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Friday, May 31, 2013

Arriva l’asteroide 1998 QE2, con la sua luna

Oggi alle 22,30 la diretta in streaming con il Virtual Telescope

31 maggio 2013

 L'asteroide 1998 QE2 fotografato da Gianluca Masi (fonte: Gianluca Masi, Virtual Telescope, eee.virtualtelescope.eu)

 Mentre cresce l’attesa per il passaggio ravvicinato dell’asteroide 1998 QE2, l’ oggetto già comincia a sorprendere: le ultime osservazioni radar hanno svelato che è accompagnato da una piccola luna.
Del diametro di 2,7 chilometri l’oggetto raggiungerà il massimo avvicinamento alle 23,00 ora italiana quando si troverà a 5,8 milioni di chilometri dalla Terra. Nessun pericolo di impatto, ma in tutto il mondo astronomi e astrofili sono mobilitati per osservarlo.
Sul canale Scienza e Tecnica è possibile osservare l’asteroide nel momento in cui raggiunge la minima distanza dal nostro p nella diretta streaming con il Virtual Telescope in programma questa sera a partire dalle 22,30.

L’oggetto passerà a circa 15 distanze lunari, ''una distanza quindi di tutta sicurezza, ma questi passaggi ravvicinati sono occasioni ghiotte per astronomi e appassionati per osservare da vicino questi oggetti, altrimenti raggiungibili solo con missioni spaziali'' rileva l'astrofisico Gianluca Masi, curatore scientifico del Planetario di Roma e responsabile del Virtual Telescope.
Durante i passaggi ravvicinati, prosegue l’esperto, questi oggetti sono più brillanti e il segnale più luminoso permette di comprendere meglio alcune caratteristiche dell’oggetto: come rotazione e la presenza di eventuali lune. Come in questo caso, le osservazioni radar recenti dell’asteroide 1998 QE2, eseguite con l’osservatorio radar Goldstone in California, hanno permesso di scoprire, spiega Masi, “che l'oggetto ruota su se stesso in meno di 4 ore ed è doppio, cioè è accompagnato da una piccola luna”.
In realtà, sottolinea Masi, oggetti di questo tipo non sono insoliti, rappresentano circa il 15% della popolazione di asteroidi ma averli 'a portata di mano, anzi di telescopio', per osservarli, come in questi giorni è molto raro. L'ipotesi più accreditata sull'origine di questi piccoli sistemi è, spiega Masi, che queste piccole lune siano una costola degli asteroidi, che si è staccata a causa della veloce rotazione degli oggetti.
Scoperto il 19 agosto 1998 dal programma di monitoraggio degli asteroidi vicini alla Terra del Massachusetts Institute of Technology Mit), l’asteroide, osserva Masi “questa sera ci regala il suo passaggio più ravvicinato dei prossimi 200 anni”.
L'asteroide sarà visibile da tutta Italia ed il consiglio, come sempre in questi casi, è di recarsi lontano dai centri abitati, in zone dove il cielo è privo di inquinamento luminoso. Per osservarlo bisognerà guardare verso Sud in direzione della costellazione della Bilancia. L’ asteroide sarà visibile anche con telescopi di modeste dimensioni, del diametro di 10-15 centimetri, e si può tentare anche di fotografarlo con un modesto teleobiettivo da 135 millimetri.




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