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Wednesday, October 30, 2013

Fukushima: minacciose ombre della mafia giapponese sulla ricostruzione

Qualcuno aveva ipotizzato che la criminalità organizzata potesse interessarsi al recupero della zona dello tsunami del 2011

Nei giorni scorsi è stato arrestato in Giappone un capo importante della Yakuza.
Yoshinori Arai, esponente di spicco della criminalità organizzata giapponeseè stato fermato ed interrogato dalle forze di polizia in merito ad alcuni strani movimenti di operai nelle zone di Fukushima.
In base a quanto filtrato da fonti vicine alla polizia, Arai sarebbe un membro anziano importante del gruppo locale del Sumiyoshi-kaiuno dei più potenti del GiapponeArai avrebbe inviato uomini a Fukushima a lavorare per la ripulitura nel mese di novembre. La violazione per la quale l'arrestato sarebbe accusato sembra riguardi quella di una legge giapponese che obbliga al possesso di una licenza per svolgere attività di agenzia di collocamento.
Secondo l'accusa Arai ed altri collaboratori assumerebbero persone per svolgere attività di ricostruzione nelle zone terremotate e per la costruzione di alloggi temporanei destinati agli sfollati. Le prime ricostruzioni riferiscono di un'attività abbastanza ampia con cui Arai assumeva persone offrendo loro salari molto alti per svolgere lavori pericolosi e senza le dovute precauzioni.
Un giornalista giapponese che ha lavorato nelle zone vicine alla centrale nuclearedopo l'incidente di marzo 2011 e ha affermato che la yakuza è coinvolta nellafornitura di personale per la ripulitura delle zone colpite dal disastro.
Il giornalista, Tomohiko Suzuki, ha dichiarato all'Afp che i gruppi criminali hanno a lungo inviato aziende che hanno debiti con i gruppi mafiosi presso le centrali nucleari come un modo per pagare i prestiti concessi a tassi altissimi.
Da diverso tempo si susseguono le indagini su questo pericoloso traffico. Anche diversi giornalisti si sono interessati al caso che per certi versi assomiglia molto ai traffici fatti dalla Mafia italiana per i rifiuti ed altre attività nel campo dell'edilizia. Già nelle primissime ore dell'emergenza, nel marzo 2011, a fronte di un governo incerto e macchinoso, la Yakuza aveva già messo in campo migliaia di affiliati che sorvegliavano le zone disastrate e apportavano i primi soccorsi. La yakuza è impegnata in attività di drogaprostituzione e usuraracket, gioco d'azzardocriminalità dei colletti bianchi e operazioni effettuate tramite società di copertura.
Le bande, che non sono illegali, sono state storicamente tollerate dalle autorità, anche se ci sono misure repressive periodiche su alcune delle loro attività meno pulite.

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