di Elena Re Garbagnati
Un notebook contenente dati sensibili è stato rubato dall'autovettura di un dipendente della NASA. I dati non erano cifrati, l'unica protezione consisteva nella password di Windows. L'Agenzia Aerospaziale ha finalmente deciso di implementare un sistema di cifratura dei dati sensibili
La NASA ha perso un altro portatile. Il 31 ottobre scorso è stato rubato un notebook dall'autovettura di un dipendente. Sul disco fisso erano archiviati dati personali sensibili di molti dipendenti della NASA, appaltatori e altri, protetti solo dalla password di Windows. Inutile dire che in mancanza di un sistema di cifratura a prova di hacker tutte le informazioni potrebbero già essere finite nelle mani sbagliate.
La NASA perde montagne di notebook
Quello che stupisce è che nonostante i ripetuti episodi di allarme gli ultimi quattro anni non sono stati sufficienti per mettere in piedi un sistema di sicurezza decente. Martin aveva puntato il dito contro i tagli di bilancio, ma sembra una scusa poco credibile dato che la sicurezza è un colabrodo da anni e che improvvisamente i soldi sembrano essere magicamente apparsi. Da qui al 21 dicembre infatti tutti i notebook aziendali disporranno di un sistema di cifratura.
Nel frattempo nessun notebook potrà essere portato fuori dalla NASA. Chi fa telelavoro o deve viaggiare dovrà usare computer in prestito e lasciare a casa quelli con informazioni sensibili in chiaro. Inoltre, i file non più necessari per esigenze di lavoro devono essere immediatamente eliminati ed è fatto divieto assoluto di memorizzare informazioni critiche su smartphone o altri dispositivi mobili. Questa la nuova direttiva con effetto immediato annunciata dall'amministratore delegato della National Aeronautics and Space Administration Richard Keegan Jr. Meglio tardi che mai.
Fonte: http://www.tomshw.it
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