Provare a deviare un asteroide di 150
metri di diametro per essere certi di saperlo fare in caso di
necessita': e’ quello che si preparano a fare Agenzia Spaziale Europea
(Esa) e Nasa in una missione in tandem per sperimentare per la prima
volta una tecnica per proteggere la Terra dal pericolo asteroidi
A
spiegare i dettagli della missione Aim (Asteroid Impact Mission) e’ Ian
Carnelli, coordinatore Esa della missione che potrebbe prendere il via
nel 2020 per deviare la traiettoria di un asteroide, in occasione della
conferenza per la difesa planetaria che si svolge a Esrin, la sede in
Italia di Esa. “Metteremo alla prova le nostre capacita'”, ha spiegato
Carnelli. “Aim – ha proseguito – lavorera’ in coppia con una missione
della Nasa: dopo un viaggio di 1 anno e mezzo il nostro satellite
affianchera’ il suo obiettivo per studiarne la composizione e la
traiettoria e poco dopo assistera’ la sonda americana che vi si
schiantera’ a una velocita’ di 22.000 chilometri l’ora”.
L’impatto
cambiera’, anche se di poco, la velocita’ dell’asteroide: una
variazione sufficiente a cambiarne di molto la traiettoria originale
gia’ in pochi giorni. L’obiettivo da deviare e’ una ‘luna’ larga 150
metri che orbita attorno a Didymos, un asteroide sei volte piu’ grande.
“Altro obiettivo importante – ha spiegato Carnelli – sara’ anche
l’analisi dei materiali sollevati nell’impatto e soprattutto lo studio
del cratere che si formera’. Da questi dati sara’ possibile conoscere
con dettaglio la composizione di questi importanti corpi celesti”. La
missione sfruttera’ molte delle competenze acquisite con Rosetta,
prevedendo la discesa sull’asteroide di un piccolo lander per studiarne
la composizione e la sperimentazione di molte nuove tecnologie. Il via
sara’ deciso al vertice dei ministri europei sui programmi spaziali del
2016 per un costo complessivo di circa 200 milioni di euro.
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