Lasciamo perdere le cento miliardi
di galassie presenti nell’universo, ognuna delle quali ospita migliaia
di miliardi di pianeti, e concentriamoci solo sulla nostra galassia: la
Via Lattea. Il numero dei pianeti che la compongono si aggira attorno ai
100 miliardi, di questi – anche se le stime variano molto e la lista dettagliata è decisamente più stringata – circa un miliardo
è potenzialmente abitabile. Se anche solo lo 0,1% ospitasse qualche
forma di vita, staremmo comunque parlando di un milione di pianeti
abitati da alieni (dagli omini verdi dell’immaginario collettivo fino a
qualche modesto batterio).
E allora com’è che
non troviamo nessuno? Come noto, questo è il cuore del paradosso di
Fermi: siamo circondati da miliardi di pianeti che potrebbero ospitare
vite extraterrestri ma non le abbiamo mai incrociate. Non solo: nessun
extraterrestre ha nemmeno mai trovato noi. “Se ci sono miliardi di
sistemi planetari nella nostra galassia, molti dei quali sono miliardi
di anni più vecchi del nostro sistema solare, e se davvero la Terra è un
pianeta abbastanza comune, allora dovrebbe esistere almeno qualche
civiltà che ha già raggiunto un livello tecnologico molto più avanzato
del nostro”, ha scritto Leigh Phillips su Jacobin.
È
una questione di logica: l’homo sapiens, per i tempi dell’universo, è
una specie recentissima. Il che rende plausibile che, altrove, ci sia
qualche specie che già da molto tempo è tecnologicamente superiore alla
nostra. E visto che noi stiamo cercando altre forme di vita, è
plausibile che altri l’abbiano già fatto e lo stiano tuttora facendo. E
allora perché nessuno ci invia qualche segnale?
Stephen Hawking affermò che “non siamo altro che
una specie avanzata di scimmie su un pianeta minore di una stella
mediocre”: una visione molto diversa dall’eccezionalità con cui l’uomo
ha sempre guardato a se stesso. Ma non tutti gli esperti la pensano come
lo scomparso astrofisico: il direttore del Centro Astrobiologico della
Columbia, Caleb Scharf, ha rovesciato le tesi di Hawking in un suo libro
del 2014 (Il Complesso di Copernico),
mostrando come il Sole, in verità, non sia affatto mediocre e quanto
l’architettura del nostro sistema solare sia molto particolare.
L'eccezionalità della vita
Se
non troviamo nessuno, forse è perché le condizioni che hanno reso
possibile la vita sono talmente particolari e difficili da replicare che
non è così ovvio che possano ripresentarsi nelle (relative) vicinanze.
Una tesi simile è stata sostenuta dall’astrofisico John Gribbin nel suo
saggio Alone in the Universe: secondo Gribbin, la vita sulla Terra è
stata resa possibile da una catena di coincidenze estremamente
improbabili.
Non solo perché in qualunque
momento precedente a quello in cui i primi microbi hanno fatto la loro
comparsa (circa 3,7 miliardi di anni fa) ci sarebbe stato troppo poco
metallo per rendere la vita possibile, ma anche perché la Terra gode di
una posizione incredibilmente privilegiata. “Se fossimo un po’ vicini al
centro della galassia, ci sarebbe troppo affollamento, con esplosioni
di supernove e lampi di raggi gamma in grado di sterilizzare tutto; se
invece fossimo più lontani dal centro di quanto non siamo, la mancanza
di metalli ci affonderebbe”, scrive ancora Phillips, sottolineando anche
l’importanza della protezione svolta da Giove e dalla Luna.
Andrea Signorelli
SETI |
Commento di Oliviero Mannucci: vedete caro Signorelli e cari lettori di questo blog, purtroppo Hawking aveva ragione. Il mondo scientifico si comporta più come gli come le scimmie cattive del film "Il pianeta delle scimmie", è cieco ed arrogante. Si continua a scandagliare il cielo con i nostri primitivi radiotelescopi "di pietra" mentre la casistica ufologica, ricchissima, ci dice che la Terra è visitata da tempi immemorabili da esseri extraterrestri. Ma, la scienza ufficiale, preferisce continuare ad ignorare tale casistica, perchè giudicata non scientifica. Invece mandare segnali radio alla limitata velocità della luce ( una sorta di segnali di fumo un po' più tecnologici), che non serve a niente, è scientifico! A questo punto perchè non utilizzare la telepatia, ? Se non altro è stato appurato che spesso funziona e il pensiero viaggia a velocità infinita, se non altro si avrebbe una risposta immediata tipo " Ma che cazzo state cercando ancora, non ci avete visto che siamo arrivati sul vostro pianeta da migliaia di anni? Che c'avete gli occhi foderati di prosciutto? " Il problema è che il SETI, fa finta di cercare la vita extraterrestre, ma di fatto non vuole trovare gli ET, e non c'è peggior sordo e cieco di chi non vuole ne sentire ne vedere! Le consiglio la lettura di questo bel libro della NASA da scaricare in PDF. Vedrà, dopo che l'avrà letto le sarà tutto più chiaro.
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