Google sempre più protagonista di progetti pioneristici di rilevanza globale. Dal Quantum Artificial Intelligence Lab della NASA, in California, arrivano le prime immagini del supercomputer quantico
realizzato in stretta collaborazione con l’ente spaziale americano,
iniziativa particolarmente ambiziosa per la implicazioni scientifiche
che questo strumento comporta.
Si chiama D-Wave Two ed è il più intelligente al mondo, sviluppato a ben 512qubit (unità di misura utilizzata per i computer quantici).
Le potenzialità di questo terminale, più unico che raro, sono praticamente sconosciute come affermato dalla stessa Eleanor Rieffel
(NASA); la scienziata ammette infatti che il problema attuale è quello
di non conoscere le giuste domane da porre, in molti non speravano
infatti di essere ancora in vita quando un vero supercomputer quantico
fosse stato disponibile. I tradizionali computer elaborano cifre binarie
come “0″ e “1″, ma il D-Wave Two può farlo contemporaneamente
accorciando quindi i tempi di risoluzione di un problema fino
all’inverosimile.
L’ottimizzazione sarà il vero campo su cui il supercomputer quantico non conoscerà rivali,
la società moderna richiede sempre più spesso processi di questo genere
e le soluzioni migliori potranno essere agevolmente gestite nel
migliore dei modi dall’inedito processore a 512qubit. Pensiamo alle
rotte aeree, all’ampliamento di un impianto industriale, logistica nelle
spedizioni delle merci e così via, verso la risoluzione di problemi
complessi o meno. Le evoluzioni di questa iniziativa sono sconosciute,
impossibile prevedere quali possano essere le reali potenzialità in
questo momento, speriamo soltanto che le domande poste siano quelle
giuste, che vadano nella direzione del bene comune.
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