A causa dell’aumento esponenziale delle missioni spaziali, i ricercatori non hanno escluso la possibilità di una possibile contaminazione biologica. Ovviamente non così disastrosa come quelle che vediamo nei vari film, però è sempre un bene pensare che possa succedere.Il motivo? Prevenire è meglio che curare a volte, ecco perché avvengono numerosi studi su come possa essere combattuta una situazione del genere. Una idea in mente potrebbero anche avercela, ma al momento preoccupiamoci di indagare a fondo e scoprire che cosa hanno pensato gli scienziati.
Le opinioni dei ricercatori
Anthony Ricciardi, l’autore di uno studio sul tema in questione – e professore di biologia alla McGill University of Montreal -, ha esposto le sue considerazioni al riguardo, dicendo che: “La ricerca della vita oltre il nostro mondo è uno sforzo entusiasmante che potrebbe portare a un’enorme scoperta in un futuro non troppo lontano. Tuttavia, di fronte all’aumento delle missioni spaziali, comprese quelle volte a riportare campioni sulla Terra, è fondamentale ridurre i rischi di contaminazione biologica in entrambe le direzioni“.
Ma questo cosa significa? Che anche noi, in un certo senso, potremmo essere degli alieni per altre razze. Attraccare su un pianeta abitato ed entrare in contatto con degli extraterrestri vulnerabili, magari, ad un virus che noi sconfiggiamo facilmente con il nostro sistema immunitario, potrebbe danneggiarli gravemente. Ecco perché è importante prestare attenzione pure a questo punto di vista.
Lo scienziato prosegue con il suo discorso, riferendoci le seguenti parole: “Le invasioni biologiche sono state spesso devastanti per le piante e gli animali nei sistemi terrestri, soprattutto quelli insulari. Noi sosteniamo che i pianeti e le lune potenzialmente contenenti vita dovrebbero essere trattati come se fossero quel tipo di sistema, vulnerabile e che non ha sviluppato protezione per un certo tipo di invasione“.Quello che viene raccomandato, in particolar modo, è di aumentare i protocolli di bio sicurezza per i viaggi spaziali, assicurandosi che, gli astronauti, non portino sulla Terra eventuali malattie sconosciute e che potrebbero mettere in pericolo gli esseri umani.
Sebastiano Spinelli
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