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Tuesday, February 25, 2020

A che punto siamo con la ricerca degli alieni?

Dal paradosso di Fermi alle ultime teorie: l’uomo continua a cercare forme di vita extraterrestri.


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Lasciamo perdere le cento miliardi di galassie presenti nell’universo, ognuna delle quali ospita migliaia di miliardi di pianeti, e concentriamoci solo sulla nostra galassia: la Via Lattea. Il numero dei pianeti che la compongono si aggira attorno ai 100 miliardi, di questi – anche se le stime variano molto e la lista dettagliata è decisamente più stringata – circa un miliardo è potenzialmente abitabile. Se anche solo lo 0,1% ospitasse qualche forma di vita, staremmo comunque parlando di un milione di pianeti abitati da alieni (dagli omini verdi dell’immaginario collettivo fino a qualche modesto batterio).
E allora com’è che non troviamo nessuno? Come noto, questo è il cuore del paradosso di Fermi: siamo circondati da miliardi di pianeti che potrebbero ospitare vite extraterrestri ma non le abbiamo mai incrociate. Non solo: nessun extraterrestre ha nemmeno mai trovato noi. “Se ci sono miliardi di sistemi planetari nella nostra galassia, molti dei quali sono miliardi di anni più vecchi del nostro sistema solare, e se davvero la Terra è un pianeta abbastanza comune, allora dovrebbe esistere almeno qualche civiltà che ha già raggiunto un livello tecnologico molto più avanzato del nostro”, ha scritto Leigh Phillips su Jacobin.
È una questione di logica: l’homo sapiens, per i tempi dell’universo, è una specie recentissima. Il che rende plausibile che, altrove, ci sia qualche specie che già da molto tempo è tecnologicamente superiore alla nostra. E visto che noi stiamo cercando altre forme di vita, è plausibile che altri l’abbiano già fatto e lo stiano tuttora facendo. E allora perché nessuno ci invia qualche segnale?


Stephen Hawking affermò che “non siamo altro che una specie avanzata di scimmie su un pianeta minore di una stella mediocre”: una visione molto diversa dall’eccezionalità con cui l’uomo ha sempre guardato a se stesso. Ma non tutti gli esperti la pensano come lo scomparso astrofisico: il direttore del Centro Astrobiologico della Columbia, Caleb Scharf, ha rovesciato le tesi di Hawking in un suo libro del 2014 (Il Complesso di Copernico), mostrando come il Sole, in verità, non sia affatto mediocre e quanto l’architettura del nostro sistema solare sia molto particolare.

L'eccezionalità della vita

Se non troviamo nessuno, forse è perché le condizioni che hanno reso possibile la vita sono talmente particolari e difficili da replicare che non è così ovvio che possano ripresentarsi nelle (relative) vicinanze. Una tesi simile è stata sostenuta dall’astrofisico John Gribbin nel suo saggio Alone in the Universe: secondo Gribbin, la vita sulla Terra è stata resa possibile da una catena di coincidenze estremamente improbabili.
Non solo perché in qualunque momento precedente a quello in cui i primi microbi hanno fatto la loro comparsa (circa 3,7 miliardi di anni fa) ci sarebbe stato troppo poco metallo per rendere la vita possibile, ma anche perché la Terra gode di una posizione incredibilmente privilegiata. “Se fossimo un po’ vicini al centro della galassia, ci sarebbe troppo affollamento, con esplosioni di supernove e lampi di raggi gamma in grado di sterilizzare tutto; se invece fossimo più lontani dal centro di quanto non siamo, la mancanza di metalli ci affonderebbe”, scrive ancora Phillips, sottolineando anche l’importanza della protezione svolta da Giove e dalla Luna.

Andrea Signorelli 


Risultato immagini per scimmia con orecchie tappate e occhi chiusi
SETI
Commento di Oliviero Mannucci: vedete caro Signorelli e cari lettori di questo blog, purtroppo Hawking aveva ragione. Il mondo scientifico si comporta più come gli  come le scimmie cattive del film "Il pianeta delle scimmie", è cieco ed arrogante. Si continua a scandagliare il cielo con i nostri primitivi radiotelescopi "di pietra" mentre la casistica ufologica, ricchissima, ci dice che la Terra è visitata da tempi immemorabili da esseri extraterrestri. Ma, la scienza ufficiale, preferisce continuare ad ignorare tale casistica, perchè giudicata non scientifica. Invece mandare segnali radio alla limitata velocità della luce ( una sorta di segnali di fumo un po' più tecnologici), che non serve a niente, è scientifico! A questo punto perchè non utilizzare la telepatia, ? Se non altro è stato appurato che spesso funziona e il pensiero viaggia a velocità infinita, se non altro si avrebbe una risposta immediata tipo " Ma che cazzo state cercando ancora, non ci avete visto che siamo arrivati sul vostro pianeta da migliaia di anni? Che c'avete gli occhi foderati di prosciutto? " Il problema è che il SETI, fa finta di cercare la vita extraterrestre, ma di fatto non vuole trovare gli ET, e non c'è peggior sordo e cieco di chi non vuole ne sentire ne vedere! Le consiglio la lettura di questo bel libro della NASA da scaricare in PDF. Vedrà, dopo che l'avrà letto le sarà tutto più chiaro.

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