Pizzaiolo avvista UFO nel Salento

SAN PANCRAZIO SALENTINO – “Ho sentito all’improvviso un rumore martellante fortissimo, come se si trattasse di percussioni in rapida successione, seguito da un bagliore accecante di tanti colori che sfumando lasciava intravedere nel cielo un oggetto volante enorme  di forma triangolare”.  E’ quanto racconta Marco Stanelli, pizzaiolo di 29 anni, il quale avrebbe visto lo strano oggetto attorno alle 2.30 della notte tra giovedì e venerdì in via Caduti di via Fani, una zona periferica nei pressi della vecchia strada per Salice Salentino. L’uomo, ancora fortemente provato per “l’incontro ravvicinato”, riferisce con voce rotta dall’emozione la singolare esperienza che avrebbe vissuto assieme ad un suo amico e collega di lavoro, Mimmo De Lorenzo, 32 anni.

  “Stavamo rincasando dopo la chiusura della pizzeria dove lavoriamo – aggiunge Stanelli -  quando nel momento in cui siamo scesi dall’auto, di fronte l’abitazione del mio collega, il cielo si è illuminato come se fosse giorno.  La nostra prima impressione è stata di paura perché non riuscivamo a capire di cosa si trattasse. Passata una manciata di secondi, ho istintivamente tentato di fotografare l’oggetto ma era già sparito prima che riuscissi ad afferrare il telefonino.

E’ durato tutto al massimo 10 – 15 secondi. Il cane del mio collega, che si trovava nel cortile a poca distanza, ha cominciato ad abbaiare e ululare verso il cielo ed ha continuato per tutta la notte”.  L’esperienza raccontata dai due giovani di San Pancrazio Salentino si avvicina molto a quanto riferito da altre persone in merito ai cosiddetti “Ufo”. Difatti, la breve durata della comparsa dell’oggetto, la luce  accecante  e variopinta, il rumore assordante sono elementi comuni a molti altri avvistamenti.   Mimmo De Lorenzo e Marco Stanelli hanno detto che racconteranno dettagliatamente quanto hanno visto ai carabinieri, affinché sia accertata la presenza di altri testimoni e verificata, per quanto possibile, la natura dell’avvistamento.

 Marco D’Errico

 ( l’articolo in versione integrale è pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno del 7 aprile 2013)

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