La presenza di acqua, anche allo stato
liquido, nel passato del pianeta rosso sembra confermata dalla presenza
di tracce geologiche. Ma come poteva convivere con la bassa temperatura
di Marte e la sua atmosfera rarefatta? Lo spiegano ricercatori in
scienze geologiche della Brown University in uno studio su PNAS
Ma come questo processo sia avvenuto su altri pianeti, nel caso specifico Marte, è ancora da comprendere pienamente. Su questo interrogativo si sono cimentati gli autori di uno studio apparso sui Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS). Secondo i ricercatori della Brown University e della Northwestern University e della Carnegie Institution di Washington, nel passato di Marte il carbonio sarebbe rimasto intrappolato nel magma come ferro pentacarbonile e rilasciato infine in superficie come anidride carbonica o metano, entrambi gas, in particolare il metano, dal forte potenziale serra.
C’è però una differenza chiave nel processo avvenuto sulla Terra e quello che appare essere avvenuto su Marte e cioè l’alta o bassa percentuale di fugacità dell’ossigeno, cioè la quantità di ossigeno messo reso disponibile a reazione con altri elementi. Sulla Terrà la fugacità dell’ossigeno è molto altra, cosa che non è per altri corpi celesti. Come questo dato possa influenzare il trasferimento del carbonio è uno dei quesiti che si è posto lo studio.
Per dare una risposta i ricercatori hanno sciolto pietra vulcanica a pressioni, temperature e fugacità d’ossigeno differenti notando, grazie ad un potente spettrometro, che a bassa fugacità d’ossigeno più carbonio viene intrappolato nel magma in forma di ferro pentacarbonile, trasformandosi poi in metano e anidride carbonica.
In sostanza, ai primordi del pianeta rosso l’attività vulcanica che lo caratterizzava ha fatto si che dal sottosuolo il carbonio fosse trasferito in superficie sotto forma prevalente di metano a causa della bassa fugacità dell’ossigeno. In questo modo anche la sua atmosfera rarefatta poteva essere abbastanza calda da consentire all’acqua del primordiale pianeta rosso di rimanere allo stato liquido.
Commento di Oliviero Mannucci: Come ho sempre sostenuto ( chi mi segue su questo blog lo sa ) sotto la superficie marziana non solo c'è una grande abbondanza di acqua liquida, ma grazie alla sua elevata temperatura è ricca di vita animale ( acquatica e vegetale ). La notizia mi è stata data da fonti interne alla NASA, già da un pò di tempo. Ma l'ente spaziale statunitense se ne guarda bene da rivelare questa preziosa informazione al pubblico. Continuate a seguirmi e vederete che alla fine quanto dico sarà prima o poi confermato!
No comments:
Post a Comment
Note: Only a member of this blog may post a comment.