Intanto il Giappone presenta le linee guida in caso di catastrofe nucleare
GreenReport
-Uno dei reattori della centrale nucleare sudcoreana di Wolsong (nella
foto), nel sud-est del Paese, ha subito un arresto automatico a causa di
un errore umano. Secondo quanto scrivono oggi i giornali della Corea
del sud, il blocco di urgenza del primo reattore della centrale è
avvenuto la sera del 29 ottobre dopo un allarme per un arresto di una
turbina. L'agenzia sudcoreana Yonhap scrive che «Gli specialisti della
società Korea Hydro & Nuclear Power Co, che gestisce il sito, hanno
concluso che l'arresto della turbina è stato provocato da uno dei
lavoratori». Dopo l'incidente, la centrale di Wolsong ha continuato a funzionare utilizzando per 12 minuti generatori di emergenza.
La Corea del sud è uno dei Paesi del mondo più dipendenti dall'energia
nucleare. Attualmente sono in sevizio 21 reattori ed entro il 2022 il
governo di Seoul prevede di costruirne altri 12, ma qualcosa non
funziona nel "supersicuro" nucleare sudcoreano: quello di Wolsong è il
secondo incidente in due giorni in una centrale. Il 28 ottobre il
reattore 2 della centrale di Ulchin è andato in arresto automatico per
un difetto nel sistena di controllo di una turbina.
Intanto, nel vicino Giappone che sta pagando caramente a Fukushima
Daiichi la sua illusione nucleare, la Japan's Nuclear Regulation
Authority ha adottato i nuovi orientamenti per ampliare le zone di
evacuazione intorno alle centrali nucleari in caso di incidente.
Il governo giapponese chiede alle municipalità di utilizzare le linee
guida presentate dall'Autorità nucleare per elaborare, entro il marzo
2013, dei piani per la gestione dei disastri nucleari.
La Japan's Nuclear Regulation Authority ha redatto la versione "finale"
delle linee guida dopo aver tenuto conto dei pareri e delle osservazioni
degli esperti e dei governi locali. Il network radiotelevisivo
giapponese Nhk spiega che «Secondo gli orientamenti, le zone di
evacuazione intorno alle centrali nucleari devono essere ampliate dagli
attuali 10 chilometri a 30».
L'autorità nucleare ha inoltre l'intenzione di gestire le misurazioni
dei livelli di radiazione in caso di incidente e di decidere se istruire
la gente a prendere compresse di iodio per evitare danni alla tiroide.
Ma l'Authority ha rinviato la decisione su questi temi alla fine
dell'anno, per poter prendere in considerazione i rilievi dei governi
locali su molte questioni e non ha deciso ancora le dosi minime di
radiazioni che rendono necessaria l'evacuazione della popolazione,
l'utilizzo del sistema Speedi per la previsione della diffusione delle
sostanze radioattive e in quali aree distribuire prioritariamente le
compresse di iodio.
Il presidente della Nuclear Regulation Authority giapponese, Shunichi
Tanaka ha detto di sperare che i governi locali utilizzeranno le linee
guida «Per elaborare i piani di reazione alle catastrofi nucleari
nell'interesse dei residenti. L'Authority continuerà a comunicare con i
governi locali per rendere i loro piani di prevenzione delle catastrofi
più efficaci. L'amministrazione per la fine di novembre fornirà i
governi locali di manuali in materia di pianificazione dell'emergenza».
Fonte: http://www.laperfettaletizia.com
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