Gran Bretagna, centrale nucleare chiusa per alta radioattività
Personale evacuato a Sellafield. L'impianto più vecchio e grande d'Europa. In passato altri incidenti ( tenuti spesso nascosti )
La centrale nucleare di Sellafield, la più antica e più grande d'Europa,
nel Nord Ovest dell'Inghilterra, è stata parzialmente chiusa il 31
gennaio: sono stati infatti rilevati livelli alti di radioattività dove
si realizzano i processi di ritrattamento del combustibile fossile, a
pochi chilometri da Seascale, villaggio della contea di Cumbria.
La società energetica pubblica britannica, la Bnfl, che gestisce la
struttura, ha precisato che, a titolo prudenziale e cautelare, è stato
deciso di mantenere la normale operatività ma con personale ridotto ai
soli «lavoratori essenziali», benché abbia negato qualsiasi pericolo per
la popolazione.
SITO ANCORA OPERATIVO. Il sito di Sellafield, ha precisato la società britannica, è al momento operativo, sebbene a regime ridotto.
Le radiazioni, infatti, risulterebbero superiori alla norma, anche se
«ben al di sotto» del grado che «imporrebbe l'adozione di qualsiasi
contromisura».
L'evacuazione della centrale, ha continuato la Bnfl, dovrebbe durare per
un periodo imprecisato, almeno fin quando non sarà ristabilita
l'operativita dell'impianto nella massima sicurezza.
Secondo Gary Smith, segretario nazionale per l'Energia del sindacato
britannico Gmb, la radiazione anomala è stata registrata alle 2 del
mattino del 31 gennaio.
«È possibile si sia trattato di un campionario dell'aria difettoso», ha dichiarato Smith al quotidiano britannico Guardian.
RISCHI RIDOTTI PER GLI ESPERTI.
I tecnici stanno quindi lavorando per permettere alla centrale di
continuare a funzionare a pieno regime mentre al personale della
centrale nucleare, circa 10 mila persone (8 mila secondo altre fonti), è
stato chiesto di rimanere a casa.
Richard Wakeford, epidemiologo dell'università di Manchester, ha
riferito che «a Sellafield non esistono al momento reattori nucleari
operativi e quindi, il rischio di rilascio di radionuclidi nocivi, come
lo iodio 131, è minimo».
Il docente ha però sottolineato la necessità di «identificare
esattamente la causa dell'anomalia per prevenire ogni rischio di
contaminazione radioattiva».
ALTRI INCIDENTI IN PASSATO.
Sellafield, dove hanno sede anche reattori ormai dismessi, e da sempre
teatro di lotta tra ambientalisti e governo, è stata in passato teatro
di diversi incidenti: i principali risalgono al 1957, al 1973 e al
2004-2005.
Proprio le associazioni ambientaliste hanno espresso la loro
preoccupazione per l'allarme lanciato dalla centrale nucleare, un sito a
loro avviso, che dava «segnali poco rassicuranti per la popolazione».
In un comunicato rilasciato dall'associazione anti-nucleare 'Core', è
stato sottolineato come «se le radiazioni elevate sono state notata
lungo il perimetro del sito allora i rischi per popolazione circostante
sono alti».
L'IMBARAZZO DI CAMERON. La centrale di
Sellafield,era stata in passato anche al centro di interrogazioni
parlamentari. A Londra, infatti, erano emersi dubbi sull'effettiva
capacità della Bnfl di smaltire le scorie radioattive.
Il tempismo con il quale si è verificata la rilevazione anomale dei
livelli di radioattività, inoltre, potrebbe creare non pochi imbarazzi
per il premier David Cameron che, proprio nella mattinata del 31
gennaio, era a un incontro con il collega francese François Hollande,
nell'Oxfordshire.
I due starebbero per concludere un accordo per la costruzione di un
nuovo impianto nucleare in Inghilterra, a Hinkley Point, nel Somerset,
da parte della controllata francese Edf.
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