13.11.2012, 14:36
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© Collage: «La Voce della Russia»
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I contrasti nei rapporti fra Russia e NATO si riflettono in due esercitazioni che inizieranno contemporaneamente: le manovre di esercitazione congiunte della Federazione Russa e dell’alleanza “Vigilant Skies”, durante le quali Mosca e Bruxelles perfezioneranno la lotta al terrorismo aereo, e le esercitazioni NATO “Cyber Coalition 2012”, nelle quali la Russia viene valutata come uno dei principali nemici nella rete.
Quanto stabile è questa dicotomia?
Le
manovre di “Vigilant Skies” inizieranno il 13 novembre e di fatto
costituiscono la tappa preparativa per quelle che saranno le vere
esercitazioni, pianificate per l’estate del 2013, a conferma che Mosca e
Bruxelles hanno molto in comune, fra cui anche la minaccia di subire
attacchi di terrorismo aereo.
Contemporaneamente i
paesi dell’Alleanza cominceranno le esercitazioni della “Cyber Coalition
2012”, organizzate sulla base di leggende che narrano di hacker,
localizzati in qualche stato africano, che hanno attaccato Ungheria ed
Estonia.
Lo scenario ipotetico delle esercitazioni è
complesso. Gli aggressori cibernetici sono riusciti ad effettuare il
loro attacco con l’aiuto di un virus e mettere fuori uso i dispositivi
di bordo di una formazione d’aerei per il trasporto militare
dell’Alleanza, che è precipitato nei territori dell’Ungheria causando
moltissime vittime. Contemporaneamente gli hacker africani hanno
attaccato obiettivi di vitale importanza per l’Estonia: stazioni
energetiche, aeroporti, infrastrutture. La conseguenza è stata la
paralisi delle attività vitali dello stato baltico, in segutio alla
quale una riunione straordinaria della NATO deve decidere se è opportuno
adottare l’articolo 5 degli accordi di Washington sulla difesa
collettiva. L’obiettivo dell’Alleanza sarà eliminare le conseguenze
dell’attacco, includendo in esse tanto i “ciberagressori” quanto degli
attacchi di risposta che potranno verificarsi sia sul piano cibernetico
che militare.
La leggenda localizza in Africa i
nemici della NATO, la realtà invece li colloca da un’altra parte. I veri
nemici dell’Alleanza nello spazio web e dei computer sono la Cina, la
Russia e l’Iran, e sono pochi quelli che dubitano del fatto che nelle
esercitazioni gli aggressori virtuali siano uno dei tre stati
menzionati. Ma è assai difficile che la NATO attribuirà gli attacchi
all’Iran o alla Cina: troppo forte l’interesse per l’Europa orientale.
La
rivincita effettiva con la Russia “nel ciberspazio”, sullo sfondo delle
esercitazioni congiunte che vengono preparate per contrastare il
terrorismo, mostrano quanto profondi sono i contrasti fra la reale
necessità di collaborare con la Russia e le esigenze ideologiche che
vedono nella Russia il nemico principale, in particolare per i nuovi
membri della NATO.
Considerate tali condizioni di
“dualità”, è praticamente impossibile che una collaborazione a lungo
termine fra Russia e NATO possa garantire la sicurezza comune. Nel
frattempo la situazione reale richiede azioni congiunte sempre più
ampie, dalla lotta alla pirateria alla collaborazione per il ritiro
delle truppe degli Alleati dall’Afghanistan. Diventerà anch’essa un
nuovo ed inevitabile problema come oggi la Russia lo è per la NATO? Il
futuro dell’Alleanza nel suo complesso dipende dalla risposta che verrà
fornita a questa domanda.
Fonte: http://italian.ruvr.ru
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