CAMMARATA- In una tranquilla mattina di fine marzo, per l’esattezza il venerdì
della
Settimana Santa, un periodo questo molto intenso che i credenti vivono
con grande partecipazione, alle 10, 30, una folla di fedeli sta
aspettando, davanti la chiesa madre di Cammarata, l’uscita
dell’Addolorata, che poi in processione, come da tradizione, sarà
accompagnata fino a San Vito. Si respira un’atmosfera intrisa di
preghiera e di silenzio, tra le persone c’è anche Carmela Reina, anche
lei sta aspettando, e senza una motivazione particolare, col telefonino
inquadra il prospetto della chiesa madre e scatta una fotografia. Nei
giorni che seguono Carmela, come tutti, sarà impegnata a sbrigare, oltre
le solite faccende della vita quotidiana, anche quelle che in più
portano le occasioni particolari, come lo è la festa di Pasqua e non
pensa alla fotografia. Ieri sera decide di scaricare le foto dalla
memoria del telefonino e le passa in rassegna. D’un tratto si blocca e
scorge una macchia ovale, sul cielo di Cammarata, proprio in quella foto
che aveva scattato la mattina del Venerdì Santo.
Cos’è
quella macchia? E’ davvero strana, tutto attorno il cielo limpido è
pulito, neanche un uccello, soltanto quella macchia scura ovale.
Il dibattito sull’esistenza degli extraterrestri è stato da sempre
molto appassionante e rispettando una regola non scritta, ha suscitato
pareri favorevoli e quelli contrastanti. E’ possibile che in questo
nostro universo, infinito e in continua espansione, secondo il pensiero
più moderno, gli umani siano gli unici esseri viventi? A pensarci
bene, dopo un semplice calcolo, dati i numeri incredibili di pianeti e
galassie che vengono fuori, sembra davvero impossibile. Del resto
quanti di noi, almeno una volta nella loro vita, non hanno letto un
articolo, che racconta di strane storie e di luci che appaiono e
scompaiono fulmineamente? E dell’Area 51 in Nevada ? Ci sono riviste
specializzate che si occupano giornalmente degli UFO, così come
numerosi governi del nostro pianeta hanno finanziato e finanziano,
ricerche spaziali. La domanda comunque rimane: in questo universo siamo
da soli?
Ringraziamo Carmela Reina che ci ha permesso di pubblicare la sua fotografia.
Fonte
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