Statistiche

Monday, April 15, 2019

Possibile la vita sul pianeta della stella più vicina (titolo sbagliato cara ANSA!)

Su Proxima b i raggi Uv meno violenti che sulla Terra primitiva

 

Potrebbe avere le condizioni per ospitare la vita il pianeta roccioso Proxima b, che ruota intorno alla stella più vicina a noi, Proxima Centauri, distante solo 4,5 anni luce dal Sistema Solare. La pioggia di raggi ultravioletti (Uv) alla quale è esposto è infatti inferiore a quella subita dalla Terra primitiva nel periodo in cui la vita cominciava a evolversi, quasi 4 miliardi di anni fa. È quanto emerge dallo studio pubblicato sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society dal gruppo della Cornell University americana.


Rappresentazione artistica del pianeta roccioso Proxima b vicino alla sua stella, Proxima Centauri, a 4,5 anni luce dalla Terra (fonte: Jack O’Malley-James/Cornell University) © Ansa
Rappresentazione artistica del pianeta roccioso Proxima b vicino alla sua stella, Proxima Centauri, a 4,5 anni luce dalla Terra (fonte: Jack O’Malley-James/Cornell University) © ANSA/Ansa


Il nuovo risultato arriva dopo l'ipotesi che inizialmente aveva escluso la possibilità di vita su Proxima b a causa di una gigantesca eruzione solare avvenuta sulla sua stellae, in seguito rivista dopo che la Nasa aveva scoperto acqua nell'atmosfera del pianeta.
Utilizzando modelli al computer, il gruppo guidato da Lisa Kaltenegger e Jack O’Malley-James ha ricostruito il bombardamento di raggi Uv che subiscono Proxima b e altri pianeti esterni al Sistema Solare. "Si tratta di pianeti che orbitano intorno alle cosiddette nane rosse, stelle piccole e relativamente fredde, le più diffuse dell’universo. Queste stelle - spiegano i ricercatori - bombardano continuamente i pianeti vicini con radiazioni ultraviolette, più di quanto non faccia il nostro Sole con la Terra".
I ricercatori hanno analizzato il tasso di sopravvivenza a dosi crescenti di raggi Uv di batteri terrestri, i cosiddetti estremofili, in grado cioè di sopravvivere in condizioni estreme, come in presenza di radiazioni. Hanno poi confrontato i loro dati con le condizioni presenti sulla Terra circa 4 miliardi di anni fa, quando ancora la sua atmosfera era priva di ossigeno e ozono, e quindi più esposta ai raggi Uv. La conclusione è che "questo bombardamento di raggi Uv non dovrebbe essere un fattore limitante per l’abitabilità di pianeti che orbitano intorno a stelle come le nane rosse".

Fonte

Commento di Oliviero Mannucci:  Mi meraviglio dell'ANSA. Che ci sia vita sul pianeta che ruota intorno alla stella più vicina è sicuro, perché quel pianeta è la Terra, visto che la stella più vicina è il nostro Sole. Il titolo esatto sarebbe dovuto essere: Possibile vita sul pianeta della stella più vicina dopo il Sole.  
 Bisogna stare attenti a parlare e a scrivere se no si fa la fine di quella signora che entrando in un negozio di abbigliamento disse - Vorrei provare quel vestito in vetrina - E il commesso - Se vuole provarlo in vetrina sono sicuro che darebbe spettacolo, ma gli consiglio di provarlo nella apposita cabina prova -   Oppure: stavo facendo una serata astronomica pubblica e domandai agli ospiti presenti :  -Si vedono le stelle di giorno? - subito arrivo la risposta di un ospite ( sbagliata naturalmente) - No, perchè c'è la luce del Sole - e io dissi - E il Sole che cos'è? Non è una stella forse ? Quindi di giorno si vedono le stelle. Una sola per l'esattezza.

No comments:

Post a Comment

Note: Only a member of this blog may post a comment.