Questo articolo è stato pubblicato il 05 novembre 2010
La sonda della Nasa Deep Impact ( clikka il link a sinistra per vedere il video relativo) ha incontrato la cometa Hartley alla distanza minima prevista di 700 chilometri dal nucleo di roccia e ghiaccio. L'incontro ravvicinato è avvenuto a circa 15 milioni di chilometri dalla Terra. La sonda, grande come un'automobile, catturerà immagini e dati che aiuteranno astronomi e astrofisici a scoprire nuovi segreti delle comete, veri e propri fossili del Sistema Solare.
Immagini mai viste - La sonda Deep Impact ha inviato le prima immagini spettacolari a Terra e sugli schermi dei computer del Jet Propulsion laboratori (Jpl) della Nasa, dove si trova il centro di controllo della missione Epoxi dove sono arrivate immagini «mai viste finora». I tecnici hanno lavorato fin dalle prime ore della giornata per verificare che la sonda Deep Impact fosse nella posizione corretta per avvicinarsi alla cometa senza rischiare di essere colpita dai frammenti di ghiaccio che come una nube circondano il nucleo roccioso.
Distanza minima 700km - Pochi minuti dopo aver raggiunto la distanza voluta, a 700 chilometri dal nucleo, la sonda ha puntato verso la Terra la sua antenna. È cominciata così una fase di controllo dei dati relativi alle buone condizioni di salute della piccola sonda, grande come un'automobile. Concluse le verifiche, la sonda ha cominciato a inviare a Terra le prime immagini della cometa. «Ci manca il respiro al solo pensiero delle scoperte che ci aspettano», ha detto il coordinatore della missione Epoxi, Michael A'Hearn, dell'Universita' del Maryland.
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