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Wednesday, April 3, 2013

Secondo i dossier della marina russa, gli UFO amano l'acqua

ufo-sottomarini-baikal.jpgLa Marina Russa, di recente, ha declassificato i dossier nei quali sono registrati incontri con oggetti non identificati e, apparentemente, superiori tecnologicamente a quelli costruiti dall'uomo.
I dossier risalgono al periodo sovietico e furono redatti da un gruppo speciale di ufficiali, deputato alla raccolta delle segnalazioni anomale. A capo del gruppo c'era l'Ammiraglio Nikolay Smirnov, vice comandante della Marina Sovietica.
Vladimir Azhazha, un ex ufficiale della Marina e famoso ricercatore russo UFO, è convinto che si tratti di materiale estremamente prezioso: "Il cinquanta per cento di questi incontri con gli UFO sono collegati con gli oceani e il quindici per cento ha a che fare con i laghi".
Quindi, la conclusione è che gli UFO tendono a nascondersi in acqua. Il che ha una sua logica, dato che l'acqua è in grado di schermare alcune radiazioni, rendendo più difficile l'individuazione di una possibile astronave o sonda aliena.
In uno dei file, si legge dell'avvistamento di sei oggetti non identificati da parte un sottomarino in missione di combattimento nell'Oceano Pacifico. Non riuscendo a "seminare" i misteriosi visitatori subacquei, il capitano ordinò di riportare il sommergibile in superficie. I sei oggetti fecero lo stesso, raggiungendo la superficie per poi volare via nell'alta atmosfera. Altri eventi misteriosi vengono registrati nella zona del Triangolo delle Bermuda. L'Ammiraglio Yuri Beketov, comandante di sottomarino in pensione, racconta delle interferenze e dei misteriosi malfunzionamenti degli strumenti, una volta raggiunta la zona dei Caraibi.
L'ufficiale della Marina Russa si spinge nel dire che potrebbe essere l'effetto di una qualche presenza UFO sul fondo del Mar dei Caraibi: "In numerose occasioni, gli strumenti hanno dato letture di oggetti materiali che si muovono a velocità incredibile. I calcoli hanno rilevato una velocità di circa 230 nodi, 400 km orari.


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