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Wednesday, November 28, 2012

Ecco perché la NASA crede nel motore a curvatura

Il ricercatore della NASA che ha ipotizzato la fattibilità del motore a curvatura ha spiegato il perché delle sue convinzioni, che hanno persuaso anche l'Ente Nazionale per le attività Spaziali e Aeronautiche statunitense a continuare con la sperimentazione

http://lospecchiodelpensiero.files.wordpress.com/2012/09/motore-a-curvatura-warp-drive-alcubierre-01.jpg



La velocità curvatura potrebbe davvero essere possibile. L'ipotesi era emersa lo scorso settembre, formulata dal professor Harold White della NASA, e nei giorni scorsi il ricercatore è tornato sul tema per rispondere ad alcune obiezioni emerse anche nei commenti al nostro articolo sull'argomento.
White è partito dall'equazione formulata nel 1994 da Miguel Alcubierre nell'articolo intitolato "The Warp Drive: Hyper-Fast Travel Within General Relativity", che ipotizzava appunto l'idea di "piegare lo spazio-tempo" per rendere possibile il superamento della velocità della luce.

Costruire un astronave non è difficile ...
In teoria si potrebbe arrivare ad Alpha Centaury in sole due settimane, nonostante il sistema si trovi a 4,3 anni luce di distanza, perché "nulla supera la velocità della luce localmente, ma lo spazio si può contrarre ed espandere a qualsiasi velocità", ha spiegato White a io9.com. E però ha ricordato anche che "creare l'effetto di espansione e contrazione necessario per raggiungere altre stelle in tempi ragionevoli richiederebbe moltissima energia".
La quantità di energia necessaria è appunto l'obiezione sollevata da molti lo scorso settembre. "[…] cominciamo anche a pensare agli aspetti sgradevoli della teoria, tipo quelli che dicono che per curvare lo spazio-tempo apprezzabilmente occorre concentrare talmente tanta energia da creare un campo gravitazionale che ci sbriciolerebbe all'istante", scriveva per esempio il nostro lettore snack nei commenti.

 http://www.molwick.com/it/astrofisica/r-nasa-razzo-antimateria.jpg

Gli studi sull'argomento confermano questa realtà: in teoria ci vorrebbe una quantità di energia comparabile a quella della massa di Giove. Per questo l'idea era stata liquidata come impraticabile, anche se teoricamente possibile.
"Tuttavia, basandosi sulle analisi che ho fatto negli ultimi 18 mesi, ci potrebbe essere speranza", ha affermato White. Si tratta di alterare la geometria del motore a curvatura. "I primi risultati mi facevano pensare di aver scoperto qualcosa che era nella matematica da sempre", spiega infatti lo scienziato. "Ho realizzato che se si aumenta lo spessore dell'anello di energia di vuoto negativa, e si fa oscillare la bolla di curvatura si può ridurre molto l'energia necessaria, e forse rendere plausibile l'idea".

... basta mettere insieme i pezzi giusti
In teoria quindi è possibile ridurre la quantità di materia esotica necessaria per creare un motore a curvatura, e alimentarlo con una massa grande più o meno quanto il Voyager 1 - circa 725 Kg. La teoria tuttavia va dimostrata in laboratorio, ed è su questo passaggio che ora White si sta concentrando. "Stiamo usando un interferometro Michelson-Morley modificato per misurare microscopiche perturbazioni nello spazio tempo", dice il ricercatore. L'idea è di modificare il motore di Alcubierre per creare perturbazioni nello spazio tempo nell'ordine di una parte su dieci milioni.
Si tratta quindi di dimostrare la teoria, perché "matematicamente, le equazioni di campo ci dicono che è possibile", ma realizzarlo in pratica è un altro paio di maniche. White non punta a lanciare un'astronave la settimana prossima, ma a dimostrare che la possibilità esiste. Cerca in altre parole il "momento Chicago", -  riferimento all'attivazione del primo reattore nucleare, nel 1942.
"Questo aggiramento della relatività generale ci permetterebbe di muoverci molto velocemente tanto rispetto alla Terra quanto rispetto agli osservatori sulla nave, e di misurare i viaggi in settimane o mesi invece che in decadi o secoli", ha concluso Harold White. Per ora però abbiamo solo delle equazioni convincenti senza riscontro sperimentale. Poco per "crederci", ma più che sufficiente per farci pensare al capitano Picard, ad Arthur Dent, a Han Solo e ai tanti personaggi che ci hanno fatto sognare con i loro velocissimi viaggi interstellari.

Fonte: http://www.tomshw.it

Commento di Oliviero Mannucci: Se lo farà la NASA, perchè "altri" non dovrebbero averlo già fatto. Che gli ET sono tutti più scemi di noi ?

 

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