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Thursday, August 1, 2019

NASA, SpaceX e Blue Origin per raggiungere la Luna

La NASA ha annunciato la partnership con 13 aziende private, tra cui SpaceX e Blue Origin, per sviluppare tecnologie utili alle missioni future.

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La NASA ha identificato le aree chiave (come Comunicazioni avanzate, Navigazione e Avionica, Discesa e Atterraggio) di cui ha bisogno per le future missioni, compresi i voli con equipaggio pianificati sulla Luna e su Marte. Motivo questo per aiutare 13 aziende a sviluppare tecnologie che gli potrebbero essere utili.
Jim Reuter, amministratore associato dell’agenzia spaziale statunitense, ha spiegato:
Queste partnership accelereranno lo sviluppo di determinate tecnologie in modo tale da poterle implementare il più rapidamente possibile.
Una delle compagnie scelte dalla NASA è SpaceX, che lavorerà – presso il Kennedy Space Center in Florida – per migliorare la sua tecnologia utile all’atterraggio in verticale di grandi razzi sulla Luna. La compagnia di Elon Musk sta anche collaborando con il Glenn Research Center della NASA (a Cleveland) e il Marshall Space Flight Center (in Alabama) per perfezionare la sua tecnologia necessaria a trasferire il propellente in orbita, indispensabile per lo sviluppo del suo veicolo spaziale Starship.
Anche Blue Origin di Jeff Bezos collaborerà con la celebre agenzia spaziale, in particolare con il Johnson Space Center, su un sistema di navigazione e guida che consentirà un atterraggio preciso in varie località del “nostro satellite”. Gli altri progetti che la NASA contribuirà a sviluppare includono un generatore di idrogeno compatto per scudi termici, che potrebbe permettere all’agenzia di consegnare carichi utili maggiori su Marte. D’altronde, se l’uomo ha intenzione di esplorare completamente la Luna e il Pianeta Rosso, dovrà per forza di cose trasportare molti strumenti e forniture.
Intanto, l’agenzia spaziale ha spento le 61 candeline: una storia ricca di successi e traguardi importanti la sua, che potrebbe proseguire con l’arrivo dell’uomo su Marte in un futuro non troppo lontano (si parla del 2033).

Matteo Tontini

Fonte

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