Un oggetto volante non identificato viene fotografato sui cieli di una base militare in Russia a fine anni Settanta |
"Bastava incrementare
il numero di aerei da combattimento in volo e la probabilità che un Ufo
si facesse vedere era quasi del 100 per cento", ha spiegato un ex
agente segreto.
Il fuori onda dello scorso novembre nel quale il premier russo Medvedev
parlava di file segreti sugli Ufo e di notizie riservate sulla presenza
degli Alieni sulla Terra è stato rapidamente archiviato, in Occidente,
come uno scherzo d'aprile parecchio anticipato. Ma non in patria, dove
l'argomento è preso molto seriamente, da decenni, ai più alti livelli.
La maggior parte dei documenti risalirebbe all'epoca nella quale ancora
esisteva l'URSS, documenti tuttora classificati e il cui contenuto non è
mai stato reso pubblico. Ma qualcosa sta incominciando a trapelare. A
sollevare il velo sono gli stessi ufficiali dell'esercito o del
famigerato KGB che, ormai in pensione e senza più ruoli di
responsabilità, tra una chiacchiera e l'altra, lasciano intuire la
realtà con la quale hanno avuto a che fare nei decenni scorsi.
Uno di loro è Vasily Yeremenko, ex generale dell' Intelligence russa e
ricercatore presso l'Accademia di Sicurezza, Difesa, Legge e Ordine
pubblico. L'occasione è stata l'ultima edizione delle Letture Ziegel, un
incontro che ha luogo ogni due anni a Mosca, dedicata a Felix Ziegel,
astronomo e matematico ritenuto dagli appassionati del settore il
fondatore dell' ufologia russa.
FELIX ZIEGEL, IL PADRE DELL'UFOLOGIA IN RUSSIA |
Per lungo tempo, i resoconti di strani avvistamenti nei cieli
dell'allora Unione Sovietica erano considerati solo fantasie non
meritevoli di essere prese in considerazione. Solo pochi ricercatori,
come appunto Ziegel, erano invece convinti che quei fatti dovessero
essere studiati in modo approfondito. Negli anni '60 del secolo scorso,
lo scienziato organizzò varie letture pubbliche sull'argomento,
invitando i partecipanti ad aiutarlo nel raccogliere quante più
informazioni possibili sugli oggetti volanti non identificati.
Ma la vera svolta, secondo Yeremenko, arrivò un po' più tardi. Nel
settembre del 1977, a Petrozavodsk, in Carelia, un enorme e brillante
bagliore, dal quale si dipartivano raggi luminosi, rimase a lungo
sospeso sopra la città, sotto lo sguardo stupefatto di migliaia di
abitanti. Molti di loro, terrorizzati, intasarono di telefonate e di
richieste di aiuto i centralini delle forze dell'ordine. Il fenomeno
inspiegabile preoccupò i Paesi confinanti anche oltre la Cortina di
Ferro: i governi chiesero ufficialmente ai sovietici di sospendere la
loro misteriosa esercitazione militare...
La goccia che fece traboccare il vaso sarebbe però stata una lettera
spedita da Anatoly Petrovich Aleksandrov, l'illustre fisico considerato
il padre dell'energia nucleare russa, all'epoca presidente
dell'Accademia delle Scienze. Fu lui, ha rivelato la fonte, ad insistere
perchè fosse promosso un programma speciale di studi per interpretare
questi fenomeni anomali avvistati da tanti testimoni: continuare ad
ignorarli, disse, sarebbe stato un grave errore.
E così, ha rivelato l'ex ufficiale del KGB- che a quei tempi controllava
i settori dell'aeronautica militare e dell'industria aerea- il governo
sovietico iniziò ad esaminare con maggior attenzione i rapporti su
qualsiasi avvistamento fuori dal consueto: alla fine degli anni '70 se
ne contavano già a centinaia. I soldati assegnati alle unità
missilistiche vennero istruiti sul da farsi nel caso apparissero degli
Ufo in cielo: la cosa più importante era non agire in alcun modo, per
evitare una ritorsione in risposta all'aggressione.
LA MISTERIOSA LUCE APPARSA NEL CIELO DI PETROZAVODSK |
Anzi, in un poligono di tiro venne addirittura sperimentato il metodo
per evocare uno di questi oggetti non identificati. Avvenne circa 30
anni fa, nella regione di Astrakhan. "Ci rendemmo conto che bastava
incrementare il numero di aerei da combattimento in volo e mettere in
campo i nostri armamenti: la probabilità che un Ufo si facesse vedere
era quasi del 100 per cento", ha detto Yemenenko, che li ricorda come
sfere luminose.
Il racconto dell' ex agente segreto russo confermerebbe quanto già
ammesso da alcuni militari americani ed apparso in alcune immagini
d'epoca: durante i test di nuove armi (soprattutto nucleari), oppure nel
bel mezzo diun'escalation di tensione militare, gli Ufo si sarebbero
palesati anche dall'altra parte del mondo, negli Stati Uniti.
Ad un certo punto, veder comparire quelle luci "a comando" sarebbe
persino diventata quasi un'abitudine per coloro che partecipavano
all'esperimento. Qualcuno cercò persino di mettersi in comunicazione con
loro, nel modo più primitivo: a gesti. "Funzionava così: una persona a
terra agitava le braccia, muovendole due volte a destra e due volte a
sinistra. La sfera nel cielo reagiva facendo altrettanto,oscillando due
volte a destra e due volte a sinistra. Non abbiamo mai saputo
spiegarlo", ha raccontato Yeremenko.
IN RUSSIA CONTINUANO GLI AVVISTAMENTI UFO |
E il mistero è rimasto. Nonostante gli anni di studio congiunto tra gli
esperti militari e gli scienziati, il programma governativo arrivò a
formularetre ipotesi finali: si poteva trattare di fenomeni naturali che
la scienza non era ancora in grado di capire, potevano essere velivoli
da ricognizione statunitensi o giapponesi, oppure erano davvero oggetti
volanti extraterrestri.
"Oggi, gli avvistamenti Ufo sono relegati sulle pagine dei tabloid
scandalistici", si è lamentato l'ex generale. Ecco perchè, dice, gli
studiosi seri non osano ammettere il loro interesse su questi argomenti e
restano in silenzio. "Nelle mie conversazioni private con piloti
d'aereo e cosmonauti, ho sentito più volte da loro storie di Ufo. Storie
delle quali non vogliono assolutamente parlare in pubblico. Ma io sono
convinto che queste tematiche debbano essere affrontate seriamente."
No comments:
Post a Comment
Note: Only a member of this blog may post a comment.