U.F.O. - Recensione

 

Oliviero Mannucci
 
Dopo una notte trascorsa in discoteca, cinque amici si risvegliano nella casa di uno di loro. Non ci mettono molto a scoprire  che non c'è elettricità e i telefoni non funzionano.A completare l'opera appare un "barbone" che enuncia le sue profezie catastrofiche, nel frattempo si manifesta una violenta scossa tellurica e nel cielo appaiono delle enormi astrovani aliene.I cinque ragazzi capiscono che è arrivato il momento di trovare un posto sicuro dove rifugiarsi senza avere il minimo sospeto che il pericolo è molto più vicino di quanto potessero immaginare. Jean Claud  Van Damme, si trova dunque ad affrontare faccia a faccia gli alieni. Ma la sua apparizione e poco più di un cameo, appare nel film solo per una decina di minuti, i personaggi principali sono due, Bianca Bree e Sean Brosnan. Il film, di produzione britannica è diretto da Dominic Burns.

Oggetto non identificato

 

 

 

 

Giudizio finale: 

Ho visto molto di meglio! Non vi aspettate la qualità di "Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo" o di "E.T.". "UFO"è un film a basso costo, pieno di effetti speciali, spesso anche di bassa qualità, ma per passare un pomeriggio d'estate piovoso al coperto di un cinema può andare! Ma vi ripeto, non vi aspettate nulla di "trascendentale"!