La fuoriuscita è stata registrata in uno dei serbatoi di
immagazzinamento dell'impianto, danneggiato dal terremoto e dallo
tsunami del marzo 2011. Gli operai hanno riempito troppo la cisterna non
dotata di un indicatore di livello. Riversati circa 430 litri di
liquido contaminato nell'Oceano Pacifico. È il secondo episodio del
genere in due mesi
TOKYO - Ancora un
incidente grave nella centrale nucleare di Fukushima Daiichi, in
Giappone: una nuova fuoriuscita di acqua radioattiva è stata registrata
in uno dei serbatoi di immagazzinamento. A dare la notizia è stato
Tepco, il gestore dell'impianto danneggiato dal terremoto e dallo tsunami del marzo 2011.
Almeno 430 litri di acqua sono fuoriusciti dopo che lavoratori hanno
riempito troppo un serbatoio, non dotato di un indicatore di livello che
avrebbe potuto avvertirli del pericolo. Gli operai, fa sapere la Tepco,
hanno scoperto la perdita mentre stavano effettuando controlli di
routine nell'impianto la notte scorsa. Il serbatoio in questione è uno
dei circa mille costruiti nella centrale per immagazzinare l'acqua usata
per raffreddare il combustibile nucleare nei reattori danneggiati. Il
liquido, ha precisato la Tepco, è fuoriuscita da una barriera in cemento
che circonda il serbatoio e ha raggiunto il mare tramite un canale che
scorre lungo un fiume.
Errore umano. Un portavoce
dell'azienda, Masayuki Ono, ha detto che l'incidente è avvenuto in un
serbatoio che sorge su un terreno leggermente inclinato verso il mare.
Il serbatoio era già quasi pieno, ma i lavoratori hanno pompato dentro
altro liquido dato che nell'impianto manca lo spazio per immagazzinare
l'acqua radioattiva.
Nuove polemiche. La nuova
perdita è destinata a scatenare ulteriori polemiche sulla gestione della
crisi di Fukushima da parte di Tepco e del governo. Ad agosto la
compagnia aveva ammesso una fuoriuscita di 300 tonnellate di acqua da un
altro serbatoio e aveva riportato che l'acqua contaminata stava
filtrando dal suolo nell'oceano alla velocità di 300 tonnellate al
giorno. Si stima che dal 2011 siano fuoriuscite dall'impianto diverse
migliaia di tonnellate di acqua radioattiva, gran parte della quale
avrebbe raggiunto l'oceano.
Tepco: "Potevamo prevenire fuoriuscita".
"Avremmo potuto e avremmo dovuto prevenire la fuoriuscita", ha ammesso
il portavoce della società, Masayuki Ono. Il segretario di Gabinetto
Yoshihide Suga ha detto che gli sforzi mirati a fermare le fuoriuscite
sono ancora insufficienti, ma ha difeso la Tepco per aver scoperto il
problema più rapidamente rispetto alla volta precedente.
Pochi controlli.
Esperti hanno più volte accusato la Tepco di negligenza nella gestione
dell'acqua radioattiva, affermando che i serbatoi non vengano
ispezionati abbastanza spesso, che molti siano privi di indicatori di
livello e che alcuni tubi di collegamento siano appoggiati direttamente
per terra. Fino a poco fa, solo un lavoratore era incaricato di
controllare 500 serbatoi in due ore. "Per quanto riguarda dipendenti di
Tepco che fanno parte delle nostre commissioni per il monitoraggio di
contaminazione dell'acqua e del mare, sembra che queste persone non
abbiano neanche le conoscenze di base sulle radiazioni", ha detto Kayoko
Nakamura, una radiologa che fa parte dell'autorità giapponese per il
regolamento nucleare. "Penso davvero - ha aggiunto - che dovrebbero
procurarsi le competenze adeguate e l'impegno necessario per questo
lavoro".
Secondo incidente in due mesi. L'acqua
altamente contaminata è fuoriuscita all'esterno, il secondo incidente
del genere in meno di due mesi. Probabile che l'acqua radioattiva si sia
riversata nell'Oceano Pacifico. Le misurazioni effettuate su una
porzione di acqua riversata hanno mostrato una concentrazione di
sostanze radioattive pari a 200mila becquerel per litro di isotopi
radioattivi beta-emittitori, tra cui lo Stronzio 90; mentre all'interno
del serbatoio il livello di contaminazione è di 580mila becquerel per
litro. Il limite legale per lo stronzio 90 è di 30 becquerel. I tecnici
della Tepco valutano provvisoriamente che siano stati riversati 430
litri di acqua. La società sta utilizzando serbatoio costruiti
frettolosamente per contenere l'eccesso di acqua da raffreddamento
scaricata sopra i danneggiati reattori di Fukushima Daiichi, dove tre
unità subirono crolli ed esplosioni di idrogeno.
Fonte
No comments:
Post a Comment
Note: Only a member of this blog may post a comment.