Statistiche

Thursday, November 7, 2019

Marte: ecco le prime abitazioni per portare vita sul Pianeta Rosso

Quando ci sentiremo quindi pronti per colonizzare il Pianeta Rosso, di certo avremo bisogno di un luogo dove vivere, e su Marte costruiremo le nostre case.

 marte
AI SpaceFactory, società specializzata nella progettazione di habitat extraterrestri, ha recentemente vinto il bando indetto dalla NASA per acquisire fondi destinati alla creazione di strutture abitative da posizionare su Marte.
Quando ci sentiremo pronti per colonizzare il Pianeta Rosso, di certo avremo bisogno di un luogo dove vivere, riposare senza l’assillo di essere spazzati via da qualche tempesta o un raggio cosmico. La costruzione e il reperimento dei materiali dovrà essere fatto sul posto, perché l’invio di attrezzature dalla Terra comporterebbe un dispendio di energia e risorse davvero esoso.

Marte: ecco le prime abitazioni per portare vita sul Pianeta Rosso

Come ha affermato il CEO della compagnia, David Malott:vogliamo un posto dove gli astronauti possano alloggiare. Gli edifici sul Pianeta Rosso devono essere realizzati dai robot, utilizzando materiali già presenti su Marte.”
A livello tecnico, l’azienda ha progettato abitazioni basandosi sull’uso di un biopolimero miscelato con il basalto, una roccia comune su Marte, per la costruzione. Questo materiale è stato progettato non solo per essere estremamente resistente, ma anche perché riciclabile al 100%. Inoltre, la sostanza ottenuta non ha bisogno di enormi quantità di acqua o di energia, cosa che suona come una buona notizia in un ambiente ostile come Marte.
In più, sembra che il materiale studiato da AI SpaceFactory sia anche più efficiente del cemento o del calcestruzzo, ovvero dei comuni prodotti utilizzati nella maggior parte dei progetti di costruzione terrestri. Il risvolto della medaglia è che questi habitat, che saranno chiamati Marsha, potrebbero tornarci utili anche sulla Terra. Una tecnologia sviluppata per lo spazio che potrebbe essere impiegata nella normale edilizia ma anche nelle zone a rischio geologico.

Flavio Mezzanotte 

Fonte 

No comments:

Post a Comment

Note: Only a member of this blog may post a comment.