Posted By Dharma Cristiano Botti On 21 nov 2013.
COS’E’ IL PROGETTO PIOGGIA – In pratica si tratta di questo. Ogni volta che c’è una nuvola in cielo con determinate caratteristiche (umidità, temperatura, quota), un aereo bimotore attrezzato con un semplicissimo diffusore si alza, raggiunge la base della nuvola e inizia la semina. Miliardi di granelli di “polvere” vengono catturati dai moti convettivi dell’aria che li portano in alto, nel mezzo della nuvola. Lì, la costringono a cedere una quantità maggiore di acqua di quella che avrebbe ceduto in condizioni naturali.
14 maggio 2002, senato.it
Interrogazione al Comitato dei Ministri in riferimento al “serio programma nazionale per la stimolazione delle precipitazioni” sperimentata dalla Tecnagro.
14 luglio 2002, La Padania
La soluzione all’emergenza idrica in Italia c’è e si chiama “progetto pioggia” della Tecnagro.
17 luglio 2002, didawe.net
Emergenza pioggia, fonte: La Stampa
20 luglio 2002 L’UNIONE SARDA POLITICA Pagina 2
L’annuncio dell’assessore Ladu: «In Sardegna la sperimentazione partirà dalle zone degli invasi»
Il Governo bombarda le nuvole con dieci milioni di euro; pioggia artificiale da ottobre
In Sardegna da ottobre pioverà acqua artificiale. La decisione della Regione di procedere subito al bombardamento delle nuvole arriva dopo quella con cui ieri il Governo ha deciso di stanziare dieci milioni di euro per attuare un piano, già sperimentato con buoni risultati in Israele. La misura, del tutto eccezionale, dovrebbe permettere di attenuare la grande sete oltre che in Sardegna, anche in Sicilia, Puglia e Basilicata, le regioni più colpite dalla crisi idrica peggiore degli ultimi cent’anni. Nei prossimi giorni un’ordinanza del ministero dell’Ambiente darà il via alle procedure necessarie. In Sardegna la sperimentazione partirà fra pochi mesi: «Inizieremo a bombardare le nuvole in ottobre».
L’annuncio è di Silvestro Ladu, assessore regionale ai Lavori pubblici, che commenta positivamente la decisione del Governo: «Tempo fa avevamo avanzato la proposta al commissario straordinario per l’emergenza idrica. Ora abbiamo anche i fondi per iniziare: non conosco esattamente l’ammontare delle risorse che spettano alla Sardegna, ma credo che con quattro-cinque miliardi si può dare il via alla sperimentazione con contratto di tre anni». Ladu, tuttavia, mantiene un piccolo margine di incertezza: «È un tentantivo che stiamo facendo. Non siamo in condizioni di sapere quale sarà la resa. Ma basterebbe un miglioramento del 20 per cento per attenuare la crisi. Inizieremo a bombardare le nuvole nelle zone dove è necessario invasare l’acqua: mi riferisco al Gennargentu, alle montagne del sassarese e del Sulcis».
Il sistema, già sperimentato in Israele, permetterà di far piovere spargendo nell’aria una polverina quasi invisibile. Come? Un radar individuerà le nuvole che possono dare più pioggia, cioè quelle con temperature inferiori allo zero e che contengono acqua ancora allo stato liquido. Poi, una volta individuate, con l’utilizzo di aerei verrà sparso alla base delle nuvole un materiale non nocivo per l’ambiente, lo ioduro d’argento, in soluzione con l’acetone. È l’ultima fase: una sorta di inseminazione artificiale delle nubi per ottenere l’acqua.
Il piano del ministero dell’Ambiente è stato approvato ieri dal Consiglio dei ministri. Il presidente della Regione Mauro Pili, non più tardi di qualche giorno fa, ha presentato in un vertice alla Protezione civile il progetto che prevede proprio il bombardamento delle nuvole per far arrivare nell’Isola un po’ di pioggia. L’operazione ora si farà, sull’esempio di quanto ha fatto negli anni Ottanta una società italiana, la Tecnagro, per attenuare la siccità in Israele. Ma in Sardegna c’è un esperto che sta per fondare una società che si propone, appunto, di provocare la pioggia artificiale. Si chiamerà “Thor” (Thunderstorm hunt-up organization) che Roberto Iorio, 58 anni, originario di Torino, abbrevia in “Società sarda per l’incremento delle precipitazioni”. Chissà che non sia proprio il suo staff a regalare l’acqua all’Isola.
(Lorenzo Piras)
Marzo 2003, aeronautica.difesa.it
L’AERONAUTICA MILITARE DA’ IL PROPRIO CONTRIBUTO NEL RIDURRE LA SICCITA’ IN ITALIA
Il 6 marzo 2003, presso il Palazzo Aeronautica a Roma, è stato siglato il Protocollo d’intesa tra l’Aeronautica Militare e la società Tecnagro per le attività di stimolazione artificiale della pioggia.
La Regione Puglia avvia il “Progetto Pioggia” per incrementare le precipitazioni sulle assetate terre pugliesi per mezzo dell’inseminazione artificiale delle nubi.
23 gennaio 2005, lagazzettadelmezzogiorno.it
La Puglia insemina le nuvole
La pioggia si ottiene sparando nell’aria tramite piccoli aerei sostanze chimiche che condensano le particelle di aria sospesa trasformandole in gocce d’acqua.
Il progetto Pioggia, per il quale sono stati stanziati oltre tre milioni di euro è già pronto per partire.
30 giugno 2005, campaniameteo.it
La pioggia artificiale
climagri.it
Stima statistica descrittiva di alcuni casi sperimentali di incremento artificiale delle precipitazioni
Visto su: http://www.sciechimiche.org/scie_chimiche/index.php?option=com_content&task=view&id=258&Itemid=1
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