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Saturday, February 1, 2020

Star Trek: chi sono i Romulani?

Nella nuova serie di Star Trek, Picard, un ruolo non indifferente viene ricoperta dai Romulani, specie che nel passato ha mostrato di poter esser un nemico letale per la Federazione. Sin dalla loro prima apparizione nella serie classica, i Romulani si rivelarono un avversario infido e imprevedibile, una continua sfida che non ha però impedito a ufficiali come il Capitano Picard di correre in loro aiuto in caso di bisogno.

Ma come sono nati i romulani?

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La creazione dei Romulani

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Paul Schneider
 
La prima apparizione dei Romulani risale alla serie classica, nell’episodio La navicella invisibile. A creare questa razza aliena fu lo sceneggiatore Paul Schneider, anche la sua paternità fece fatica ad emergere, come raccontò in seguito uno degli scrittori della serie originale, John Black
“Si è detto per così tanto tempo che a creare i Romulani fu il produttore Gene Coon che divenne difficile non tenere fede a questa convinzione, limitandosi ad annuire all’affermazione, pur essendo stato presente quando i Romulani emersero dalla fantasia di Schneider”
Anche un altro membro del team della serie classica di Star Trek, D.C. Fontana, conferma quanto detto da Black
“Li ha definiti, ha stabilito chi fossero i Romulani. Paul non ricevette mai il meritato riconoscimento”
Per creare i Romulani, Schneider si ispirò agli antichi romani, arrivando anche a battezzare i due pianeti principali dell’impero romulano con i nomi dei fondatori di Roma, Romulus e Remus. Lo stesso Schneider spiegò questa sua scelta
“Decisi di sviluppare un gruppo di antagonisti all’altezza di Kirk, che avessero un eco della mentalità degli antichi Romani. Mi venne quindi in mente che si potesse immaginare una civiltà che fosse un’estensione della società dell’antica Romana, arrivata al viaggio interstellare, e il risultato fu decisamente interessante”
La scelta di Schneider inizialmente fu il motivo della difficoltà nel realizzare questa razza, dato che nelle idee iniziali di Roddenberry dovevano richiamare la società cinese comunista degli anni ’60. Alla fine, tuttavia, l’idea di Schneider trovò la possibilità di comparire nella serie.

 L’aspetto più complicato, però, fu poter avere i Romulani sullo schermo. Pur avendo maturato una certa esperienza nel make up grazie al lavoro svolto sulle protesi delle orecchie di Spock, il costo per realizzare ulteriori protesi per i Romulani sarebbe stato proibitivo per l’epoca. Per ovviare a questo problema, si decise di utilizzare degli elmetti per le figure in secondo piano, riducendo sensibilmente i costi, ma non abbastanza da consentire un uso frequente di razza.


La navicella invisibile: il primo contatto con i Romulani?

 

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L’episodio La navicella invisibile della prima stagione di Star Trek rappresenta, idealmente, un primo contatto tra Federazione e Impero Romulano. Questo incontro avviene nel 2266, anni dopo le Guerre Romulane, che avevano portato alla nascita della Zona Neutrale. Durante quel conflitto, gli attacchi romulani vennero condotti in modo rapido, una capacità resa possibile dalla tecnologia di occultamento, che consentiva alle astronavi romulane di risultare invisibili ai sensori delle astronavi della Flotta Stellare.
In questo episodio, per la prima volta, gli ufficiali della Flotta Stellare vedono in faccia il nemico, scoprendo una verità incredibile: sono identici ai Vulcaniani! La ragione è una radice comune tra Vulcaniani e Romulani, che a tutti gli effetti sono una razza unica, che ad un certo punto della sua evoluzione si è scissa. Quando i Vulcaniani intrapresero il percorso di controllo delle emozioni teorizzati da Surak, una parte della popolazione si rifiutò di accettare questa limitazione della propria emotività, abbandonando Vulcano e dando vita alla società romulana.
Questa rivelazione fu l’occasione per raccontare, in La navicella invisibile, come all’interno della Federazione ci fossero ancora dei sospetti verso gli alieni, al punto che alcuni membri dell’equipaggio ebbero anche comportamenti poco lusinghieri nei confronti di Spock. Al contempo, Kirk e il comandante dell’astronave romulana si ritrovarono a sviluppare un reciproco rispetto culminato in una frase del comandate romulano, rivolta a Kirk
“Lei ed io siamo uguali. In una differente situazione, potevamo essere amici”
Curiosamente, a dare il volto all’ufficiale al comando del vascello romulano è l’attore Mark Lenard, che tornò all’interno di Star Trek per interpretare un personaggio fondamentale della saga: Sarek, il padre di Spock.
Quanto raccontato in La navicella invisibile costrinse, decenni dopo, a dover utilizzare con attenzione i Romulani in Enterprise, serie ambientata anni prima delle avventure di Kirk, negli anni successivi alla creazione del primo motore a curvatura capace di spingere gli umani oltre i limiti del proprio sistema solare. In questa serie, i Romulani compaiono nell’ultima stagione, nel ruolo di machiavellici avversari, che però non incrociano mai direttamente la propria strada con quella dell’equipaggio umano.

