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Wednesday, September 29, 2010

Disco rosso misterioso nel cielo del Garda

Notizia tratta da: ivanceci.it

Sabato sera dalla sommità del Baldo avvistato all'altezza del monte Pizzoccolo un oggetto luminoso che si muoveva in orizzontale. L'ha fotografato un ex graduato dell'Aeronautica militare. «Cos'era? Di certo non un aereo, né un pallone aerostatico e neanche un laser»

Pubblicato il 27 settembre 2010 | Invia ad un amico

Garda. Ritornano gli avvistamenti Ufo sul lago di Garda. Sabato sera, all’altezza del monte Pizzoccolo e poco a sud della sua cima, una famiglia di Peschiera ha avvistato un oggetto volante luminoso di forma sferica e di colore rossastro, fermo in aria per oltre una quindicina di minuti.
A differenza di altri avvistamenti di sfere rosse sul lago, di cui L’Arena aveva dato notizia proprio lo scorso anno nel periodo estivo, stavolta a darne notizia è uno che di aerei e di oggetti volanti se ne intende, e molto. Si tratta di Massimo Zuccotti, dipendente del parco divertimenti di Gardaland ma ex graduato del 3° Stormo di Villafranca, da oltre 20 anni vicino all’Aeronautica Militare Italiana. Zuccotti è pure ex- presidente, e oggi ancora vice, del Club Frecce Tricolori del Garda, cioè del sodalizio che, in pratica, ha organizzato quest’anno per la quinta volta la esibizione della Pattuglia Acrobatica Nazionale sui cieli gardesani.
Abbiamo incontrato Massimo Zuccotti con la sua famiglia a Torri, proprio dinanzi al punto in lontananza sopra i monti bresciani in cui lui stesso, assieme ai due figli, Angelica e Pietro, e alla moglie Alessandra, hanno avvistato verso le 20 di sabato l’oggetto volante non identificato.
«Anzitutto», dice Zuccotti, «parlo di questa faccenda solo perchè, a differenza di tutte le altre volte in cui ho sentito parlare di Ufo e di “cose strane” svolazzanti nel cielo, stavolta sono davvero pure io in difficoltà. Non riesco infatti a darmi una spiegazione di cosa abbiamo visto la notte scorsa».
La famiglia Zuccotti si trovava in un luogo di osservazione davvero privilegiato: la Baita di Forti, a poco meno di duemila metri di altezza, a circa 100 metri dall’arrivo della funivia di Malcesine, sul monte Baldo.
«Avevamo deciso di trascorrere la notte alla Baita», ha spiegato ancora Zuccotti, perchè cercavamo con Pietro e Angelica i fossili di cui loro sono appassionati. A un certo punto, verso le 20 e poco dopo il tramonto, Angelica è venuta a chiamarmi per farmi vedere questo oggetto luminoso e misterioso, rimasto dinanzi ai nostri occhi per oltre 10 minuti».
«Era una sfera di colore rosso- fuoco», ha aggiunto la bambina, «e se ne è stata ferma lì davanti per molto tempo. Ad un tratto ha iniziato a fare avanti e indietro in orizzontale, entrando e uscendo da alcune nuvolette che c’erano in cielo».
Il tutto è avvenuto a una decina di chilometri, in linea d’aria, dal punto di osservazione in cui si trovava la famiglia di Peschiera.
«La sfera rossa», ha proseguito Zuccotti, «era molto, molto luminosa e faceva dei movimenti nel cielo che sono assolutamente incompatibili con qualsiasi velivolo noto, aereo civile, militare o altro che esista e che sia noto».
E se a dirlo è un esperto come Zuccotti, che si è sposato in Aeronautica e ha avuto come testimone di nozze l’allora generale Giuseppe Marani, ex comandante della Squadra Aerea Italiana, i dubbi su cosa ci fosse nei cieli del Garda diventano ancora più fondati.
«Io non sto pensando agli extraterrestri», giura Zuccotti, «sto semplicemente parlando, dal punto di vista letterale, di Ufo, cioè di oggetto volante non identificato. Sono sicuro che quello che abbiamo visto e fotografato non può essere un aereo, nè un pallone aerostatico, un laser di qualche discoteca e neppure l’effetto iridescente dei satelliti della telefonia cellulare intercontinentale, come invece era avvenuto oltre una decina di anni fa a Peschiera».
Su che cosa ci fosse nei cieli del Garda sabato notte nessuno, al momento, si può pronunciare.
Certo che non è la prima volta e, probabilmente, non sarà l’ultima che accadono fenomeni del genere.
Tuttavia, se siano avvistamenti dovuti a voli di origine militare o se davvero i parenti di E.T. abbiano scelto le sponde lacustri per una sana passeggiata serale di fine estate nei cieli del Garda, resterà ancora una volta un mistero.

Gerardo Musuraca

Fonte: http://www.larena.it

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