Abbiamo sempre pensato al fatto che gli alieni potessero esistere. Esseri viventi che stanziano in un pianeta al di fuori della Terra, e di cui non sappiamo assolutamente niente se non che sarebbero diversi da noi in tutto.A parlarcene in modo approfondito sarà il fisico americano James Green, capo scienziato della NASA, il quale ci illustrerà le informazioni attualmente in possesso dall’agenzia spaziale e che potrebbero aiutarci a capire meglio la questione definitivamente.
Le dichiarazioni dell’esperto
Oltre a James Green anche Nature, cioè la rivista scientifica più importante a livello internazionale, si è espressa in merito dicendo la sua al riguardo. Tuttavia, il fisico, dichiara che: “La nostra generazione potrebbe realisticamente essere quella che scoprirà prove di vita oltre la Terra e da questo potenziale privilegio derivano delle responsabilità“.
Prosegue il suo discorso parlando delle forme di vita possibili oltre a quelle terrestri, per poi soffermarsi sulla maniera con cui verrà comunicata la notizia: “La grandezza della domanda se siamo soli nell’Universo, e l’interesse pubblico che essa genera, apre la possibilità affinché i risultati ottenuti implichino più di quanto supportano le osservazioni o di quanto gli osservatori intendano. Poiché gli obiettivi di rilevamento della vita diventano sempre più importanti nelle scienze spaziali, è essenziale aprire un dialogo collettivo su come trasmettere informazioni in un argomento che è vario, complicato e ha un alto potenziale di sensazionalismo“.
Conclude il suo discorso, infine, in questo modo: “Stabilire le migliori pratiche per comunicare il rilevamento della vita può servire a stabilire aspettative ragionevoli sulle prime fasi di un’impresa estremamente impegnativa. Attribuire valore ai passi incrementali lungo il percorso e costruire la fiducia del pubblico chiarendo che le false partenze e i vicoli ciechi sono una parte prevista e potenzialmente produttiva del processo scientifico“.Green, inoltre, afferma che l’esistenza di eventuali fenomeni inspiegabili, come l’apparizione degli ufo ad esempio, debba essere chiarita al mondo intero, ma è anche vero che porre la propria fiducia verso chi studia queste apparizioni non sia sbagliato. Il concetto, in sintesi, viene racchiuso nel termine “proof-of-concept“.
Sebastiano Spinelli
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