Altro che film di fantascienza. La NASA annuncia di aver completato il primo “trasporto olografico”, notizia che pone inevitabilmente importanti sviluppi per il futuro
La notizia è di quelle che lasciano senza parole, perché avvicinano e rendono addirittura sottile una linea di confine piuttosto marcata ed evidente come è quella che separa il presente dal futuro. Perché in fondo tutti noi immaginiamo già l’avvento di tecnologie sofisticate e rivoluzionarie nel prossimo decennio, ma sorprende pensare che questa forte matrice futuristica, magari attinta a piene mani dai film spaziali e dai videogiochi, abbia già in parte elementi di concretezza e di stretta attualità.
Cos’è accaduto più di preciso? È accaduto che la NASA ha completato con successo quello che in gergo prende il nome di “trasporto olografico” dalla Terra allo spazio, e si tratta del primo tentativo (peraltro riuscito). Questa tecnologia l’abbiamo vista finora soltanto nei film fantascientifici (qualcuno ha detto Star Trek?), perché consente di comunicare tramite ologrammi da remoto. Eppure, il trasporto olografico non sembra esser più roba da film.
La Nasa aveva già completato con successo il primo trasporto olografico lo scorso ottobre
A comunicare l’importante avvenimento è la stessa agenzia tramite i canali social – ricordiamo in questo senso l’altra significativa novità, e cioè il profilo TikTok ufficiale di Samantha Cristoforetti – che ha voluto render lumi su un esperimento risalente addirittura allo scorso ottobre ma portato alla luce soltanto in questi ultimi giorni. La NASA, in buona sostanza, è riuscita a completare il primo trasporto olografico all’interno della ISS, la Stazione Spaziale Internazionale, grazie all’utilizzo della fotocamera Hololens Konnect realizzata da Microsoft Corporation e gestita da un PC con software personalizzato ad-hoc dalla società attiva nel settore di realtà mista e virtuale AEXA.
Per il tramite di questi strumenti, la NASA è riuscita nell’intento di trasportare sulla ISS il chirurgo Dr. Josef Schmid e l’amministratore delegato di AEXA, Fernando De La Pena Llaca. Entrambi hanno avuto così modo di intrattenere una conversazione con gli astronauti a bordo della stazione.
Appare evidente che questo risultato proietta già la NASA a sviluppi considerevoli e interessanti per il futuro, perché potrebbe rivoluzionare le comunicazioni tra individui nello Spazio e individui sulla Terra.
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