I Romulani in The Next Generation

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Quando si trattò di scegliere un nemico ricorrente per la nuova serie di Star Trek, Gene Roddenberry impose di non richiamare in scena i Romulani. I Klingon erano ormai divenuti dei complessi alleati, i Ferengi non riuscirono ad essere quell’avversario sperato e si continuò a cercare un nemico all’altezza. A risolvere la situazione fu lo sceneggiatore D.C. Fontana
“Inviai a Gene un memo, suggerendo ‘Che ne pensi dei Romulani?’. In fin dei conti non erano stati sviluppati abbastanza durante la serie originale, pur essendo un nemico promettente e affascinante”
Roddenberry venne infine convito e l’ultimo episodio della prima stagione di The Next Generation, La Zona Neutrale, vide il ritorno in scena dei Romulani. Fu un importante entrata in scena, che rese i Romulani un avversario temibile per la Federazione, capace di rendersi pericolosi al pari dei Borg, pur preferendo un approccio più sottile e machiavellico, come visto in La via di Klingon, durante la Successione al ruolo di Cancelliere dell’Impero Klingon.
Nonostante in La navicella invisibile venisse stabilito che l’origine di Romulani e Vulcaniani avesse una radice comune, Ronald D. Moore, sceneggiatore di The Next Generation, voleva creare un distacco tra queste due specie
“Odiavo la fronte dei Romulani. Il loro background, stabilito anche in Il segreto di Spock, era che fossero sostanzialmente la stessa razza, anche se ad un certo punto pare che i Romulani avessero subito una mutazione che diede origine alla loro peculiare fronte”
Questo nuovo dettaglio divenne talmente iconico dei Romulani da esser mantenuto anche nelle loro apparizioni al cinema e nel loro ritorno in Enterprise

I Romulani: i nemici che Picard non volle affrontare

Quando si iniziò a lavorare al film L’Insurrezione, la prima scelta di nemico per l’equipaggio della U.S.S. Enterprise furono proprio i Romulani. Ad opporsi a questa scelta fu nientemeno che Patrick Stewart, interprete di Jean-Luc Picard. Secondo l’attore, dopo un avversario letale come i Borg, affrontare i Romulani sarebbe sembrato uno scontro poco promettente, e lo scrisse al produttore Rick Berman
“Credo che quello che mi convince meno di questa storia sia la scelta dei Romulani come nemici, una specie già non troppo entusiasmante in The Next Generation. È un passo indietro, una delusione, dopo i Borg, i Romulani??”
Nonostante inizialmente si fosse pensato di utilizzare i Romulani, presentandoli in una nuova veste, alla fine si decise di creare un nuovo nemico, dando vita ai Son’a.
I Romulani furono però al centro dell’ultimo capitolo cinematografico dell’equipaggio di Picard, Nemesis. L’instabilità dell’Impero, causato dal golpe di Shinzon, avvicinò molto alcune frange dell’elite romulana alla Federazione, complice l’aver già lottato come alleati durante la Guerra del Dominio, vista in Deep Space Nine. La relazione tra Impero Romulano e Federazione rimase comunque piuttosto fredda, tanto che in molti videro con sospetto la scelta di intervenire a favore dell’antico nemico quando una supernova portò alla distruzione di Romulus, evento visto sia in Star Trek (2009) che citato in Ricordi, il primo episodio di Picard.


