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Tuesday, October 5, 2010

ONU: verso la definizione di un agenda scientifica e sociale sulla vita extraterrestre

ONU: verso la definizione di un’agenda scientifica e sociale sulla vita extraterrestre


Nell’eventualità che la vita extraterrestre esista, le generazioni viventi avranno un’opportunità realistica di scoprirla. Più che un’agenda scientifica, occorre riflettere su un’agenda sociale complementare. Con una varietà d’interventi e dibattiti dei membri della Commissione di esperti, l’attenzione verterà in particolare sul rilevamento di vita, la comunicazione con potenziali civilizzazioni extraterrestri, le implicazioni per il futuro dell’umanità e i processi politici necessari.

ONU: verso la definizione di un’agenda scientifica e sociale sulla vita extraterrestre

Nell’eventualità che la vita extraterrestre esista, sforzi imminenti offriranno alle generazioni viventi un’opportunità realistica di scoprirla. Più che un’agenda scientifica, occorre riflettere su un’agenda sociale complementare. Con una varietà d’interventi e dibattiti dei membri della Commissione di esperti, l’attenzione verterà in particolare sul rilevamento di vita, la comunicazione con potenziali civilizzazioni extraterrestri, le implicazioni per il futuro dell’umanità e i processi politici necessari.

I quattro dibattiti della commissione di esperti comprendono:

  • Chiamare ET o non rispondere neanche al telefono?
  • Quesiti societari sollevati dall’individuazione di vita extraterrestre
  • Gli studi condotti sulla vita extraterrestre cosa potrebbero svelarci sul futuro dell’umanità?
  • Vita extraterrestre e conseguenti questioni politiche per l’agenda dell’ONU


Membri della commissione di esperti che parteciperanno

Ivan Almar, Stephen Baxter, James Benford, David Brin, Milan Cirkovic, Richard Crowther, Kathryn Denning, Steven Dick, Stephane Dumas, Frans von der Dunk, John Elliott, Lisa Kaltenegger, Claudio Maccone, Michael Michaud, Mazlan Othman, Ted Peters, Margaret Race, Seth Shostak, John Smart, Nicholas Tosca, Doug Vakoch, Clement Vidal, Felisa Wolfe-Simon, Alexander Zaitsev

Quindi come vediamo la Sig.ra Mazlan Othman è presente. Occhi aperti all'evolversi della vicenda.

Apertura: 4 ottobre 2010, ore 09:00
Chiusura: 5 ottobre 2010, ore 18:00
Località: Kavli Royal Society International Centre
Organizzata dal dott. Martin Dominik e dal Prof. John Zarnecki

Fonte: Royalsociety.org

Traduzione: Centroufologicoionico.com

Commento di Oliviero Mannucci: Avete visto cari amici, la notizia uscita qualche giorno fa che l'ONU ha nominato un astrofisica malese Ambasciatrice per le relazioni con gli extraterrestri era tutt'altro che infondata. Era stato fatto un tentativo di smentirla, anche dal CICAP ( Comitato Italiano Controllo Affermazioni sul Paranormale) , ma come dico sempre io, il CICAP è semplicemente un associazione privata, non rappresenta la scienza e quindi tutto quello che dice non ha alcun fondamento scientifico. Inoltre gli UFO con il paranormale nonhanno nulla a che fare. Margherita Hack, garante del CICAP, invece, continua a divulgare il suo inesatto tormentone "Sicuramente esistono altre civiltà intelligenti nell'universo, ma non ci possono raggiungere perchè non si può superare la velocità della luce e quindi è impossibile che loro possano giungere sulla Terra". La prof.ssa Hack farebbe meglio ad aggiornarsi, un certo Einstein disse che aumentando la massa di un vettore è possibile curvare lo spazio fino ad annullare le grandi distanze che ci dividono dalle stelle che sono intorno a noi, noi sappiamo che in teoria questo è possibile, altri invece lo sanno in pratica. Perchè è stato annullato il programma CETI, che vedeva l'invio di segnali radio dalla Terra verso altre stelle dell'Universo? Perchè c'era la paura, da parte degli scienziati che altre civiltà inteligenti, magari ostili potessero rilevare la nostra posizione ed invaderci! E così oggi il SETI, si limita a cercare segnali inviati da eventuali civiltà extraterrestri in maniera passiva, cerca infatti solo di ricevere e non di trasmettere, anche se un ricercatore russo, in maniera indipendente, sta inviando segnali nello spazio come faceva il CETI, usando 3 radiotelescopi. Cari amici lettori, non vi fate imbrogliare da chi vi vuol nascondere la verità, come disse l'astrofisico Labeque al Congresso del SETI del Settembre 2008 a Parigi : Something is here ( Qualcosa è qui). E all'ONU lo sanno, eccome se lo sanno!

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