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Wednesday, May 25, 2022

UFO E PENTAGONO: VERITÀ A PORTE CHIUSE ( mauriziobaiata.com )

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Sopra: Maurizio Baiata ( a sinistra ) insieme con il col.Corso

Cosa si siano detti i partecipanti della sessione a porte chiuse successiva all’audizione pubblica sui “Fenomeni Aerei Anomali” (UAP – denominazione più indolore di “UFO”) svoltasi lo scorso 19 Maggio nell’edificio del Campidoglio degli Stati Uniti, a Washington, non è dato sapere e non ci verrà rivelato, se non per intervento divino.  

Possiamo esserne certi. Tutto il dibattito è nel video qui sotto:


 

 

In un’ora e mezza di audizione congressuale, il Vice Direttore della Naval Intelligence, Scott Bray e il Sottosegretario alla Difesa per l’Intelligence e la Sicurezza, Ronald Moultrie, dopo le ricapitolazioni iniziali sono state proiettate immagini (con tempi morti inaccettabili) che mostravano prima delle sferette nel cielo “prive di spiegazione”, poi dei suggestivi triangoli luminosi librati in atmosfera terrestre, che a detta di Bray, sarebbero riconducibili a velivoli senza pilota, la cui forma triangolare è il risultato di luce rifratta dei visori notturni, registrata da una camera ad infrarossi”.

Dopo di che, la reticenza di Bray e Moultrie si è palesata a fronte degli interrogativi più importanti posti dai rappresentanti del Congresso, ai quali è stato risposto più volte: “Ora non possiamo parlarne, lo faremo più tardi, a porte chiuse”. A quanto dato sapere, tale incontro super riservato era previsto per un paio di ore dopo, intorno mezzogiorno. Gli stessi membri della commissione pubblica presieduta dal democratico André Carson, saranno stati tutti poi ammessi all’audizione a porte chiuse? Non si sa ma, in caso affermativo, avranno ribadito le stesse domande mosse in precedenza agli onorevoli Bray e Moultry? E, se da un dibattito presumibilmente acceso, i delegati hanno ottenuto le informazioni richieste, saranno poi in grado di divulgarle all’opinione pubblica? Probabilmente no, visto che tutta la questione resta ancora coperta da ragioni di Sicurezza Nazionale.   

Quanto il Pentagono ha allestito è stato un mortificante UFO-Cover Up Show, in due parti. La prima, censurata per noi mortali, la seconda riservata solo ai congressmen muniti del necessario need to know, una sorta di diritto assoluto di sapere, che supera le restrizioni oltre il Top Secret.

L’imperturbabile Scott W. Bray ha sottolineato che dal rapporto militare anno 2021 destinato ai legislatori non è emersa alcuna prova che si tratti di “alieni” e che sino ad ora non è mai stato scoperto nulla che sia “di origine non terrestre”, anche se permangono alcuni incidenti inspiegabili.

In estrema sintesi, a seguire, si elencano i quesiti di maggior spessore cui non è stata data risposta. 

Il deputato repubblicano Brad Wenstrup dell’Ohio ha chiesto: “Gli alleati o gli avversari hanno segnalato avvistamenti simili?”, Risposta all’unisono: “Argomento da trattare nella sessione a porte chiuse”.

Il deputato democratico della California Adam Schiff ha osservato: “Che spiegazione avete dato ai casi di rilevamento sia visuale sia radar da parte dei piloti?”. Bray ha risposto: “In merito ai dati dei rilevatori multi sensori parleremo nella sessione successiva”.

Il più agguerrito si è dimostrato il congressman repubblicano di Green Bay, Mike Gallagher, che ha incalzato i suoi interlocutori a più riprese. A proposito dell’incidente occorso il 16 Marzo 1967 nella base USAF di Malmstrom e testimoniato dal capitano Robert Salas all’epoca responsabile della rampa di lancio dei missili nucleari, i cui sistemi elettronici furono bloccati da un UFO che stazionò sulla installazione per diversi minuti, è stato dichiarato che a loro non risultano indagini o informazioni inerenti tale incidente… “Allora a chi spettano tali indagini?” ha detto Gallagher, al quale Moultrie ha detto: “Attendiamoche una figura autorevole le richieda e allora saranno disponibili le risorse per farlo”.Gallagher ha replicato: “Non pretendo di essere una figura autorevole, ma per quello che vale gradirei lo esaminaste”. Moultrie ha farfugliato un “Lo farò”.

Gallagher, infine, ha toccato la questione degli UFO files del vice ammiraglio Thomas Wilson, una “grana” per il Pentagono venuta a galla nell’Aprile 2019, quando l’autorevole storico Richard Dolan ricevette da fonte anonima un documento contenente i dettagli di un incontro risalente al 2002 fra lo stesso Wilson e il fisico Eric Davis, in cui i due discussero dell’esistenza di un programma speciale clandestino del Dipartimento della Difesa, che si occupava di tecnologia aliena. La struttura segreta sarebbe stata finanziata con fondi neri da black projects e gestita con appaltatori esterni. In questo caso il no comment di Bray e Moultrie è stato ancora più lapidario. E ancora Gallagher, tanto per finire, ha domandato se agli atti risultassero dati concernenti rottami o frammenti di oggetti non identificati e recuperati. Ed è toccato a Moultrie dichiarare: “Lo affronteremo in una sessione a porte chiuse, signore”. Scott Bray ha specificato, in tal senso: “Non siamo in possesso di materiali la cui natura suggerisca un’origine extraterrestre, perché i dati sono insufficienti”. 

Il deputato democratico dell’Illinois Raja Krishnamoorthi ha posto i seguenti interrogativi: se il Pentagono sia in possesso di documentazioni concernenti gli USO (Oggetti sottomarini non identificati). La risposta di Moultrie: “Un tema che sarebbe appropriato affrontare in una sessione a porte chiuse, signore”.

Infine, ancora Krishnamoorthi, ha chiesto se siano stati registrati casi di near miss (mancata collisione), di comunicazioni e di ostilità con e da parte di UAP.Bray ha risposto:“Nessuna comunicazione, nessuna ostilità”.

Cosa possiamo dedurre dai risultati resi pubblici di questa importante iniziativa politica del Governo USA? Da un lato, appare demenziale che il Pentagono dichiari e che ovviamente l’Amministrazione Biden ne convenga in nome della sicurezza nazionale, la propria volontà di mantenere il cover-up su aspetti fondamentali della questione UFO, dichiarando nel contempo di volerla liberare dalla connotazione negativa che da decenni ridicolizza la materia sia a danno degli studiosi di mente aperta e non corrotti, che dei testimoni più attendibili. Una strategia, questa, attuata in tutto il mondo da 75 anni. Dall’altro, è opinione di chi scrive che il Pentagono si sia cacciato in un “cul de sac”. Perché l’atteggiamento dei deputati del Congresso non si è dimostrato affatto indulgente nei confronti dei servizi di Intelligence militare statunitensi coinvolti nella questione UFO-ET. Anzi, anche se a porte chiuse, una guerra sul piano politico e dell’informazione sembra essere appena iniziata. Se non altro perché è inaccettabile continuare a sovvenzionare la menzogna.   

Maurizio Baiata 

Fonte 

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