ROMA - È stata osservata una nuova
imperfezione dell'universo. La scoperta, che ha una firma italiana,
consiste in una asimmetria fra materia e antimateria presente nel cosmo.
Il fenomeno è stato osservato dall'esperimento Lhcb, uno dei quattro
esperimenti del più grande acceleratore del mondo il Large Hadron
Collider al Cern di Ginevra guidato dall'italiano Pierluigi Campana. La
scoperta è in via di pubblicazione sulla rivista Physics Review Letter.
L'esperimento, al quale partecipano molti fisici dell'Istituto Nazionale
di fisica Nucleare (Infn), in pratica ha osservato una preferenza per
la materia sull'antimateria nel cosmo studiando i decadimenti di alcune
particelle di materia chiamate mesoni Bs e delle loro particelle gemelle
(ma con cariche opposte) di antimateria, i mesoni anti-Bs. Sono state
osservate delle differenze, ossia un'asimmetria di comportamento, nel
modo in cui queste particelle decadono, ossia scompaiono, dopo che
vengono generate dalle collisioni dell'esperimento.
È la prima volta che viene osservato questo
comportamento nei mesoni Bs, in precedenza era stato osservato in altre
tre particelle subatomiche. Materia e antimateria si pensa che siano
esistiti in quantità uguali all'inizio dell'Universo, ma oggi il cosmo
sembra essere composto essenzialmente di materia, di conseguenza a un
certo punto deve esserci stato un predominio della materia
sull'antimateria. Studiando le sottili differenze nel comportamento
delle particelle e le corrispettive antiparticelle di antimateria gli
esperimenti condotti presso Lhc cercano di gettare luce sul perché di
questo fenomeno. «Stiamo cercando i pezzi mancanti del puzzle –
sottolinea Campana - che costituiscono un severo test per la teoria e
sono una sonda sensibile per rivelare la presenza di una nuova fisica
oltre il Modello Standard».
Ricostruendo un campione di circa 1065 decadimenti di questi mesoni, l'esperimento Lhcb
ha rivelato che in 676 casi i mesoni anti-Bs scompaiono, ossia
decadono, producendo una coppia di mesoni K e pioni, rispettivamente
carichi positivamente e negativamente. Ci si aspettava che i mesoni Bs
di materia ordinaria producessero anche loro un numero uguale di
decadimenti identici (con cariche invertite). Invece è accaduto solo in
389 casi. Una bella differenza. «L'entità dell'asimmetria di
comportamento è molto grande – spiega Vincenzo Vagnoni dell'Infn di
Bologna, uno degli autori dello studio - e la misura effettuata da Lhcb
apre un nuovo settore d'indagine che potrà portare, possibilmente alla
scoperta di nuovi effetti che possano finalmente spiegare il mistero
della scomparsa di antimateria dal nostro Universo».
Fonte
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