Tepco (Tokyo Electric Power Co), la società che gestisce la centrale nucleare di Fukushima,
riferisce di avere riscontrato alti livelli di stronzio e trizio
radioattivo nella acque sotterranee dell’impianto, a pochi metri dal
mare.
Secondo Tepco, la concentrazione di queste due sostanze nell’acqua
analizzata è superiore di 30 e 8 volte, rispettivamente, il limite
stabilito dal governo giapponese, al contrario delle sue prime letture
che avevano determinato indici molto bassi di contaminazione.
Pertanto, la società sta indagando sulla possibile filtrazione al
mare di queste acque sotterranee che, provenienti dalle montagne
adiacenti, sono state contaminate dopo essere filtrate nei seminterrati
della centrale.
Come riporta la televisione pubblica Nhk, il campione di acqua
analizzato, che contiene fino a 1 becquerel di materiale radioattivo per
centimetro quadrato, è stato raccolto da Tepco tra maggio e giugno in
un pozzo di osservazione scavato in prossimità dell’edificio che ospita
le turbine del reattore 2 della centrale.
Il compito più delicato per Tepco per smantellare la centrale
consiste nel raccogliere l’enorme accumulo di acqua radioattiva, che
quotidianamente aumenta per la filtrazione di queste acque sotterranee
negli edifici dei reattori. Attualmente, Tepco conta circa 1.000
cisterne contenenti acqua contaminata.
La catastrofe nucleare di Fukushima, la peggiore dai fatti di Chernobyl (Ucraina)
nel 1986, ha causato voluminose emissioni radioattive nell’aria, nel
suolo e nelle acque della regione, obbligando circa 100.000 persone ad
abbandonare le proprie case.
Fonte
No comments:
Post a Comment
Note: Only a member of this blog may post a comment.