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Thursday, June 20, 2013

Sellafield: un incidente nucleare occultato per 30 anni

Il complesso era originariamente denominato Windscale, dal nome di un reattore militare presente sul luogo. Tuttavia nel 1981, anche per via della cattiva immagine che questo sito si era fatto a causa di due incidenti a tale centrale accaduti nel 1957 e nel 1973, si preferì modificarne la denominazione
     
* Nello specifico, il 7 ottobre 1957 nel complesso nucleare di Windscale, dove si produceva plutonio per scopi militari, un incendio nel nocciolo di un reattore a gas-grafite (GCR) generò una nube radioattiva imponente, pari al 1/10 della bomba atomica di Hiroshima. I principali materiali rilasciati furono gli isotopi radioattivi di xenon, iodio, cesio e polonio. La nube attraversò l'Europa intera. Sono stati ufficializzati soltanto 300 morti per cause ricondotte all'incidente (malattie, leucemie, tumori) ma il dato potrebbe essere sottostimato. La radioattività su Londra giunse fino a 20 volte oltre il valore naturale, e Londra dista da Windscale 500 km. Il consumo di latte venne vietato in un raggio di 50 km.
      Livello dell'incidente su scala INES: 5 su 7.
     * Fra il 2004 e il 2005 nel THORP (Thermal Oxide Reprocessing Plant), un impianto di riprocessamento presente in loco, si verificò una perdita di 83 metri cubi di una soluzione di acido nitrico contenente uranio e plutonio. La perdita, proveniente da una conduttura incrinata, perdurò per ben 10 mesi e il liquido percolò nel bacino di acciaio inossidabile del contenimento secondario dell'impianto. La perdita di materiali fissili sciolti nell'acido fu stimata in venti tonnellate di uranio e 160 chili di plutonio. Il materiale, parzialmente riprocessato, fu drenato in vasche di stoccaggio, ma la riparazione della conduttura danneggiata è stata ritenuta non praticabile perché il livello di radiazioni presenti nella cella è così alto da rendere impossibile persino l'intervento dei robot automatizzati.
Livello dell'incidente su scala INES: 3 su 7.

La scala INES

 

La scala INES o scala internazionale degli eventi nucleari e radiologici (International Nuclear and radiological Event Scale) è stata sviluppata a partire dal 1989 dalla IAEA, l'agenzia internazionale per l'energia atomica (International Atomic Energy Agency) con lo scopo di classificare incidenti nucleari e radiologici e rendere immediatamente percepibile al pubblico, in maniera corretta, la gravità di incidenti di tipo nucleare o radiologico, senza fare riferimento a dati tecnici di più difficile comprensione. Si applica ad eventi associati al trasporto, deposito ed impiego di materiale o sorgenti radioattive, indipendentemente dall'accadere l'evento in un impianto industriale od all'esterno (per esempio durante il trasporto).
 
La scala INES comprende 7 livelli (più un livello 0 al di sotto della scala) ed è divisa in due parti: gli incidenti (dal 7º al 4º livello) e i guasti (dal 3° al 1°). Il livello 0° è catalogato come una deviazione. È una scala logaritmica ed il passaggio da un livello all'altro significa pertanto un aumento di danni di circa dieci volte.
 
 

Alghe radioattive. responsabile la centrale di Sellafield

La notizia del ritrovamento di alcune alghe radioattive sulle spiagge vicine alla centrale nucleare di Sellafield ha provocato allarme tra gli abitanti, dove c' e' un' alta incidenza di leucemia:
GB: grave incidente nucleare a Sellafield, stampa
 
LONDRA - Circa 83'000 litri di liquido molto radioattivo sono fuoriusciti in
nove mesi dalla centrale nucleare di Sellafield (nord-ovest
dell'Inghilterra), a seguito della rottura di una condotta. A riportare la
notizia oggi è l'Independent on Sunday. Secondo il giornale, si tratta
dell'incidente nucleare più grave registrato in Gran Bretagna da anni. Il
giornale scrive inoltre che la fuoriuscita di liquido, equivalente alla metà
del contenuto di una piscina olimpica, è stata individuata soltanto il 19
aprile scorso e che l'incidente è la conseguenza di una serie di errori
umani e tecnici.
 
 
 Localizzazione della centrale di Sellafield
 
Bretagna, troviamo aragoste, gamberi e cozze radioattive, contaminate dagli scarichi dell'impianto. Sempre a Sellafield i gabbiani nuotano nelle vasche all'aria aperta di stoccaggio delle acque radioattive della centrale, diventando essi stessi radioattivi e diffondendo la contaminazione dappertutto. Si è tentato di risolvere il problema assoldando tiratori scelti per abbattere i gabbiani.
 
 
 
LA CENTRALE NUCLEARE DI SELLAFIELD.
Sellafield è il nome di un sito nucleare britannico situato sulla costa del mare d'Irlanda nella contea di Cumbria in Inghilterra. Ospita sia un impianto di ritrattamento del combustibile nucleare irraggiato di proprietà di BNFL che la ex centrale elettronucleare di Calder Hall, dotata di un reattore di tipo Magnox e che fu il primo impianto commerciale di produzione elettronucleare al mondo.  
Il reattore di Calder Hall è stato chiuso nel 2003. L'autorità britannica per il decommissioning ritiene che sarà possibile smantellarlo per il 2115, cioè dopo 160 anni dall'inaugurazione. In alternativa è stato studiato un piano (con orizzonte temporale di 100 anni) per mantenere l'impianto, trasformandolo in una "attrazione turistica di valore storico".
 

Commento di Oliviero Mannucci: se volete potete fare una ricerca su internet a proposito di questo complesso nucleare inglese, e scoprirete che le autorità hanno tenuto all'oscuro i residenti sino alla caduta del segreto di stato, nel frattempo la gente del posto ha continuato a vivere nell'area contaminata, a coltivare e a mangiare i prodotti della terra contaminata. Risultato: migliaia di morti per vari tipi di tumore, ben al di sopra della media. Ma come spesso accade in questi casi i dati  divulgati relativi alle vittime sono sempre molto sottostimati. Ecco prchè continuo a sostenere che le centrali nucleari non sono affatto sicure, la storia mi è testimone, e che in futuro, l'umanità sarà costituita da mutanti ( questo a causa delle radiazioni fuoriscite da incidenti nucleari come questi, da quelli relativi ai sommergibili nucleari, e dalle radiazioni emesse dai depositi di stoccaggio del materiale radioattivo già sfruttato), sempre se l'umanità non scomparirà prima perqualche stupida guerra atomica.

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