron-Texaco.
9. L'incidente
della superpetroliera Haven dell'aprile '91 che provocò la morte di 5 uomini
dell'equipaggio, determinando lo sversamento nel Mar Ligure di 134mila tonnellate
di petrolio.
10. L'avvelenamento
della città indiana di Bhopal, causato dall'esplosione di una fabbrica di
pesticidi della Union Carbide nel 1984: la nube tossica liberata, composta da 40
tonnellate di isocianato di metile, cagionò la morte di 3.787 persone e l'avvelenamento
di altre decine di migliaia.
11. Il
rischio per la salute degli abitanti di Abra Pampa, cittadina situata nel nord
dell'Argentina, determinato dalla presenza di 30mila tonnellate di piombo,
residuo delle lavorazioni effettuate presso un impianto chiuso negli anni '80.
12. L'innalzamento delle livello delle acque oceaniche
cagionato dal forzato cambiamento climatico che spinge migliaia di persone alla
migrazione dalle isole Maldive e Kiribati.Riccardo Ricciardini
Fonte
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