a cura di Maurizio Torrealta Rainews24
In onda Giovedi 4 Giugno
ore 23,33
GAZA. INEXPLICABLE WOUNDS AND NEW WEAPONS
edited by Flaviano Masella and Maurizio Torrealta
GAZA. INEXPLICABLE WOUNDS AND NEW WEAPONS
edited by Flaviano Masella and Maurizio Torrealta
I campioni sono stati raccolti dal documentarista Manolo Lupicchini per la trasmissione di Ricardo Iacona “Presadiretta” e portati ai laboratori dell’università di Ferrara per essere analizzati. Le analisi sono terminate qualche settimana fa ed ora è la redazione Investigativa di Rainews24 e riprendere il percorso dell’inchiesta con approfondite interviste sui risultati delle analisi e sulle caratteristiche delle ferite misteriose incontrate dai medici che hanno operato allo Shifa Hospital a Gaza. Due medici norvegesi, il Dott Erich Fosse il Dott. Gilbert Mads, che hanno operato in quell’ospedale durante il conflitto, raccontano di aver spesso trattato arti inferiori mutilati all’altezza del femore senza tracce di frammenti di metallo o proiettili , con una insolita morfologia del tessuto organico che appare cauterizzato e non risponde alle cure.
Le analisi presso i laboratori dell’università di Ferrara dei 3 frammenti degli ordigni misteriosi hanno mostrato: una lega di metalli, una agglomerato di fosfati fusi, e un frammento di Carbonio. E’ quest’ultimo, ad un’analisi microscopica, ha rivelato la presenza di micro tubi di carbonio, cavi, sui quali sono state rilevate sostanze chimiche, in particolare magnesio. Il caricamento di micro tubi di carbonio, secondo il Prof. Alberto Breccia aumenterebbero fino 5 volte la potenza del materiale chimico, riducendo il peso dell’ ordigno. L’ordigno secondo le testimonianze raccolte, viene sganciato da aerei teleguidati ed è in grado di colpire con estrema precisione aree di pochi metri, all’interno dei quali ha conseguenze letali, senza creare danni collaterali nelle aree circostanti.
Nell’inchiesta vengono fatte ipotesi sul funzionamento delle diverse nuove armi usate nel conflitto e sui sofisticati processi fisici che vengono utilizzati, ma la caratteristica comune di questi nuovi ordigni, è quella di utilizzare micro tubi di carbonio caricati di sostanze chimiche e questo fatto potrebbe essere interpretato come una violazione del trattato internazionale del 1993 e delle integrazione del 1997, che proibisce l’uso di armi chimiche.
No comments:
Post a Comment
Note: Only a member of this blog may post a comment.