E proprio i romulani rivestono, apparentemente, un ruolo fondamentale all’interno di Picard. La distruzione del loro mondo e l’apparente fallimento della missione di salvataggio organizzata da Picard sono due elementi chiave della nuova serie di Star Trek, come è apparso evidente dal primo episodio. La sensazione è che i Romulani siano ora dei pariah, costretti a non avere più un pianeta da chiamare casa, e vivere come rifugiati nei territori del loro vecchio nemico, poco propenso a trattarli con fiducia, vedendo in loro ancora l’avversario di tanti decenni di guerre.

La società romulana

 

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All’interno dell’Impero Romulano, il potere politico e quello militare sono spesso profondamente intrecciati. Alla base della cultura romulana c’è l’onore, che viene spesso identificato con la difesa dei principi imperiali ed un impegno militare che garantisce una certa importanza anche nell’ambiente politico, proprio come avveniva per l’Antica Roma. Questo rigido codice etico porta i Romulani a temere il fallimento e la disgrazia più della morte, al punto che spesso i genitori sono pronti ad uccidere i figli nati con qualche deformità, consci che non potrebbero mai avere un ruolo importante all’interno della società romulana. .
In principio, il governo romulano era guidato da un’imperatrice, ma nel 23 secolo l’ordinamento sociale romulano si sviluppò nella forma conosciuta quando il ruolo dell’Imperatrice venne mutata in quella della Pretore. Il ruolo del Pretore è di guidare il Comitato Perenne, un ristretto gruppo di figure elitarie che decidono le linee guide del governo romulano.
Parte integrante della scelta della politica imperiale è legata agli interessi della Tal Shiar, la polizia segreta romulana. Questa entità segreta non ha mai esitato nell’usare omicidi, tradimenti e tortura pur di perseguire i propri scopi, generando nella popolazione una profonda ansia e un timore latente, che ha portato nella società romulana alla comparsa di una certa sfiducia tra sconosciuti.
Non è un caso che i cittadini romulani siano contraddistinti da una forte componente xenofoba, che ha contraddistinto anche la politica estera dell’impero, che spesso ha imposto alla società romulana ad isolarsi dal resto della comunità galattica, oltre a sviluppare una certa sensazione di superiorità nei confronti delle altre specie. Questa loro tendenza si manifesta nel modo in cui i Romulani si pongono verso i loro nemici, evitando confronti diretti, preferendo invece muoversi nell’ombra, macchinando e intessendo complesse trame, come nel caso della Succesione klingon.
In compenso, pur essendo una società rigidamente divisa in caste e ancora legata al concetto di schiavitù, i Romulani non fanno distinzione di sesso per quanto riguardale possibilità di carriera, al punto che spesso a comando di navi e in posizine di potere possiamo vedere delle donne.

La fine dell’Impero Romulano

Nel 2387 il sole del sistema solare di Romulus divenne una supernova. L’Impero Romulano, conscio di non poter far fronte a questa tragedia, chiese aiuto alla Federazione, sperando di poter salvare i propri cittadini. L’Ambasciatore Spock, da sempre intenzionato a riunificare vulcaniani e romulani, cercò di impedire la tragedia, fallendo, e venendo catapultato indietro nel tempo, dando vita ad una nuova linea temporale (Star Trek, 2009). Come conseguenza, il capitano della nave mineraria Narada, Nero, decise di vendicarsi distruggendo Vulcano e poi muovendosi contro la Terra, capitale della Federazione, venendo però fermato dall’equipaggio della U.S.S. Enterprise, comandata dal giovane ufficiale James Tiberius Kirk.
La fine di Romulus ebbe ripercussioni anche nella linea temporale classica. Conscio della necessità di non abbandonare i Romulani al loro destino, Picard organizzò una missione di salvataggio, ma la flotta organizzata dall’ex capitano dell’Enterprise venne dirottata da una ribellione di sintetici, che rese impossibile salvare i romulani quando la Flotta Stellare si trovò costretta ad abbandonare la missione di salvataggio per fermare i sintetici ribelli. La decisione fu fortemente contestata da Picard, che in segno di protesta lasciò la Flotta Stellare. Questi eventi sono l’antefatto della serie Picard, come raccontato nel primo episodio, Ricordi.

Manuel Enrico 







 

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