Giappone, esplosione in centrale nucleare: allarme radiazioni, evacuato raggio 20 km
In ospedale tre persone contaminate. Il governo: situazione
potenzialmente grave. I morti potrebbero essere 2.000. A Minamisanriku
9.500 dispersi. Ritrovati i quattro treni scomparsi
ROMA - Dopo il terremoto di magnitudo 8.9 e gli tsunami di ieri, in
Giappone è l'ora dell'incubo nucleare. Intanto il bilancio del sisma
supera la soglia dei mille morti: dopo che in mattinata si era parlato
di almeno 700 vittime e un numero imprecisato di dispersi, è stato
annunciato il rinvenimento di 300-400 cadaveri nel porto di
Rikuzentakata (nord est), travolto dallo tsunami seguito al terremoto.
Nel tardo pomeriggio l'agenzia Kyodo ha portato a 1.700 il numero delle
vittime. Ritrovati i quattro treni scomparsi ieri. Un milione di
persone sono senz'acqua, mentre sono 300mila gli sfollati.
Ci sono 9.500 persone disperse nel porto di Minamisanriku, nella
prefettura di Miyagi. il numero dei dispersi rappresenta più della metà
della popolazione totale della città. Minamisanriku si trova a circa 466
km a nord di Tokyo. Secondo diversi media la città è stata
letteralmente «spazzata via» dalla tsunami.
A Fukushima la prima emergenza nucleare del Giappone. Nella
centrale nucleare di Fukushima, dove era scattato il fermo automatico
per 3 dei 6 reattori, si è verificata un'esplosione, con rilascio di
vapori nell'atmosfera. Un incidente classificato al livello 4 della
scala internazionale degli incidenti nucleari (che va da zero a 7), cioè
un evento con conseguenze locali. È la prima emergenza nucleare mai
dichiarata dal Giappone, ma fin dall'inizio gli esperti hanno escluso
un'altra Chernobyl.
Centrale di 50 anni fa. Il terremoto ha provocato il fermo
automatico in 3 dei 6 reattori in funzione: una misura prevista in tutti
gli impianti di questo tipo, anche in quelli progettati mezzo secolo fa
come Fukushima, una delle 55 del paese. È stato lo tsunami a
danneggiare i generatori diesel che alimentano il sistema di emergenza
per la refrigerazione dell'impianto. Per evitare che il calore di
accumulasse, l'azienda elettrica che gestisce la centrale, la Tepco (Tokyo Electric Power Company),
ha dato il via libera alla procedura di sicurezza: il rilascio
controllato di vapore nell'atmosfera. Evento che ha causato
preoccupazione per la presenza di materiale radioattivo nel fumo, ma il
portavoce del governo giapponese, Yukio Edano, ha affermato che il
livello era molto basso.
La tensione è salita per un'esplosione provocata dall'idrogeno reso instabile dalla decompressione,
che ha causato il crollo della struttura esterna della centrale. Il
reattore è protetto da una struttura di contenimento a più strati anche
in strutture così datate e fin dall'inizio è sembrata improbabile una
fuga radioattiva. Il portavoce del governo ha confermato che la
struttura di contenimento era intatta e che il reattore non era stato
danneggiato. Per affrontare il raffreddamento del reattore, la Tepco ha
deciso di utilizzare l'acqua di mare, attuando una procedura prevista in
questi casi.
E' stato progressivamente esteso il raggio della zona da evacuare: dai 3 chilometri iniziali a 10 fino a 20,
per un totale di decine di migliaia di persone. Una misura cautelativa,
come ha precisato l'Agenzia per la sicurezza nucleare e industriale
giapponese. Difficile stabilire il livello di radioattività rilasciata
nell'ambiente. Le stime sono provvisorie e discordanti, ma secondo gli
esperti è chiaro che anche i valori più alti sono «milioni di volte
inferiori» alla radioattività dell'incidente di Chernobyl.
Nella centrale sono stati comunque rilevati livelli di radioattività 1000 volte più alti della norma,
all’interno della sala di controllo (le radiazioni ricevute in una sola
ora da una persona corrispondono cioè al limite di radioattività che
non deve essere oltrepassato in un anno). Nell’area esterna si sono
registrati, invece, livelli 8 volte superiori alla soglia critica.
La situazione alla centrale nucleare Fukushima I è «potenzialmente molto grave», ha
detto un portavoce del governo, che ha poi esortato la popolazione a
mantenere la calma. Esperti russi considerano però certo che a Fukushima
sia in corso una fusione incontrollata, ipotesi molto probabile anche
per i media giapponesi. La Russia ha ordinato un attento monitoraggio
delle radiazioni nel suo estremo oriente.
Tre persone evacuate dalla zona sono state esposte a radiazioni. Lo riferisce l'agenzia Kyodo nel suo sito in inglese,
precisando che le autorità stanno ampliando la zona di esclusione
attorno alla centrale. I tre risiedevano in un raggio di poco superiore
ai 3 chilometri dalla centrale, e sono state portate in ospedale per
accertamenti precauzionali. Secondo la prefettura di Fukushima poichè le
radiazioni sono state rilevate sui loro vestiti, non vi sarebbe alcuna
necessità immediata di avviare le procedure di decontaminazione. Secondo
l'Organizzazione Mondiale della Sanita (Oms) il rischio generale per la
salute è «probabilmente piuttosto basso».
