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Monday, August 19, 2019

Catania, l’Etna incanta la Nasa

L'ente aerospaziale americano ha scelto un'immagine dell'astrofotografo siciliano Dario Giannobile come fotografia astronomica del giorno

 

La Nasa stregata dall’Etna e da un’immagine dell’astrofotografo siciliano Dario Giannobile, scelta come fotografia astronomica del giorno (Apod –  Astronomy picture of the day) e che verrà resa pubblica e diffusa in tutto il mondo attraverso i canali dell’ente spaziale americano. La fotografia riprende un particolare spettacolo che è avvenuto durante l’ultima eruzione dell’Etna nella notte tra il 27 e il 28 luglio. A differenza di altre fotografie che ritraggono l’eruzione, questa immagine ha la particolarità di riprendere diversi fenomeni scientifici che si sono verificati tutti contemporaneamente: un falcetto di luna che sorge dietro il vulcano. La Luna si presenta brillante nel falcetto e appena grigia nella parte non illuminata dal sole. Questo grigiore, o luce cinerea, altro non è che il riflesso dei raggi solari proiettati dalla terra verso la Luna; sempre la luna in congiunzione con Aldebaran, la stella arancione poco distante alla sua destra (stella principale della costellazione del toro); una nube lenticolare che per tutta la notte è rimasta prospetticamente allineata alla cima del vulcano; la presenza di iridescenze sul bordo della nuvola indotte dai raggi lunari; l’eruzione dell’Etna e la colata lavica vista di profilo nella parte destra dell’immagine.
Dario racconta: “Quel giorno programmavo già di recarmi sul versante ovest dell’Etna in località Piano dei Grilli (Bronte) per riprendere il vulcano impreziosito dal sorgere della luna in congiunzione con Aldebaran, stella principale della costellazione del Toro. Quella mattina ho appreso dai media che l’Etna aveva ripreso l’attività, cosa di cui ero felice contando di riprendere il bagliore rossastro nel cielo, qualche sbuffo del cratere di sud est e, ovviamente, parte della colata vista di profilo sul versante sud del vulcano. Recatomi sul posto, con mia grande sorpresa, ho potuto osservare che sulla montagna si erano formate anche delle nubi lenticolari che, solo dal versante ovest, si allineavano prospetticamente con il cono vulcanico”.
Le nubi lenticolari sono nuvole che si formano quando il vento incontra una montagna o un vulcano che ne alterano il percorso. È un po’ come se si formassero nell’atmosfera delle onde non molto dissimili da quelle che si formano quando un sasso viene lanciato in uno stagno. Quando dell’aria umida staziona sopra la cima della montagna, con l’interazione di queste onde, si formano le nubi lenticolari che, anche se in continuo movimento, sembrano immobili sul cielo.
L’astrofotografo ha potuto quindi immortalare in uno stesso scatto: luna in luce cinerea, congiunzione con la stella Aldebaran, bagliore lunare che illuminava a più riprese la nube lenticolare, spesso creando delle iridescenze sul bordo, eruzione dell’Etna e colata lavica sul profilo destro del vulcano. Uno scatto che non è passato inosservato alla Nasa che, ancora una volta, si è lasciata incantare da una delle meraviglie della Sicilia e dell’Italia. Tra l’altro non è la prima volta che l’Etna incanta la Nasa. Era già successo in passato per uno scatto altrettanto bello realizzato dall’astrofotografa Marcella Giulia Pace. Rapito dall’Etna anche l’osservatorio astronomico di Greenwich che ha scelto tra le fotografie più belle del suo prestigioso concorso fotografico uno scatto realizzato dalla regista Alessia Scarso.
Tutto ciò è frutto della bravura e della passione per l’astrofotografia paesaggistica di tantissimi appassionati italiani, dello sforzo divulgativo svolto dall’Unione astrofili italiani  che giornalmente si sforza di promuovere l’astronomia in Italia ma soprattutto è frutto delle bellezze naturalistiche e paesaggistiche del nostro Paese e non dobbiamo dimenticare che anche il cielo è una risorsa naturale da valorizzare.

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