Spazio: ultima frontiera. Credere che si sia soli nell'universo è come credere che la Terra sia piatta. Come disse l'astrofisico Labeque al palazzo dell'UNESCO, durante il congresso mondiale del SETI di Parigi del Settembre 2008, " SOMETHING IS HERE", "Qualcosa è qui", e I TEMPI SONO MATURI per farsene una ragione. La CIA, l'FBI, la NSA, il Pentagono, e non solo, lo hanno confermato!
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Monday, April 15, 2019
NASA finanzia strano progetto per fornire energia ad un lander su Venere
Uno strano progetto è in corso di finanziamento da parte della NASA. Si tratta di un nuovo sistema per supportare eventuali missioni sulla superficie di Venere.
Qualora le missioni su questo pianeta dovessero durare in maniera indefinita, un po’ come accade con Curiosity su Marte, ci sarà bisogno infatti di una fonte di energia costante per far funzionare l’eventuale lander o rover ma sfortuna vuole che su Venere, a differenza di Marte, è molto difficile acquisire energia solare data la spessa atmosfera.
Un gruppo di ricercatori, dunque, ha ottenuto un finanziamento di 125.000 dollari (per ora) onde capire la fattibilità di un concetto che prevede un doppio veicolo, uno che galleggerà nell’atmosfera di Venere ad alta quota acquisendo l’energia solare e l’altro che opererà sulla superficie del pianeta al quale la stessa energia verrà poi fornita.
Una volta che la navicella dell’atmosfera avrà acquisito un determinato quantitativo di energia solare, tramite un sistema noto come “power beaming” potrà poi trasmetterla wireless sotto forma di energia elettromagnetica al lander sulla superficie che fungerebbe da ricevitore nonché da accumulatore.
A causa della presenza su Venere di un’ampia copertura nuvolosa e di un’atmosfera molto spessa, ci sarebbe bisogno di una notevole potenza di trasmissione a radiofrequenza oppure sulla lunghezza delle microonde perché eventuali metodi di trasferimento basati su luce ottica o sul laser non sarebbero abbastanza potenti.
La navicella posta perpetuamente nell’atmosfera potrebbe scendere o salire di quota a seconda della fase (acquisizione di energia solare e trasferimento al lander).
Anche la navicella in quota, tuttavia, dovrebbe fungere, almeno in parte, da accumulatore e a tal proposito potrebbe essere utilizzato un sistema di celle a combustibile rigenerativo ad ossido solido.
L’energia verrebbe poi trasmessa al lander tramite un’antenna-raddrizzatore o “rectenna”. Eseguito il trasferimento, la navicella risalirà di quota per ricominciare il ciclo, una sequenza che dovrebbe durare per tutta la missione del lander o almeno per tutto il periodo durante il quale risulterà operativo.
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