In serata l'Ente nipponico per la sicurezza nucleare e
industriale ha fatto sapere che il numero delle persone esposte alle
radiazioni fuoriuscite dalla centrale di Fukushima potrebbero potrebbe
oscillare tra i 70 e i 160.
La Tv: tappatevi in casa. La
televisione pubblica Nhk ha invitato coloro che abitano nelle zone
vicine alla centrale nucleare di Fukushima, oltre la zona già evacuata,
di tapparsi in casa e chiudere le finestre. Secondo gli
esperti, è necessario coprirsi naso e bocca con asciugami bagnati e
lavarsi le mani non appena rientrati in casa. La gente deve inoltre
evitare verdure, altri cibi freschi e acqua del rubinetto, prima del via
libera delle autorità.
Le autorità giapponesi si stanno organizzando per un'eventuale distribuzione di iodio ai residenti nell'area
delle centrali nucleari interessate dal terremoto. Lo iodio è infatti
una sostanza che si può utilizzare come protezione in caso di
esposizione a radioattività. Lo iodio può essere utilizzato per
proteggere dal tumore alla tiroide in caso di esposizione alla
radiottività. Dopo il disastro di Cernobyl nel 1986 furono migliaia i
casi di tumore alla tiroide registrati tra bambini e adolescenti.
Il livello di radioattività attorno alla centrale di Fukushima è diminuito nelle ultime ore. Lo ha reso noto stasera l'Aiea, dopo avere ricevuto una comunicazione dalle autorità di Tokyo.
Sono almeno una ventina le scosse di magnitudo compresa tra 3 e 7 che
sono state registrate nelle ultime dieci ore in Giappone, tra quelle
sulla costa di nordest, già devastata ieri, e il nuovo fronte di
Niigata-Nagano, sulla parte occidentale, che si è aperto a sorpresa
durante la notte. Il terremoto più potente è delle ore 10.46 (le 2.46 in
Italia), con una magnitudo di 6.4 ed epicentro individuato di fronte
alla prefettura di Fukushima, nelle acque del Pacifico alla profondità
di 40 km.
Un disastro «senza precedenti» da superare «tutti insieme». Lo ha
detto il premier giapponese Naoto Kan, in conferenza stampa, dopo aver
questa mattina fatto un sopralluogo sui luoghi distrutti dallo tsunami.
«Il sisma ha causato uno tsunami più grande del previsto».
L'esercito ha annunciato di aver ritrovato 300-400 cadaveri nel porto di Rikuzentakata.
Il porto è stato completamente inondato. Le immagini della distruzione
di Rikuzentakata, in cui si vede questa onda gigante che travolge ogni
cosa, hanno fatto il giro del mondo.
Oltre 215.000 persone sono state fatte evacuare verso aree protette nel nord e nell’est del Giappone, ma migliaia di altre sono rimaste senza riparo nella gelida temperatura invernale.
Molti hanno trascorso la notte all'addiaccio sui tetti di scuole,
ospedali ed edifici pubblici. Il bilancio registra complessivamente
300.000 evacuati, compresi gli 80.000 residenti nell'area dell'impianto
nucleare Fukushima n.1, 3.400 edifici ridotti in macerie, 5,57 milioni
di famiglie rimaste senza corrente elettrica e un milione senza acqua. A
Tokyo, secondo la polizia locale, almeno 120.000 persone non hanno
potuto fare ritorno a casa nella notte di venerdì.
Sono stati ritrovati i quattro treni in servizio tra Iwate e Miyagi.
Dati per inghiottiti dallo tsunami, sono ricomparsi insieme ai circa 70
passeggeri e macchinisti, tutti salvi. L'annuncio arriva dal ministero
dei Trasporti e JR East, l'operatore ferroviario, al termine di ricerche
complicate dalle difficoltà delle comunicazioni. Sul treno della linea
Senseki il guidatore, il capotreno e una cinquantina di passeggeri si
sono rifugiati in una scuola elementare, sfuggendo alla furia dello
tsunami. Sui due convogli della linea Ofunato, invece, il guidatore e 15
passeggeri si sono riparati in una scuola media, mentre altri 5
passeggeri sono andati per conto proprio. Anche sulla linea Kesennuma i
passeggeri si sono fatti strada con le proprie forze.
Sani e salvi i passeggeri della nave scomparsa.
A bordo c’erano 81 persone che, secondo l’agenzia di stampa Jiji, sono
state soccorse dagli elicotteri dell’esercito e della guardia costiera.
La nave si trovava al largo della prefettura di Miyagi al passaggio
dell’onda anomala. Appartiene a una impresa di costruzione navale del
porto di Ishionomaki.
Il governo ha mobilitato 50mila soldati che si aggiungono agli operatori civili dei soccorsi.
Circa 900 soldati e 250 veicoli vengono trasportati nelle aree colpite
grazie alle navi delle forze militari americane di stanza in Giappone.
Il Giappone ha impegnato 190 aerei e 25 vascelli nelle operazioni di
soccorso, rese più difficiili anche dalla minaccia di nuovi tsunami in
seguito alle scosse di assestamento.
Cessato allarme tsunami per la maggior parte delle aree sull'Oceano Pacifico,
ad eccezione di Alaska, British Columbia e Stato di Washington: lo
rende noto l'Agenzia americana per gli Oceani e l'Atmosfera (Noaa),
diramando quello che considera il suo ultimo bollettino di
aggiornamento.
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