A Dubai un tribunale spaziale dove sarà possibile gestire e risolvere le controversie o dispute in merito alle attività commerciali nello Spazio
Fino ad ora le questioni legate allo Spazio sono state gestite da accordi internazionali tra i vari stati e le istituzioni. Diventando lo Spazio sempre di più un affare commerciale, Dubai ha annunciato la creazione di un tribunale spaziale per risolvere le future controversie commerciali: The Courts of Space.
Lo Spazio è regolamentato da leggi definite da convenzioni e risoluzioni internazionali, come il trattato UN Outer Space Treaty delle Nazioni Unite entrato in vigore nel 1967, con l’aggiunta di accordi bilaterali o multilaterali per regolamentare le loro attività spaziali.
Ora però le cose stanno cambiando e dato che entrano in gioco anche aziende private non è più affare solo di nazioni o istituzioni, ed ecco il motivo per cui viene istituito il Courts of Space.
Il tribunale così formato avrà sede presso i tribunali del Dubai International Financial Centre (DIFC) un centro arbitrale indipendente di ispirazione britannica basato sul diritto comune.
Istituiti nel 2004 questi tribunali nel tempo sono stati utilizzati da molte società straniere per arbitrare le loro controversie commerciali. Mancava ancora però una struttura specializzata nelle attività spaziali di società private.
Le aziende e le istituzioni con sede sia negli Emirati Arabi Uniti che all’estero avranno ora la possibilità di accettare di portare i reclami al tribunale, con nuovi contratti che potenzialmente specificano la nuova “corte spaziale” come foro per la risoluzione delle controversie.
Ora che anche gli Emirati Arabi Uniti, di cui fa parte anche Dubai, hanno investito e sono entrati nel business dei voli spaziali, c’è una spinta sempre più forte per stabilire nuove regole per la gestione dello spazio e anche per risolvere eventuali controversie commerciali.
Ricordiamo che gli Emirati Arabi Uniti hanno mandato nel 2009 il loro primo astronauta nello spazio e hanno lanciato la sonda Hope che a breve arriverà su Marte.
Gli Emirati cercano quindi anche loro la possibilità di dare una maggiore spinta al loro futuro economico magari anche grazie all’insediamento di aziende extraterrestri.
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