PMM, ancora un rinvio
Fonte: asi.itI problemi allo Shuttle più seri del previsto. Prima data utile il 17 dicembre, ma non si esclude uno slittamento a gennaio
25 Nov 2010
Niente da fare. Questa volta da Cape Canaveral non hanno neppure aspettato la scadenza del briefing fissato per lunedì 29 novembre: i problemi che avevano causato la sequenza di rinvii a fine ottobre, fino allo slittamento alla finestra di dicembre, sono più seri del previsto. L’opportunità di lancio per il 3 dicembre è annullata. In questo momento dalla NASA fanno sapere che la prima data utile è il 17 dicembre, ma se i nuovi accertamenti programmati dovessero avere l’esito temuto non è escluso si slitti alla finestra di gennaio, se non addirittura di febbraio 2011. La qual cosa potrebbe - tra l'altro - rendere inevitabile rimandare anche la missione Sts-134, quella che porterà sulla ISS l’astronauta italiano Roberto Vittori, calendarizzata appunto per il 27 febbraio.
“Il ritardo del lancio ovviamente ci dispiace – commenta dall’ASI Silvana Rabbia, MPLM/PMM program manager - dal momento che le nostre attività sono state completate e che siamo pronti per la fase di assistenza alle operazioni di aggancio e a tutta la successiva vita operativa del PMM. Tuttavia la decisione della NASA – prosegue la Rabbia - che non può certo procedere con il lancio se non è stato dissipato ogni dubbio tecnico riguardante il veicolo che deve trasportare equipaggio e carico alla Stazione, è anche comprensibile e ovvia”.
PMM, il Multi Purpose Module realizzato in Italia modificando l’MPLM Leonardo per integrarlo nella struttura della Stazione Spaziale Internazionale, è in effetti regolarmente pronto, nella “pancia” dello Shuttle, da sabato 16 ottobre, quando si sono chiuse le “Cargo bay doors”. E’ la navetta, il Discovery giunto alla sua ultima missione prima del pensionamento, che continua ad avere problemi. Oltre alla perdita di idrogeno liquido a carico del GUCP - una delle connessioni tra il serbatoio esterno della navicella e la rampa di lancio - rilevata pochi istanti prima del lancio, sono state individuate quattro fessurazioni nelle centine del serbatoio centrale (ET, External Tank) dello Shuttle. La prima di queste fessurazioni, tra l’altro, è stata scoperta togliendo un pezzo di schiuma isolante spaccato. “Il nostro compito adesso - continua Silvana Rabbia – è fornire ogni necessario supporto alla NASA in relazione al modulo e al suo contenuto, nel caso il ritardo dovesse comportare la necessità di ri-intervenire sul carico all’interno del PMM”.
Ci sono ancora molte analisi e test da svolgere – fanno sapere i tecnici del Kennedy Space Center - e potrebbe essere necessario sottoporre a radiografia zone della tank non accessibili in rampa, nel qual caso lo Shuttle dovrebbe essere riportato al VAB. Proprio per questo non è escluso un ulteriore slittamento della finestra di lancio al prossimo anno. Si saprà qualcosa di più per il prossimo briefing, fissato dalla NASA il 2 dicembre prossimo.
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