In un comunicato Facebook dichiara che i governi di 74 paesi nei
primi sei mesi del 2013 hanno chiesto i dati di 38mila utenti. Metà
delle richieste sono venute dagli Stati Uniti. L’Italia ha chiesto al
social network californiano i dati di 2.306 utenti. Nel caso dell’Italia
Facebook ha fornito dati alle autorità nel 53 per cento dei casi.
Facebook ha pubblicato questi dati sulle richieste dei governi come già hanno fatto Google e Microsoft, spiega Associated Press.
Social network come Facebook e Twitter negli ultimi anni hanno
assunto un ruolo fondamentale nell’organizzazione delle proteste, anche
in paesi non democratici. Anche per questo i servizi di intelligence di
tutto il mondo hanno cominciato a studiarli. Tutti conoscono il ruolo di
queste piattaforme nelle primavere arabe e nella rivoluzione verde in
Iran.
Twitter e Facebook sono stati usati anche nelle ultime proteste in
Turchia, ma Facebook aveva negato che il governo avesse richiesto i dati
degli utenti. Invece dall’ultimo comunicato emerge che le autorità
turche hanno chiesto i dati di 173 account e Facebook ha rilasciato
informazioni nel 43 per cento dei casi.
Il comunicato di Facebook sulle richieste dei governi.
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