Il complesso era originariamente denominato Windscale, dal
nome di un reattore militare presente sul luogo. Tuttavia nel 1981, anche per
via della cattiva immagine che questo sito si era fatto a causa di due incidenti
a tale centrale accaduti nel 1957 e nel 1973, si preferì modificarne la
denominazione
* Nello specifico, il 7 ottobre
1957 nel complesso nucleare di Windscale, dove si produceva plutonio per scopi
militari, un incendio nel nocciolo di un reattore a gas-grafite (GCR) generò
una nube radioattiva imponente, pari al 1/10 della bomba atomica di Hiroshima. I
principali materiali rilasciati furono gli isotopi radioattivi di xenon, iodio,
cesio e polonio. La nube attraversò l'Europa intera. Sono stati ufficializzati
soltanto 300 morti per cause ricondotte all'incidente (malattie, leucemie,
tumori) ma il dato potrebbe essere sottostimato. La radioattività su Londra
giunse fino a 20 volte oltre il valore naturale, e Londra dista da Windscale 500
km. Il consumo di latte venne vietato in un raggio di 50 km.
Livello dell'incidente su
scala INES: 5 su 7.
* Fra il 2004 e il 2005 nel THORP
(Thermal Oxide Reprocessing Plant), un impianto di riprocessamento presente in
loco, si verificò una perdita di 83 metri cubi di una soluzione di acido
nitrico contenente uranio e plutonio. La perdita, proveniente da una conduttura
incrinata, perdurò per ben 10 mesi e il liquido percolò nel bacino di acciaio
inossidabile del contenimento secondario dell'impianto. La perdita di materiali
fissili sciolti nell'acido fu stimata in venti tonnellate di uranio e 160 chili
di plutonio. Il materiale, parzialmente riprocessato, fu drenato in vasche di
stoccaggio, ma la riparazione della conduttura danneggiata è stata ritenuta non
praticabile perché il livello di radiazioni presenti nella cella è così alto
da rendere impossibile persino l'intervento dei robot automatizzati.
Livello dell'incidente su scala INES: 3 su 7.
La scala INES
La scala INES o scala internazionale degli eventi nucleari
e radiologici (International Nuclear and radiological Event Scale) è stata
sviluppata a partire dal 1989 dalla IAEA, l'agenzia internazionale per l'energia
atomica (International Atomic Energy Agency) con lo scopo di classificare
incidenti nucleari e radiologici e rendere immediatamente percepibile al
pubblico, in maniera corretta, la gravità di incidenti di tipo nucleare o
radiologico, senza fare riferimento a dati tecnici di più difficile
comprensione. Si applica ad eventi associati al trasporto, deposito ed impiego
di materiale o sorgenti radioattive, indipendentemente dall'accadere l'evento in
un impianto industriale od all'esterno (per esempio durante il trasporto).
La scala INES comprende 7 livelli (più un livello 0 al di
sotto della scala) ed è divisa in due parti: gli incidenti (dal 7º al 4º
livello) e i guasti (dal 3° al 1°). Il livello 0° è catalogato come una
deviazione. È una scala logaritmica ed il passaggio da un livello all'altro
significa pertanto un aumento di danni di circa dieci volte.
Alghe radioattive. responsabile la centrale di Sellafield
La notizia del ritrovamento di alcune alghe radioattive
sulle spiagge vicine alla centrale nucleare di Sellafield ha provocato allarme
tra gli abitanti, dove c' e' un' alta incidenza di leucemia:
GB: grave incidente nucleare a Sellafield, stampa
LONDRA - Circa 83'000 litri di liquido molto radioattivo
sono fuoriusciti in
nove mesi dalla centrale nucleare di Sellafield (nord-ovest
dell'Inghilterra), a seguito della rottura di una condotta.
A riportare la
notizia oggi è l'Independent on Sunday. Secondo il
giornale, si tratta
dell'incidente nucleare più grave registrato in Gran
Bretagna da anni. Il
giornale scrive inoltre che la fuoriuscita di liquido,
equivalente alla metà
del contenuto di una piscina olimpica, è stata individuata
soltanto il 19
aprile scorso e che l'incidente è la conseguenza di una
serie di errori
umani e tecnici.
Localizzazione della
centrale di Sellafield
Bretagna, troviamo aragoste, gamberi e cozze radioattive,
contaminate dagli scarichi dell'impianto. Sempre a Sellafield i gabbiani nuotano
nelle vasche all'aria aperta di stoccaggio delle acque radioattive della
centrale, diventando essi stessi radioattivi e diffondendo la contaminazione
dappertutto. Si è tentato di risolvere il problema assoldando tiratori scelti
per abbattere i gabbiani.
LA CENTRALE NUCLEARE DI SELLAFIELD.
Sellafield è il nome di un sito nucleare britannico
situato sulla costa del mare d'Irlanda nella contea di Cumbria in Inghilterra.
Ospita sia un impianto di ritrattamento del combustibile nucleare irraggiato di
proprietà di BNFL che la ex centrale elettronucleare di Calder Hall, dotata di
un reattore di tipo Magnox e che fu il primo impianto commerciale di produzione
elettronucleare al mondo.
Il reattore di Calder Hall è stato chiuso nel 2003.
L'autorità britannica per il decommissioning ritiene che sarà possibile
smantellarlo per il 2115, cioè dopo 160 anni dall'inaugurazione. In alternativa
è stato studiato un piano (con orizzonte temporale di 100 anni) per mantenere
l'impianto, trasformandolo in una "attrazione turistica di valore
storico".
Commento di Oliviero Mannucci: se volete potete fare una ricerca su internet a proposito di questo complesso nucleare inglese, e scoprirete che le autorità hanno tenuto all'oscuro i residenti sino alla caduta del segreto di stato, nel frattempo la gente del posto ha continuato a vivere nell'area contaminata, a coltivare e a mangiare i prodotti della terra contaminata. Risultato: migliaia di morti per vari tipi di tumore, ben al di sopra della media. Ma come spesso accade in questi casi i dati divulgati relativi alle vittime sono sempre molto sottostimati. Ecco prchè continuo a sostenere che le centrali nucleari non sono affatto sicure, la storia mi è testimone, e che in futuro, l'umanità sarà costituita da mutanti ( questo a causa delle radiazioni fuoriscite da incidenti nucleari come questi, da quelli relativi ai sommergibili nucleari, e dalle radiazioni emesse dai depositi di stoccaggio del materiale radioattivo già sfruttato), sempre se l'umanità non scomparirà prima perqualche stupida guerra atomica.
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