L’astronauta
dell’ Agenzia Spaziale Europea (Esa) Luca Parmitano alla vigilia
dell’esame che segna il coronamento del lungo periodo di addestramento
in vista della missione ‘Volare’ dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi),
che dal 28 maggio lo portera’ per sei mesi sulla Stazione Spaziale
Internazionale. E’ un esame molto particolare, quello di domani, perche’
l’astronauta ed i suoi due compagni di equipaggio, l’americana Karen L.
Nyberg e il comandante russo Maksim Surayev, dovranno simulare l’intero
volo della Soyuz fino all’aggancio alla stazione orbitale. Per la prima
volta l’esame al simulatore durera’ quanto il volo reale perche’ la
Souyz a bordo della quale sara’ l’astronauta italiano sara’ la prima a
compiere un volo operativo in sei ore, dopo il volo dimostrativo del 29
marzo scorso che ha portato sulla Stazione Spaziale l’americano Chris
Cassidy, della Nasa, ed i russi Pavel Vinogradov e Alexander Misurkin,
dell’agenzia spaziale russa Roscosmos. ” E’ un esame molto difficile e
complesso- ha osservato l’astronauta dell’Esa Paolo Nespoli – nel quale
gli astronauti sono sotto stress e gli esaminatori controllano ogni
comportamento, sottolineando e chiedendo di giustificare anche il minimo
errore. Alcuni errori sono capitali e farli significa non superare
l’esame’’.
Peppe Caridi
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